Ucraina, la diretta – Anche Canada e Nuova Zelanda contrarie all’invio di bombe a grappolo a Kiev. L’Ucraina ammette la responsabilità dell’attacco al ponte di Crimea

Dopo l'ammissione di Kiev, nuovi razzi sono stati intercettati vicino a un'altra infrastruttura nella penisola. Mosca parla di possibile attacco a Zaporizhzhia nel corso del vertice di Vilnius

Aggiornato: 19:00

  • 09:36

    Tornano al fronte i comandanti Azov che difesero Mariupol

    Torneranno subito al fronte i comandanti del battaglione Azov rientrati ieri in Ucraina da Istanbul con il presidente Volodymyr Zelensky dopo la prigionia in Russia e 300 giorni in Turchia in base agli accordi dello scambio di prigionieri con Mosca. Il comandante Denis Prokopenko “Redis”, il suo vice Svyatoslav Palamar “Kalina”, il comandante della 36ma brigata del Corpo dei Marine Sergey Volynsky “Volyn”, l’alto ufficiale di “Azov” Oleg Khomenko e il comandante della 12ma brigata della Guardia nazionale Denis Shlega hanno preso parte ieri sera ad una conferenza stampa a Leopoli in cui hanno affermato che tornare a combattere per l’Ucraina è “l’obiettivo principale”. “Voglio ringraziare ancora una volta sinceramente il signor Presidente, la sua squadra, le forze di difesa e ogni soldato che ha difeso le nostre madri e continua a combattere contro l’occupante al fronte mentre noi eravamo in prigione. Questo è un grande contributo alla nostra indipendenza, alla lotta per il nostro stato, alla sovranità e all’integrità territoriale. Sono profondamente convinto che l’esercito sia un lavoro di squadra, e da oggi continueremo la lotta insieme a voi, diremo sicuramente la nostra voce nella battaglia”, ha detto Redis. I cinque comandanti hanno difeso strenuamente per mesi l’acciaieria Azovstal di Mariupol.

  • 09:35

    Kiev ammette per la prima volta la responsabilità dell’attacco al ponte in Crimea

    Il governo di Kiev ha ammesso per la prima volta di essere responsabile dell’attacco con un’autobomba, avvenuto l’8 ottobre dell’anno scorso, del ponte di Kerch che collega Russia e Crimea. La viceministra della difesa, Hanna Malyar ha pubblicato su Telegram l’elenco dei successi ucraini nel 500esimo giorno di guerra, scrivendo: “273 giorni dopo aver sferrato il primo colpo sul ponte di Crimea per rompere la logistica dei russi“.