Gaza, la diretta – Israele nega piano per spostare la popolazione dalla Striscia. Borrell: “Sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania”

Domani riunione d’emergenza dell'assemblea generale Onu dopo il veto degli Usa al Consiglio di sicurezza. Borrell: "A Gaza non ci sono più rifugi sicuri, servono pause"

Aggiornato: 19:48

  • 19:48

    Gallant: “Pronti a valutare offerte sugli ostaggi”

    “Credo che se aumenteremo la pressione militare, ci saranno offerte per ulteriori accordi sugli ostaggi, e se ci saranno offerte, le prenderemo in considerazione”. Lo ha dichiarato in un discorso televisivo il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, a proposito di un eventuale nuovo negoziato per la liberazione degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza.

  • 18:35

    Borrell: “Proporrò sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania”

    L’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ha detto che sta lavorando a una proposta di sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania e verrà presentata agli Stati membri quanto prima. “È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e prendere le misure che possiamo prendere in Cisgiordania. Non posso dire che ci sia stata unanimità al Consiglio ma si lavora per trovare una lista di persone responsabili per le violenze e gli Stati membri decideranno se approvare la proposta o meno”, ha detto.

  • 18:26

    Israele: “Hamas ha ucciso 20 ostaggi a Gaza”

    “Dal 7 ottobre scorso Hamas ha ucciso 20 ostaggi israeliani in cattività a Gaza”. Lo ha detto Eylon Levy, portavoce del governo nel briefing quotidiano con la stampa. “Gli ostaggi a Gaza – ha proseguito – sono 137: di questi, 117 sono maschi e 20 femmine. 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. 10 del totale hanno oltre 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas”. “Hamas – ha sottolineato – continua a detenere i cadaveri degli ostaggi uccisi”.

  • 17:08

    Netanyahu: “Il regime iraniano va affrontato. Nessun compromesso”

    “Per quanto mi riguarda non c’è alcuna distrazione dell’attenzione dal fatto che il regime iraniano va affrontato”. Si è espresso così, secondo il sito israeliano Ynet, il premier israeliano Benjamin Netanyahu rispondendo in Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset. “Se l’Iran si doterà di armi nucleari – ha aggiunto – sarà un problema a lungo termine per Israele. Il nostro impegno deve essere innanzitutto nazionale. Non possiamo scendere a compromessi su questo”.

  • 17:07

    Netanyahu: “La differenza tra Anp e Hamas è su come distruggerci”

    “La differenza tra Hamas e l’Autorità palestinese è solo che Hamas vuole distruggerci adesso e l’Autorità palestinese vuole farlo per gradi”. E’ quello che, secondo il Jerusalem Post e altri media israeliani, ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in dichiarazioni alla Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset che si inseriscono nel dibattito sul dopoguerra nella Striscia di Gaza.

  • 16:47

    Ex ministro Hamas: “Vogliamo un Califfato con Gerusalemme capitale”

    “I palestinesi sono sempre stati combattenti in tutta la Storia. Adesso si preparano a liberare Gerusalemme e la moschea al-Aqsa. Voglio dirlo chiaro: si preparano a costituire un Califfato. Gerusalemme sarà la capitale non solo della Palestina e di un Stato indipendente, ma di un Califfato islamico”: lo ha detto alla Tv al-Aqsa di Hamas l’ex ministro degli interni di Hamas Fathi Hammad. Secondo il centro di monitoraggio Memri Hammad ha definito Abu Mazen “patetico”, auspicando che si faccia da parte. Il sito Ynet rileva che al-Fatah ha replicato a Hammad accusando Hamas di ”degenerazione morale” e chiedendo pubbliche scuse.

  • 16:14

    Wp: “Israele ha usato bombe al fosforo sui civili”

    Conferme che Israele ha usato bombe al fosforo bianco in aree abitate da civili con ordigni forniti dagli Stati Uniti giunge oggi da un’inchiesta del quotidiano statunitense The Washington Post, che corrobora quanto già rivelato nelle scorse settimane dal quotidiano libanese L’Orient-Le Jour e dall’organizzazione umanitaria internazionale Amnesty International. Secondo il giornale statunitense, le bombe al fosforo sono state lanciate da Israele il 16 ottobre nell’area di Dhahira, nel sud del Libano, lungo la linea di demarcazione tra Israele e Libano. Questo potrebbe costituire un crimine di guerra. L’impiego delle armi, proibite in zone civili, è avvenuto di notte quando l’uso legittimo di queste munizioni, come creare fumo per mascherare i movimenti delle truppe, avrebbe avuto scarsa utilità pratica al buio delle ore notturne. Almeno nove persone erano rimaste ferite a Dhahira. L’esercito israeliano afferma di utilizzare il fosforo bianco per creare fumo e non per appiccare incendi o colpire i civili, aggiungendo che l’uso delle munizioni “rispetta e supera i requisiti del diritto internazionale”. Amnesty International aveva affermato che sull’incidente dovrebbe essere aperta un’inchiesta per sospetto crimine di guerra.

  • 15:18

    Qatar: “Continueremo a finanziare Gaza”

    Il Qatar continuerà a sostenere finanziariamente la Striscia di Gaza, come ha fatto per anni. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, alla Cnn. “Non cambieremo il nostro mandato. Il nostro mandato è di continuare ad aiutare e sostenere i nostri fratelli e sorelle della Palestina. Continueremo a farlo sistematicamente come abbiamo fatto prima”, ha detto il capo della diplomazia di Doha.

  • 13:07

    La Russia chiede a Hamas il rilascio immediato degli ostaggi

    L’inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l’esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi. Bogdanov, ha fatto sapere il ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia Tass, ha parlato tra ieri e oggi con rappresentanti dell’Olp, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e con il vice presidente del Politburo di Hamas, Musa Abu Marzouk. “La parte russa – si legge in una nota del servizio diplomatico di Mosca – ha confermato la sua posizione sulla necessità di una cessazione delle ostilità e di una soluzione immediata di tutti i problemi umanitari, compreso il rilascio degli ostaggi”.

  • 13:06

    Israele conferma che aprirà il valico di Kerem Shalom

    Israele conferma che aprirà il valico di Kerem Shalom, al confine tra il Paese, Striscia di Gaza ed Egitto, per facilitare l’arrivo di aiuti nell’enclave palestinese. “Abbiamo rafforzato le nostre capacità di effettuare controlli sugli aiuti da consegnare a Gaza. Verrà aperto il valico di Kerem Shalom, quindi raddoppierà il numero dei controlli”, si legge in un messaggio diffuso su X dal Cogat (il Coordinamento delle attività del governo nei Territori). “Ma – afferma il messaggio – gli aiuti continuano ad attendere all’entrata di Rafah”, il valico alla frontiera tra Egitto e Striscia di Gaza sinora l’unico da cui sono potuti passare gli aiuti (con i controlli effettuati al valico di Nitzana, tra Israele ed Egitto). “L’Onu deve fare di più, gli aiuti sono lì e la gente ne ha bisogno”, afferma ancora il Cogat nel messaggio diffuso su X.