Ucraina, la diretta – Il rifiuto del Cremlino: ‘Mosca boccia la possibile mediazione cinese sull’Ucraina’. Von der Leyen: ‘Xi disponibile a chiamare Zelensky’

Per Kiev l'unica possibilità per avviare un negoziato è tornare ai confini del 1991, Crimea compresa. Smentita le ipotesi di trattativa sulla penisola nel caso di una controffensiva ucraina di successo. Il presidente francese chiede all'omologo cinese di convincere Mosca a sedere al tavolo delle trattative

Aggiornato: 10:54

  • 14:47

    “Xi pronto a chiamare Zelensky”

    Il presidente cinese Xi Jinping ha riferito a Emmanuel Macron, durante gli incontri che hanno avuto a Pechino, di essere pronto a chiamare il leader ucraino Volodymyr Zelensky al momento opportuno. Lo ha riferito un diplomatico francese all’Afp.  

  • 14:40

    Kiev: “La base per negoziare? I confini del 1991, Crimea compresa”

    “La base per un vero negoziato con la Federazione Russa è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini riconosciuti internazionalmente dall’Ucraina nel 1991. Compresa la Crimea. Non c’è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani”. Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  

  • 14:18

    Prigozhin contro i vertici militari russi: “Munizioni insufficienti”

    “La prima cosa è assicurarsi che i nostri fianchi siano ben protetti. La seconda è assicurarsi che il nostro comando sia adeguatamente organizzato. La terza, sono le munizioni“. Lo ha scritto su Telegram Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo privato Wagner che guida la battaglia di Bakhmut, criticando i vertici militari russi per il supporto insufficiente fornito ai suoi militanti, in particolare per gli scarsi rifornimenti di munizioni.

  • 13:30

    Putin: “Allontanare le truppe di Kiev a distanza di sicurezza”

    Vladimir Putin ha dichiarato che adesso un “obiettivo” delle truppe di Mosca è quello di “spingere” i soldati ucraini “a una distanza tale che non possano provocare nessun danno” e “assicurare che non ci siano più bombardamenti” nel Donbass, la regione del sud-est dell’Ucraina in parte occupata dai militari russi. Lo riporta l’agenzia di stampa statale russa Tass riferendo di un incontro tra Putin e il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin.

  • 13:27

    Prigozhin: “Gli ucraini non si stanno ritirando da Bakhmut”

    Le forze militari ucraine non si stanno ancora ritirando dalla città di Bakhmut (Artyomovsk in russo), ha dichiarato oggi il fondatore della compagnia militare privata Wagner Yevgeny Prigozhin, citato dalla Tass. “Siamo chiari: il nemico non va da nessuna parte. Hanno allestito linee di difesa all’interno della città, innanzitutto lungo i binari della ferrovia e anche tra i palazzi del quartiere occidentale della città”, ha affermato Prigozhin. “Una volta che avranno lasciato Bakhmut, li cacceremo fino all’ultimo”, ha osservato. “Senza dubbio, prenderanno posizioni difensive nei pressi di Chasiv Yar e nelle vicinanze di Bakhmut“, ha aggiunto Prigozhin.  

  • 12:54

    Podolyak: “Crimea alla Russia? Nessuna concessione territoriale”

    “A proposito di basi. La base per negoziati veri con la Federazione Russa è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini dell’Ucraina riconosciuti internazionalmente nel 1991. Compresa la Crimea. Sono fuori questione concessioni territoriali o trattative sui nostri diritti sovrani”. Lo dichiara su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak riferendosi a un’intervista rilasciata al Financial Times in cui il numero due dell’ufficio di Zelensky, Andriy Sybiha, ha aperto sulla possibilità di discutere del futuro della Crimea.

  • 12:43

    Macron a Xi: “Conto sulla Cina per portare la Russia alla ragione”

    L’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina “ha colpito la stabilità” internazionale. Il presidente francese Emmanuel Macron, nelle prime battute del bilaterale aperto ai media, ha detto al suo omologo cinese Xi Jinping di “contare” su di lui per “riportare la Russia alla ragione”. 

  • 12:42

    Cremlino: “L’operazione speciale è l’unica via in Ucraina”

    Il proseguimento dell’operazione militare speciale è finora l’unica via d’uscita di Mosca dalla situazione in Ucraina, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, come riporta la Tass. “Senza prospettive di pace all’orizzonte, per ora non c’è altra via per noi se non quella di continuare l’operazione militare speciale”, ha dichiarato. 

  • 12:41

    Xi: “La soluzione politica è l’unica via”

    Sulla crisi ucraina, la Cina insiste “nel promuovere i colloqui di pace e una soluzione politica”, esprimendo la disponibilità a collaborare con la Francia per invitare la comunità internazionale a “mantenere una moderazione razionale ed evitare di intraprendere azioni” che possano aggravare la crisi o “portarla fuori controllo”. Il presidente Xi Jinping, incontrando i media con l’omologo francese Emmanuel Macron dopo il loro bilaterale, ha detto che “bisogna rispettare rigorosamente il diritto internazionale umanitario, astenersi dall’attaccare civili e strutture civili e proteggere donne, bambini e altre vittime di conflitti”. 

  • 12:39

    Macron e Xi chiedono “colloqui di pace il prima possibile”

    Il presidente francese Emmanuel Macron e il leader cinese Xi Jinping hanno chiesto oggi colloqui di pace tra la Russia e l’Ucraina “il prima possibile”.