Ucraina, la diretta – G7: decisi a sostenere Kiev. Von der Leyen: “Raddoppiare aiuti militari”. L’Olanda espelle 10 diplomatici russi

Il premier inglese Sunak: “I jet? È solo questione di tempo”. E anche il ministro degli Esteri di Kiev, Kuleba, è convinto che gli aerei arriveranno all'Ucraina. Stoltenberg: “Il rischio maggiore è che la Russia vinca”. La presidente della Commissione: “Putin deve fallire”. Intanto Orban attacca: "L'Europa è già coinvolta nella guerra". E Tajani rassicura: "Chiarito con Weber, nessuna rottura con Ppe"

Aggiornato: 10:06

I fatti più importanti

  • In Evidenza
    20:10

    Il sostegno del G7 a Kiev, la proposta di pace cinese, diplomatici espulsi dall’Aja: la giornata

    Fermo sostegno all’Ucraina da parte di G7, Nato ed Europa e un’iniziativa per una proposta di pace da parte della Cina. Nella seconda giornata di lavori alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, ancora una volta il tema principale è stata la guerra in Ucraina e le conseguenza dell’aggressione russa a quasi un anno dall’inizio del conflitto. Ad aprire la giornata è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha condannato fermamente “la guerra imperialista di Putin”. Von der Leyen ha poi evidenziato la necessità di “accelerare la produzione” per quanto riguarda gli armamenti da fornire a Kiev, ipotizzando un modello simile a quello adottato durante la pandemia con le industrie farmaceutiche e sottolineando di voler “raddoppiare gli aiuti militari” a Zelensky. Stoltenberg ha ribadito la necessità di “fornire a Kiev tutto ciò che serve per vincere la guerra” e anche per il premier britannico, Rishi Sunak, questo è il “momento di raddoppiare il supporto militare”, affinché Kiev possa vincere.

    Durante la conferenza sia la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, sia il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno puntato il dito contro Mosca, responsabile di “crimini contro l’umanità“. L’Ucraina è stata rappresentata fisicamente dal ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba che, a margine della Conferenza, ha ringraziato gli alleati per gli aiuti, ribadendo la necessità di “velocizzare” le forniture di armamenti. Tra questi, Kuleba si è detto convinto che ci saranno anche i caccia da combattimento. “È solo una questione di tempo”, ha spiegato il ministro.

    Intanto l’Aja ha deciso di espellere dieci diplomatici russi, accusando Mosca di “aver cercato di nuovo di infiltrare segretamente nei Paesi Bassi funzionari dei servizi segreti in qualità di diplomatici…”, e ha chiuso il consolato olandese a San Pietroburgo. 

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  • 20:31

    Wall Street Journal: “La Cina continua a fornire droni alla Russia”

    La Cina sta continuando fornire alla Russia piccoli droni commerciali che aiutano le forze russe nella guerra contro l’Ucraina. Lo rivela il Wall Street Journal, sulla base di fonti dell’intelligence occidentale e di dati doganali. Alcuni degli aerei senza pilota arrivano al fronte direttamente dall’impianto Da-Jiang Innovations Science & Technology Co., nota con l’acronimo DJI, di Shenzhen, mentre altri vengono trasportati attraverso gli Emirati Arabi Uniti.

  • 20:10

    Il sostegno del G7 a Kiev, la proposta di pace cinese, diplomatici espulsi dall’Aja: la giornata

    Fermo sostegno all’Ucraina da parte di G7, Nato ed Europa e un’iniziativa per una proposta di pace da parte della Cina. Nella seconda giornata di lavori alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, ancora una volta il tema principale è stata la guerra in Ucraina e le conseguenza dell’aggressione russa a quasi un anno dall’inizio del conflitto. Ad aprire la giornata è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha condannato fermamente “la guerra imperialista di Putin”. Von der Leyen ha poi evidenziato la necessità di “accelerare la produzione” per quanto riguarda gli armamenti da fornire a Kiev, ipotizzando un modello simile a quello adottato durante la pandemia con le industrie farmaceutiche e sottolineando di voler “raddoppiare gli aiuti militari” a Zelensky. Stoltenberg ha ribadito la necessità di “fornire a Kiev tutto ciò che serve per vincere la guerra” e anche per il premier britannico, Rishi Sunak, questo è il “momento di raddoppiare il supporto militare”, affinché Kiev possa vincere.

    Durante la conferenza sia la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, sia il segretario di Stato americano Antony Blinken hanno puntato il dito contro Mosca, responsabile di “crimini contro l’umanità“. L’Ucraina è stata rappresentata fisicamente dal ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba che, a margine della Conferenza, ha ringraziato gli alleati per gli aiuti, ribadendo la necessità di “velocizzare” le forniture di armamenti. Tra questi, Kuleba si è detto convinto che ci saranno anche i caccia da combattimento. “È solo una questione di tempo”, ha spiegato il ministro.

    Intanto l’Aja ha deciso di espellere dieci diplomatici russi, accusando Mosca di “aver cercato di nuovo di infiltrare segretamente nei Paesi Bassi funzionari dei servizi segreti in qualità di diplomatici…”, e ha chiuso il consolato olandese a San Pietroburgo. 

  • 19:51

    Tajani: “Chiarito con Weber. Nessuna rottura tra Forza Italia e Ppe”

    “Non ci sarà alcuna rottura fra Forza Italia e il Ppe”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla stampa italiana a margine della Conferenza di Monaco. Tajani ha affermato di aver parlato con il presidente dei popolari europei Manfred Weber e di aver avuto un chiarimento dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’Ucraina. “Ci siamo confrontati. Ho spiegato le ragioni di Forza Italia ribadendo che Berlusconi e Fi sono la stessa cosa. E che Fi ha sempre votato sia al parlamento europeo che al parlamento italiano a sostegno dell’Ucraina e anche a favore dell’invio degli aiuti militari”, ha detto Tajani a proposito dell’incontro con Weber. “Una posizione che non cambia. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la pace. Credo che il chiarimento sia stato utile”, ha aggiunto. Concludendo: “Spero che l’incidente sia chiuso”. 

    “Spiegare la nostra posizione non significa litigare. Spero che si possa lavorare con serenità. C’è stata una diversità di vedute”. ha aggiunto il ministro sottolineando che spera che si possa organizzare un nuovo incontro a Roma. 

  • 19:28

    L’Olanda espelle 10 diplomatici e chiude il consolato a San Pietroburgo

    L’Aja espelle dieci diplomatici russi, chiude l’ufficio commerciale russo ad Amsterdam e il consolato olandese a San Pietroburgo. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri olandesi Wopke Hoekstra, accusando Mosca di “aver cercato di nuovo di infiltrare segretamente nei Paesi Bassi funzionari dei servizi segreti in qualità di diplomatici…Non possiamo permetterlo e non lo permetteremo”. “Allo stesso tempo – si legge in una nota del ministero – la Russia si rifiuta di rilasciare i visti ai diplomatici olandesi per il consolato generale a San Pietroburgo e dell’ambasciata a Mosca”.
    I dieci diplomatici dichiarati ‘persona non grata’ avranno due settimane di tempo per lasciare il Paese, mentre l’ufficio commerciale russo ad Amsterdam dovrà chiudere dal 21 febbraio. “Quello che è giusto è giusto – ha affermato Hoekstra – Bisogna dire che rapporti normali con la Russia non esistono già da molto tempo”. L’Olanda aveva già espulso lo scorso anno 17 diplomatici russi, accusati di essere spie, e Mosca aveva reagito espellendone 14 olandesi.
    Il consolato a San Pietroburgo chiuderà da lunedì a causa del personale insufficiente, ma la misura potrebbe essere temporanea se da Mosca arriveranno i visti necessari.

  • 19:26

    Orban: Europa già coinvolta nel conflitto

    Sebbene in maniera indiretta, l’Europa è già coinvolta nel conflitto in Ucraina. È questo il messaggio principale contenuto nel messaggio annuale alla Nazione del premier ungherese, Viktor Orbán, che ha avvertito del “rischio costante di scivolare nel conflitto”. “Se alcuni membri della Nato o un gruppo di essi vogliono compiere atti di guerra al di fuori dei territori degli Stati membri, devono farlo al di fuori della Nato”, ha detto il premier aggiungendo che “se fornisci armi e informazioni satellitari necessarie per le operazioni militari, se addestri i soldati di una delle parti in guerra, se finanzi l’intera macchina dello stato e imponi sanzioni all’altra parte, allora qualunque cosa tu dica, sei in guerra, per il momento una guerra indiretta”.
    “L’Ungheria è l’unico paese che è per la pace, il resto dell’Ue alimenta la guerra – ha osservato – Questa non è la nostra guerra, dobbiamo rimanerne fuori, sollecitiamo un cessate di fuoco immediato, la Russia è un partner importante per l’energia, per cui dobbiamo dialogare, mantenere i rapporti con Mosca.”
    L’Occidente avrebbe potuto “garantire che l’Ucraina non sarebbe stata ammessa alla Nato” ma ha fatto il contrario, ha spiegato Orban, sottolineando come la soluzione migliore sarebbe stato fare quanto fatto “nel 2014 con Angela Merkel, quando la Russia ha attaccato l’Ucraina e ha annesso la Crimea”. “In confronto, tra poche settimane, i carri armati Leopard marceranno attraverso il territorio ucraino verso est, verso il confine russo”, ha detto il premier che è tornato poi ad attaccare le sanzioni Ue contro Mosca. “Le sanzioni sono le armi della politica di guerra di Bruxelles” ha scandito Orban, mettendone in dubbio l’efficacia: “le sanzioni erano dirette alla Russia, ma hanno colpito l’Europa” senza peraltro porre fine alla guerra. “È passato un anno” da quando sono state varate le prime misure restrittive contro Mosca e “la fine della guerra non si avvicina, ma al contrario si allontana” ha concluso il premier, sottolineando come l’unica guerra che Bruxelles dovrebbe fare è quella “contro l’inflazione”

  • 19:23

    Cia: condivisione di intelligence “essenziale” per sostegno all’Ucraina

    Il direttore della Cia William Burns ha dichiarato che la condivisione di informazioni di intelligence tra alleati è stata “essenziale” per la coalizione a sostegno dell’Ucraina. “È una strada a doppio senso noi abbiamo imparato molto dai nostri partner della Nato e dagli ucraini”, ha detto il funzionario americano durante una sessione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco. “È una sfida quotidiana: lavorare duramente, noi dell’intelligence statunitense con la Nato e i nostri partner in Europa, per assicurarci di avere il quadro più chiaro possibile”, ha sottolineato il direttore della Cia.

  • 19:22

    Tajani: “Jet a Kiev? Finora date armi difensive”

    “Non se ne è parlato concretamente. Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo fare la guerra alla Russia. Abbiamo dato armi difensive all’Ucraina. L’ultimo invio è un sistema di difesa aerea, quindi non serve per offendere ma per difendere”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rispondendo a una domanda dei giornalisti italiani a Monaco sull’invio dei caccia a Kiev dopo la riunione del G7. “L’Italia per adesso non ha inviato e non invierà strumenti militari per colpire fuori dell’area ucraina. Abbiamo mandato strumenti di difesa antiaerea”, ha concluso.

  • 19:22

    Canale russo rivela il luogo di una base del gruppo Wagner

    Una foto pubblicata su un canale Telegram di propaganda russo ha rivelato per sbaglio il luogo di una base in cui il gruppo Wagner ripara le attrezzature militari delle forze armate russe. Lo riferisce Radio Free Europe/Radio Liberty, rendendo pubblica la foto in cui si vede un tank ucraino catturato che il canale definisce “un nuovo trofeo”. Come racconta il Kyiv Indipendent, attraverso la foto è stato possibile geolocalizzare la base, che si trova nella città di Yuvileyne, vicino a Lugansk, a circa 90 km dalla linea del fronte. 

  • 19:21

    Missili russi su Kharkiv: un morto

    Un attacco russo sulla regione di Kharkiv ha ferito due persone e ne ha uccisa una. È quanto riferisce il governatore regionale Oleh Syniehubov, come riporta il Kyiv Indipendent. Le forze russe hanno bombardato la città di Vovchansk. Una granata ha colpito una casa privata, uccidendo un civile. Una donna di 57 anni e un uomo di 53 anni sono invece rimasti feriti durante un attacco su Kivsharivka, un villaggio a sud di Kupiansk.