Onu: “Gli aiuti fatti entrare a Gaza non bastano. È una catastrofe”. L’esercito israeliano rafforza gli attacchi. Pressioni Usa per evitare lo scontro con Hezbollah

LA DIRETTA - Solo 20 i tir che sono stati autorizzati a portare rifornimenti passando dal valico di Rafah. In serata il vertice in Egitto con i Paesi Arabi e la Russia si è chiuso senza una posizione condivisa. L'esercito israeliano ha ribadito che si prepara a un'operazione di terra imminente

Aggiornato: 21:07

  • In Evidenza
    19:59

    Cinque agenzie Onu: “Situazione catastrofica”

    Un appello per un cessate il fuoco umanitario a Gaza, che permette l’immediato ed illimitato accesso di aiuti, è stato lanciato oggi da cinque agenzie delle Nazioni Unite, tra le quali l’Organizzazione mondiale per la Sanità e il Programma alimentare mondiale. “Gaza era in una situazione umanitaria disperata prima delle più recenti ostilità – si legge nell’appello – ora è catastrofica, il mondo deve fare di più”. Le strutture sanitarie della Striscia, prosegue l’appello, “non hanno più carburante e funzionano grazie a piccole quantità che sono riuscite a recuperare a livello locale”. Scorte che “si ritiene si esauriranno” presto, forse già domani. La disponibilità di acqua è il al 5% dei livelli normali, e le “scorte umanitarie che erano state predisposte si sono già esaurite”. Prima dell’inizio del conflitto, un terzo della popolazione palestinese di Gaza viveva in una situazione di insicurezza alimentare, continua la dichiarazione delle agenzie Onu: “Oggi le scorte nei negozi sono quasi esaurite, i forni stanno chiudendo, mentre decine di migliaia di persone sono sfollate e non possono cucinare o acquistare in sicurezza prodotti alimentari”, conclude.

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  • 21:06

    Hezbollah: “Siamo già nel cuore della battaglia”

    Il vice leader di Hezbollah, Sheikh Naim Kassem, ha affermato oggi che Israele pagherà un prezzo elevato se inizierà un’offensiva di terra nella Striscia di Gaza e ha sostenuto che il suo gruppo è già “nel cuore della battaglia”. Per il movimento sciita filoiraniano, ha detto, aumentare la pressione sulla Linea Blu di confine tra Libano e Israele ha il chiaro scopo “di indebolire il nemico israeliano e fargli sapere che siamo pronti”. “Credi che se tentassi di schiacciare la resistenza palestinese, gli altri combattenti della resistenza nella regione non agiranno?”, ha quindi detto Kassem in un discorso durante il funerale di un combattente di Hezbollah, come riferisce al Arabiya nel suo sito web. “Siamo nel cuore della battaglia oggi. Stiamo ottenendo risultati attraverso questa battaglia”, ha poi sostenuto. “Diciamo a coloro che ci contattano: ‘Fermate l’aggressione (israeliana) in modo che le sue ripercussioni (del conflitto) e la possibilità di espansione si interrompanò”, ha detto inoltre Kassem, riferendosi agli alti funzionari stranieri che hanno recentemente visitato Beirut, compresi i ministri degli Esteri di Francia e Germania. “Le nostre informazioni sono che la preparazione a Gaza da parte di Hamas e dei combattenti della resistenza farà dell’invasione terrestre degli israeliani il loro cimitero”, ha quindi detto il numero due di Hezbollah. 

  • 21:00

    Al Jazeera: “Colpito il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza”

    Nelle ultime ore, i bombardamenti israeliani si sono intensificati, anche nelle aree meridionali della Striscia di Gaza. È quanto riferisce il corrispondente sul posto di Al Jazeera. Un attacco ha colpito il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, dove risiedono migliaia di palestinesi. Poco dopo è stato preso di mira un ristorante. Almeno 8 persone sono morte, mentre decine sono rimaste ferite. 

  • 20:52

    Biden: “Gli Usa impegnati a garantire che i civili a Gaza continuino ad avere accesso a cibo, acqua, cure mediche”

    “Gli Stati Uniti rimangono impegnati a garantire che i civili a Gaza continuino ad avere accesso a cibo, acqua, cure mediche ed altra assistenza, senza interferenze di Hamas“. Lo ha dichiarato Joe Biden nel giorno dell’arrivo del primo convoglio di aiuti umanitari grazie “all’apertura di un’essenziale via di rifornimento che è il risultato di giorni di impegno diplomatico al più alto livello”. “Continueremo a lavorare con tutti i partner per mantenere il valico di Rafah operativo – ha aggiunto – per permettere il continuo movimento di aiuti che è essenziale per la popolazione di Gaza”. Il presidente americano inoltre si impegna a “continuare a lavorare per proteggere i civili, nel rispetto degli obblighi della legge internazionale umanitaria“. “Continuiamo anche a lavorare senza sosta, in partnership con Egitto e Israele, per facilitare rendere possibile per i cittadini americani ed i loro diretti familiari di uscire da Gaza e andare in Egitto”, ha concluso, riferendosi alla situazione delle centinaia di palestinesi con cittadinanza americana, insieme ad altri palestinesi con doppia cittadinanza, che da giorni aspettano a Rafah di poter uscire.

  • 20:50

    Terminato l’incontro tra Giorgia Meloni e Benyamin Netanyahu

    L’incontro tra la premier Giorgia Meloni e Benyamin Netanyahu, durato oltre un’ora, è appena terminato. Il premier israeliano ha accolto Meloni con un abbraccio prima del faccia a faccia che si è poi allargato alle delegazioni, secondo quanto riferito dall’ufficio del primo ministro israeliano.

  • 20:22

    L’esercito di Israele: “Rafforzeremo i nostri attacchi su Gaza”

    “Rafforzeremo i nostri attacchi per ridurre al minimo i pericoli per le nostre forze nelle prossime fasi della guerra. Aumenteremo gli attacchi, a partire da stasera” sulla Striscia di Gaza. È quanto ha annunciato il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari, parlando ai giornalisti e aggiornandoli sulla preparazione della prevista invasione di terra. Hagari ha ripetuto per questo l’invito ai residenti di Gaza City a dirigersi a sud per la loro sicurezza.

  • 20:20

    In corso l’incontro tra Netanyahu e Meloni

    È in corso a Tel Aviv l’incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo riporta Haaretz, secondo cui, in seguito, si terrà un incontro allargato con le delegazioni di Italia e Israele.

  • 20:18

    New York Times: “Pressioni Usa perché Israele non attacchi Hezbollah”

    Il presidente Biden e gli altri esponenti della sua amministrazione stanno esortando Israele a non condurre nessun attacco importante contro Hezbollah, sviluppo che potrebbe far entrare la potente milizia libanese, nel conflitto in corso con Hamas. E’ quanto scrive il New York Times, citando fonti americane e israeliane, spiegando che il timore di Washington è che falchi del governo di Benjamin Netanyahu possano spingere verso una mossa del genere. Gli americani stanno insistendo con i loro alleati israeliani sulle difficoltà in cui si troverebbero a doversi scontrare contemporaneamente con Hamas a sud e con Hezbollah a nord. Senza contare la preoccupazione per il fatto che un allargamento del genere del conflitto potrebbe portare ad un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e dell’Iran, il principale sponsor di Hezbollah. Secondo il Times, gli americani temevano che Netanyahu potesse approvare un attacco preventivo ad Hezbollah subito dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ma anche se ora questo allarme è rientrato, rimane la preoccupazione per due possibilità: una reazione eccessiva da parte israeliana per i lanci di razzi dal sud del Libano, oppure l’avvio di un’operazione terrestere in Gaza particolarmente aggressiva che spingerebbe Hezbollah ad entrare nel conflitto.

  • 19:59

    Cinque agenzie Onu: “Situazione catastrofica”

    Un appello per un cessate il fuoco umanitario a Gaza, che permette l’immediato ed illimitato accesso di aiuti, è stato lanciato oggi da cinque agenzie delle Nazioni Unite, tra le quali l’Organizzazione mondiale per la Sanità e il Programma alimentare mondiale. “Gaza era in una situazione umanitaria disperata prima delle più recenti ostilità – si legge nell’appello – ora è catastrofica, il mondo deve fare di più”. Le strutture sanitarie della Striscia, prosegue l’appello, “non hanno più carburante e funzionano grazie a piccole quantità che sono riuscite a recuperare a livello locale”. Scorte che “si ritiene si esauriranno” presto, forse già domani. La disponibilità di acqua è il al 5% dei livelli normali, e le “scorte umanitarie che erano state predisposte si sono già esaurite”. Prima dell’inizio del conflitto, un terzo della popolazione palestinese di Gaza viveva in una situazione di insicurezza alimentare, continua la dichiarazione delle agenzie Onu: “Oggi le scorte nei negozi sono quasi esaurite, i forni stanno chiudendo, mentre decine di migliaia di persone sono sfollate e non possono cucinare o acquistare in sicurezza prodotti alimentari”, conclude.

  • 19:32

    Onu: “Possibile che domani arrivino altri aiuti”

    “C’è la possibilità che domani possano arrivare altri aiuti“. E’ quanto ha dichiarato, in un’intervista a Al Jazeera, Martin Griffiths, coordinatore delle operazioni umanitarie dell’Onu, pur sottolineando che si tratta di aiuti molto inferiori a quelli di cui ha bisogno la popolazione di Gaza. “Speriamo che gli aiuti possano entrare ogni giorno – ha aggiunto – e speriamo che possa diventare un’operazione a larga scala efficiente ed affidabile”.