Nuovo raid sul campo profughi di Jabalia: “Decine di morti”. Borrell: “Sconcertato”. Onu: “Possibile crimine di guerra d’Israele”

Aperto il valico di Rafah grazie alla mediazione del Qatar: centinaia di persone raggiungono l'Egitto, tra cui i primi quattro italiani. Il capo di Hamas: "Per liberare gli ostaggi serve un cessate il fuoco". L'inchiesta della Bbc: “Israele ha bombardato la “safe zone” nel sud della Striscia”

Aggiornato: 11:05

I fatti più importanti

  • 16:12

    Intelligence Seoul: “La Corea del Nord progetta assistenza ad Hamas”

    La Corea del Nord sta progettando di fornire “assistenza” ad Hamas nella sua guerra contro Israele. Lo ha affermato il National intelligence service (Nis) della Corea del Sud, dichiarando alla Commissione parlamentare di intelligence, durante una sessione di audit a porte chiuse, che ci sono stati segnali secondo cui il dittatore di Pyongyang Kim Jong-un ha ordinato ai funzionari di elaborare misure per fornire assistenza globale alla Palestina. 

  • 16:04

    Ministro Difesa Israele: “Esercito al lavoro per scoprire i tunnel di Hamas”

    L’esercito israeliano è al lavoro per scoprire “la rete sotterranea di tunnel di Hamas e far uscire i terroristi”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant, secondo cui “sono stati raggiunti importanti risultati” si stanno “colpendo i terroristi ad ogni livello, dagli operativi ai comandanti”. 

  • 15:53

    Bbc: “350 persone in attesa a Rafah, 150 già in Egitto”

    Al valico di Rafah ci sono circa 350 persone in attesa dei controlli dei documenti, mentre 150 sono state già trasportate in autobus in Egitto. Sono invece una trentina le ambulanze con feriti gravi che hanno superato il confine. Lo riferisce un giornalista della Bbc presente sul posto. 

  • 15:49

    Dieci palestinesi feriti morti prima dell’evacuazione

    Dieci degli oltre ottanta palestinesi feriti che avrebbero dovuto trasferirsi dalla Striscia di Gaza all’Egitto attraverso il valico di Rafah sono morti prima di poter essere evacuati. Lo riferisce ad Associated Press il dottor Mohamed Zaqout, funzionario del ministero della Salute a Gaza. Al momento non è chiaro quali siano stati i criteri per scegliere chi può essere evacuato per ragioni mediche.

  • 15:34

    La Giordania richiama l’ambasciatore in Israele

    Tensione diplomatica tra Israele e la Giordania, uno degli Stati arabi accreditati come mediatori. Il ministro degli Esteri di Amman, Arman Safadi, ha richiamato in patria l’ambasciatore a Tel Aviv in segno di protesta per gli attacchi ai civili a Gaza. Safadi ha inoltre intimato a Israele di non rimandare in Giordania il suo ambasciatore, tornato in patria per motivi di sicurezza all’inizio della nuova fase del conflitto. Tutto ciò, ha precisato il ministro, durerà fino al termine del conflitto e della crisi umanitaria a Gaza.

  • 15:25

    Capo Hamas: “Per liberare gli ostaggi serve un cessate il fuoco”

    Per il rilascio degli ostaggi è necessario “un cessate il fuoco” a Gaza. Lo ha detto il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, spiegando di aver informato in questo senso i mediatori dei negoziati. Haniyeh ha ricordato gli ostaggi israeliani nella Striscia sono sottoposti alla “stessa morte e distruzione” dei palestinesi, chiedendo la fine del “massacro” e invitando la popolazione a sollevaarsi. 

  • 15:22

    15 soldati israeliani uccisi a Gaza

    È salito a 15 il numero complessivo aggiornato dei soldati israeliani rimasti uccisi da ieri a Gaza nel corso di una vasta operazione di terra. Lo ha riferito la radio militare. Ieri si era saputo della morte di due di loro. Oggi si sono aggiunti altri 13 nomi. La maggior parte dei caduti militavano nella brigata Givati di fanteria. Due erano carristi.

  • 15:16

    Allarme razzi a Tel Aviv e nel centro di Israele

    Le sirene di allarme per i razzi provenienti da Gaza sono risuonate a Tel Aviv e nel centro di Israele, costringendo la popolazione a correre nei rifugi. Lo ha constatato l’Ansa sul posto. In aria si è sentita più di un’esplosione dovuta all’intercettazione dei razzi da parte del sistema di contraerea Iron Dome.

  • 15:11

    Il leader di Hamas: “Attacco del 7 ottobre reazione alle politiche di Netanyahu”

    L’attentato del 7 ottobre è stata una reazione alle politiche del governo Netanyahu. Lo ha affermato il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in un discorso trasmesso da Al Jazeera. Il capo dell’organizzazione islamista ha accusato Israele di commettere “barbari massacri contro civili disarmati”, aggiungendo che “la loro malvagità non li salverà da una clamorosa sconfitta”. Haniyeh ha poi affermato che non ci sarà stabilità regionale senza “libertà e indipendenza” per i palestinesi.

  • 14:52

    Ministro Esteri spagnolo: “Inorridito dalle vittime civili a Jabalia”

    “Inorridito dalle vittime civili del bombardamento a Jabalia. Il diritto internazionale umanitario deve essere sempre rispettato. Chiediamo il rilascio incondizionato degli ostaggi e una tregua umanitaria per evitare altre vittime innocenti. Vogliamo pace e sicurezza per tutti in Medio Oriente”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares.