Gaza, la diretta – Liberati altri 10 ostaggi di Hamas. Blitz d’Israele a Jenin: uccisi due bambini. Uno dei due colpito alle spalle, aveva 9 anni

Sesto giorno di tregua umanitaria. Secondo i media, non c'è ancora un accordo per un ulteriore prolungamento della pausa umanitaria. Hamas annuncia l'uccisione dell'ostaggio più giovane (10 mesi) in un raid di Tel Aviv

Aggiornato: 19:38

  • 11:01

    Domani il rimpatrio dei 17 ostaggi thailandesi

    I 17 ostaggi thailandesi rapiti da Hamas il 7 ottobre e rilasciati negli ultimi giorni dopo essere stati detenuti per settimane a Gaza, saranno tutti rimpatriati in Thailandia domani: lo ha annunciato il ministero degli Esteri di Bangkok. Fra gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas ci sono tuttavia altri 13 cittadini thailandesi, fa sapere ancora Bangkok. I 17 ostaggi liberati voleranno verso il loro Paese in compagnia del ministro degli Esteri, Parnpree Bahiddha-Nukara, che si trova già da lunedì in Israele e atterreranno a Bangkok domani a metà giornata.

  • 10:58

    Msf: “Due palestinesi morti perché Israele ha impedito soccorsi”

    Due palestinesi feriti negli scontri avvenuti nella notte a Jenin in Cisgiordania sarebbero morti perché Israele avrebbe vietato di prestare loro soccorso. Lo denuncia su ‘X’ il presidente internazionale di Medici Senza Frontiere, Christos Christou. “Per due ore non siamo riusciti a uscire per fornire assistenza e le persone non potevano raggiungerci, poiché i veicoli militari israeliani bloccavano l’ingresso dell’ospedale e la strada, impedendo alle ambulanze di partire – ha dichiarato – tutto questo deve finire adesso. I pazienti dovrebbero avere accesso all’assistenza sanitaria in ogni momento”.

  • 10:57

    I negoziati a Doha per estendere la tregua

    Proseguono i negoziati a Doha per tentare di estendere la tregua in corso fra Israele e Hamas. Secondo quanto riferito alla Cnn da una fonte informata Hamas potrebbe trasmettere una lista di ostaggi da liberare anche per la giornata di domani facendo così scattare una proroga di 24 ore. I negoziatori ritengono che ci siano abbastanza donne e bambini prigionieri di Hamas da poter estendere la tregua di altri due giorni prima che la discussione si concentri sugli uomini e sui soldati in ostaggio. Il direttore della Cia Bill Burns, che si è recato nella regione per partecipare alle discussioni – viene spiegato – avrebbe discusso delle questione con i suoi omologhi. Si sarebbe parlato anche della restituzione dei corpi delle persone uccise da Hamas.

  • 10:56

    Scontri nella notte in Cisgiordania

    Scontri armati fra truppe israeliane e militanti palestinesi si sono verificati nella notte a Jenin in Cisgiordania. Secondo Al Jazeera le forze israeliane avrebbero anche effettuato un raid nel campo profughi di al-Askar nella città di Nablus.

  • 10:54

    Media Egitto, “C’è intesa preliminare per prolungare tregua”

    Il quotidiano egiziano The New Arab riferisce che è stata raggiunta un’intesa preliminare per prolungare di altri due giorni e alle stesse condizioni attualmente osservate la tregua tra Israele e Hamas, in scadenza domattina. “Con la mediazione egiziano-qatariano-americana è stato raggiunto un accordo preliminare per estendere la tregua tra la resistenza palestinese e l’esercito di occupazione israeliano per altri due giorni sotto le stesse condizioni”, affermano quelle che The New Arab definisce “fonti ufficiali” del Cairo.  Funzionari israeliani hanno affermato al quotidiano Haaretz che la proposta di proroga della tregua è all’esame ma non è stata ancora confermata. Secondo fonti del quotidiano israeliano, l’accordo dipenderà dalla capacità di Hamas di rilasciare altri dieci ostaggi israeliani al giorno.

  • 10:52

    Biden: “Continuare guerra è dare ad Hamas ciò che cerca”

    “Continuare sulla strada del terrore, della violenza, degli omicidi e della guerra significa dare a Hamas ciò che cerca. Non possiamo farlo”: così il presidente americano Joe Biden, in un post pubblicato ieri sera sul suo account X. “Hamas ha scatenato un attacco terroristico perché non teme altro che israeliani e palestinesi vivano fianco a fianco in pace”, spiega Biden. Secondo la giornalista americana Patty Culhane, ex corrispondente alla Casa Bianca per diversi media Usa e ora reporter per il canale in lingua inglese di Al Jazeera, il messaggio mostrerebbe che qualcosa “sta leggermente cambiando” nella posizione del presidente americano, il quale finora non ha mai chiesto pubblicamente un cessate il fuoco duraturo nella Striscia di Gaza.

  • 10:50

    Israele riceve la nuova lista di ostaggi da liberare

    Israele ha ricevuto nella notte l’elenco del sesto gruppo di ostaggi che dovrebbe essere liberato oggi da Hamas in cambio del rilascio di altri prigionieri palestinesi, riportano i media internazionali. La lista è stata fornita al governo israeliano e le famiglie dei rapiti sono state informate, riferiscono tra gli altri Haaretz e Cnn citando fonti ufficiali. Secondo l’ultimo accordo stipulato tra Israele e Hamas reso noto dal Qatar, ogni giorno di proroga della tregua prevede la liberazione di 10 ostaggi israeliani e di 30 prigionieri palestinesi.

  • 10:48

    Turchia disponibile ad allestire ospedali da campo

    In un post sul suo account X, il ministro della Sanità turco Fahrettin Koca ha dichiarato ieri sera che il suo Paese spera di allestire presto ospedali da campo e iniziare a fornire servizi sanitari a Gaza. L’annuncio è arrivato poche ore dopo che una delegazione turca è entrata nella Striscia dall’Egitto per ispezionare possibili siti per ospedali da campo.

  • 10:47

    G7: “Hamas rilasci tutti gli ostaggi”

    I ministri degli Esteri degli stati membri del Gruppo dei sette (G7) affermano di “accogliere con favore il rilascio di alcuni degli ostaggi sequestrati il 7 ottobre” in Israele “e la recente pausa nelle ostilità che ha consentito un aumento degli aiuti umanitari” a Gaza, esortando Hamas “al rilascio immediato e incondizionato di tutti” gli altri rapiti. In una dichiarazione congiunta, i ministri “di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti e l’alto rappresentante dell’Unione europea” Josep Borrell chiedono inoltre “la partenza facilitata di tutti i cittadini stranieri” dalla Striscia e sottolineano “il diritto di Israele a difendere sé stesso e il suo popolo in conformità con il diritto internazionale”.