Ucraina, la diretta – Attacco con droni vicino a Mosca, il ministero degli Esteri russo: “Impossibile senza l’aiuto degli Usa e della Nato”

Cinque velivoli sono stati abbattuti a Novaya Moskva, un distretto della capitale, martedì mattina. Nella stessa giornata l'Aeronautica di Kiev rivendica di aver usato oltreconfine i sistemi Patriot di fabbricazione Usa. Giornalista di Novaya Gazeta aggredita in Cecenia (leggi)

Aggiornato: 23:06

  • 19:44

    Mosca: “Attacchi coi droni a Mosca impossibili senza Usa”

    Gli attacchi con i droni contro la regione di Mosca come quello avvenuto stamane “non sarebbero possibili senza l’aiuto degli Stati Uniti e dei loro alleati della Nato al regime di Kiev”. Lo ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri russo. Gli Usa e gli altri Paesi dell’Alleanza forniscono droni all’Ucraina, “addestrano gli operatori di droni e forniscono informazioni d’intelligence necessarie a commettere tali crimini, ottenute anche con l’impiego di satelliti civili e militari della superficie terrestre”, afferma il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti. Tutto ciò “rende Washington e i suoi satelliti complici nella preparazione e nell’attuazione di atti terroristici pianificati e realizzati da Kiev con denaro occidentale utilizzando armi occidentali”, è la conclusione. 

  • 19:44

    Sedici voli deviati da Mosca per ragioni di sicurezza

    Almeno 16 voli sono stati deviati dall’aeroporto Vnukovo di Mosca presto questa mattina (fra le cinque e le otto, ora locale). Alcuni “per ragioni di sicurezza”, considerato il tentativo di attacchi di droni ucraini, ha denunciato il sindaco della capitale Sergei Sobyanin. Sei aerei sono stati deviati “per ragioni tecniche”, scrive l’agenzia per il trasporto aereo Rosaviatsiya.

  • 19:43

    Kiev: “Avanzati di 2 km a Berdiansk”

    Gli ucraini rivendicano di essere avanzati di 2 km sul fronte di Berdiansk, città sulle rive del mare di Azov nell’oblast di Zaporizhzhia. “Sul fronte di Tavriia, le forze di difesa cacciano sistematicamente i russi dalle loro posizioni e avanzano. L’avanzamento più significativo ad una profondità di 2 km si registra sul fronte di Berdiansk”, ha detto Valerii Shershen, portavoce delle forze armate ucraine a Travriia, citato dai media ucraini. Secondo il portavoce, gli ucraini prendono piede sui confini occupati, effettuano operazione di ricognizione aerea sull’area, bombardano obiettivi russi con l’artiglieria e conducono operazioni di sminamento.

  • 19:42

    Kiev: “Droni su Mosca? Cose che succedono”

    Come è sua abitudine, l’Ucraina non conferma né smentisce di avere una responsabilità nei nuovi attacchi con droni avvenuti oggi nei pressi di Mosca, ma cose del genere “possono succedere”, ha detto il portavoce dell’intelligence militare, Andrei Yusov. “Naturalmente, come è nostra abitudine non commentiamo questo, ma cose del genere succedono, qualcosa può colpire Mosca, può succedere”, ha affermato Yusov durante una maratona televisiva, ripresa dall’agenzia russa Tass.

  • 19:42

    Quarantatré feriti in un bombardamento russo

    Sale a 43 feriti il bilancio dell’attacco russo che oggi ha colpito Pervomaisky, nella regione orientale di Kharkiv, in Ucraina. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare dell’oblast, Oleg Sinegubov, in un aggiornamento su Telegram. “Secondo i dati confermati dei medici, al momento, a seguito dell’attacco a Pervomaisky, 43 persone sono rimaste ferite, tra cui 12 bambini”, ha scritto il funzionario. Due dei bimbi feriti hanno meno di un anno. Il procuratore di Kharkiv, Andrii Kostin, ha specificato che i russi hanno colpito un’area residenziale con un missile Iskander. 

  • 19:41

    “Zaporizhzhia alimentata con le riserve”

    “La centrale nucleare di Zaporozhzhia ha perso il contatto con la sua principale linea di trasmissione esterna. La stazione è ora alimentata da fonti di alimentazione di riserva”. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, come riporta RBC-Ucraina. “Oggi alle 01:21, l’unica linea di trasmissione rimanente da 750 kilovolt è stata disconnessa, su quattro che esistevano prima del conflitto. Non si sa cosa abbia causato l’interruzione di corrente e quanto durerà”, ha detto. Ora per pompare l’acqua di raffreddamento per la stazione, la centrale “ha dovuto passare all’unica linea di trasmissione di standby a 330 kV”.

  • 15:03

    Aiea: “La centrale di Zaporizhzhia alimentata solo dalla riserva”

    “La centrale nucleare di Zaporozhzhia ha perso il contatto con la sua principale linea di trasmissione esterna. La stazione è ora alimentata da fonti di alimentazione di riserva”. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi, come riporta RBC-Ucraina. “Oggi alle 01:21, l’unica linea di trasmissione rimanente da 750 kilovolt è stata disconnessa, su quattro che esistevano prima del conflitto. Non si sa cosa abbia causato l’interruzione di corrente e quanto durerà”, ha detto. Ora per pompare l’acqua di raffreddamento per la stazione, la centrale “ha dovuto passare all’unica linea di trasmissione di standby a 330 kV”. 

  • 15:03

    Mosca: “Non ci sono le basi per prolungare l’accordo sul grano”

    Non ci sono “le basi” per prolungare l’accordo per l’esportazione del grano ucraino dai porti sul Mar Nero oltre la scadenza del 17 luglio. Lo afferma il ministero degli Esteri russo citato dalla Tass. 

  • 14:56

    Cremlino: “Contatti riservati con gli Usa per lo scambio dei prigionieri”

    La Russia e gli Stati Uniti mantengono alcuni contatti su scambi di prigionieri, ma devono rimanere riservati: lo ha dichiarato martedì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, come riporta la Tass. “Abbiamo detto che ci sono alcuni contatti a questo proposito, ma non vogliamo renderli pubblici in alcun modo”, ha detto. Peskov commentava il potenziale scambio di prigionieri, dato che l’ambasciatore Usa in Russia Lynne Tracy ha visitato il giornalista statunitense Evan Gershkovich, lo stesso giorno in cui i diplomatici russi hanno visitato il cittadino russo Vladimir Dunayev, detenuto negli Stati Uniti. 

  • 12:05

    Media: “Restituiti a Prigozhin denari e lingotti sequestrati”

    Tutto il denaro e i lingotti d’oro sequestrati al capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, dopo l’ammutinamento del 24 giugno, gli sarebbero stati restituiti, secondo quanto afferma la testata Fontanka di San Pietroburgo. I motivi non sono noti, aggiunge la testata, ricordando che fin dal momento del sequestro Prigozhin aveva spiegato che i contanti gli servivano per pagare gli stipendi dei miliziani della Wagner e i risarcimenti alle famiglie dei caduti. A Prigozhin erano stati sequestrati circa 10 miliardi di rubli (109 milioni di euro), alcune centinaia di migliaia di dollari e cinque lingotti d’oro. I rubli erano stati trovati in due furgoni parcheggiati sotto due hotel di San Pietroburgo, il Trezzini Palace e il River Palace. I dollari e i lingotti invece erano stati sequestrati in uffici legati alle attività di Prigozhin. Secondo le fonti di Fontanka, banconote e lingotti sono stati consegnati domenica sera a San Pietroburgo a un autista di Prigozhin in possesso di una sua procura. Non si sa dove si trovi il capo della Wagner, che secondo il presidente bielorusso Alexander Lukashenko avrebbe raggiunto la Bielorussia. Fontanka scrive invece che domenica sera, quando è avvenuta la restituzione, Prigozhin si trovava a Mosca.