Camera, la diretta – Meloni: “Lo spazio per il cessate il fuoco in Ucraina è limitato”. Conte: “Italia sovrana? Così è acquiescente agli Usa”

Via libera di Montecitorio alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della presidente del Consiglio in vista del prossimo Consiglio europeo. La premier contro Bruxelles sull'energia: "Tarda ad affrontare una situazione per noi epocale"

Aggiornato: 17:58

  • 14:45

    Foti (Fdi): “Meloni supina? Detta da un prono”

    “Quando ci si rivolge a lei come persona supina, detta da un prono, beh è il massimo”. Così il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, alla Camera nelle dichiarazioni di voto sulle dichiarazione della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, riferendosi all’intervento del leader del M5s, Giuseppe Conte.

  • 14:42

    Calenda attacca Conte

  • 14:25

    Letta: “Sarà per me l’ultimo intervento da segretario”

    “Sarà per me l’ultimo intervento da segretario del mio partito su un dibatito come questo sull’Europa. Il mio partito è impegnato in un congresso, dopo di me arriverà un segretario o una segretaria. Voglio ringraziare qua il gruppo parlamentare per il lavoro importante e per il sostegno che ho sempre sentito da parte loro. Essere qua ora a parlare di Europa è più importante di tutto”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, nelle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni della presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo.

  • 14:16

    Letta: “Impossibile interrompere l’aiuto all’Ucraina”

    “Per noi oggi è impossibile immaginare che si interrompa l’aiuto europeo all’Ucraina che ha rappresentato un motivo di orgoglio per tutti noi in questi mesi. Quell’atteggiamento di supporto e aiuto deve continuare con l’impegno che abbiamo tutti messo nel dibattito per arrivare a una conferenza di pace, per far sì che la pace arrivi e la Russia sia obbligata alla pace”. Lo ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, nelle dichiarazioni di voto sulle comunicazioni della presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo. “Vada in questo consiglio europeo forte di una posizione, che ci auguriamo sia la più larga possibile, sapendo che sta facendo l’interesse del nostro Paese, dell’Ue e del popolo ucraino, che adesso è il vero anello debole della catena”.

  • 14:14

    Camera approva la risoluzione di maggioranza

    Via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo. I voti a favore sono stati 199, 57 i contrari (Avs e M5S) e 86 gli astenuti (Pd e Terzo Polo).

  • 14:10

    Conte: “Totale acquiescenza dell’Italia a Washington”

    “Da subito il M5s ha espresso totale vicinanza del M5s” all’Ucraina a fronte della “vile e ingiustificata aggressione di Putin”, ma ora “mettiamo in discussione la strategia dell’Occidente. Stiamo chiedendo di discutere di questa strategia e della posizione dell’Italia, un’intensa svolta che metta in moto una macchina europea che mai si è attivata, mentre l’escalation militare ha raggiunto livelli allarmanti. L’Italia deve diventare capofila dell’azione diplomatica non lasciando” questo ruolo “alla Turchia di Erdogan”. Lo dice il leader del M5s Giuseppe Conte alla Camera nelle dichiarazioni di voto sulle dichiarazione della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
    Conte ha parlato della “sicurezza” e della “tutela delle minoranze russofone” aggiungendo: “Non è con slogan e quiz che si costruisce un serio e faticoso percorso di pace. Nessuno ha mai messo in discussione né la Nato né l’alleanza atlantica, ma il tema è la postura dell’Italia in questi consessi – ha aggiunto -. Lei in passato parlò di ‘Italia libera, forte e sovrana” e invece c’è una “totale acquiescenza a Washington” e sull’invio delle armi la strategia è in linea con quella del governo Draghi.

  • 14:07

    Meloni in Aula alla Camera: “Ue abbia un ruolo più incisivo”

    L’Europa deve avere “un ruolo più incisivo” nella crisi ucraina. Sul fronte energetico deve ricalibrare la risposta contro la speculazione, “insoddisfacente e inattuabile”. E sul dossier immigrazione deve “passare dal dibattito sulla redistribuzione a quello sulla difesa comune dei confini esterni dell’Ue”. Giorgia Meloni indica i tre nodi principali da affrontare a Bruxelles, intervenendo alla Camera in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì, con un intervento incentrato sull’approccio del suo governo, che punta ad “avere più Europa in Italia, piuttosto che più Italia in Europa”.

    Qualche scintilla all’inizio delle comunicazioni (cominciate con 20 minuti di ritardo rispetto al programma) quando alle lamentele di Roberto Giachetti (“Siamo trattati da camerieri”), Meloni si è giustificata: “È per il traffico. Non ho detto che è colpa di Gualtieri, poi ognuno trarrà le sue conclusioni”. E poi in coda alla replica, quando ha definito “solo propaganda” le tesi di chi dice che “la soluzione per la pace è fermarsi”. “Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato ma l’Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposto” ha spiegato la premier, secondo cui due sono le vie per arrivare alla pace: la resa dell’Ucraina, “ma quella sarebbe una invasione”; o lo “stallo” sul campo, che potrebbe spingere Mosca a “venire a più miti consigli”. Come fatto ieri nel G7, Meloni ha difeso il sostegno militare a Kiev e le sanzioni a Mosca: “Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio”.

    Sulla crisi energetica, “siamo pronti a fare tutto quello che c’è da fare per fermare la speculazioni”, la promessa di Meloni, convinta però che “gli unici interventi davvero efficaci e risolutivi debbano arrivare dall’Ue“, che “è in ritardo su una situazione epocale”. A guidare la trattativa ora “sono i Paesi considerati non sovranisti”, ha notato Meloni, secondo cui “andare in ordine sparso, pensando che chi è più forte economicamente possa salvarsi, se necessario a scapito degli altri”, non è solo “un’illusione”. “Tradirebbe” l’idea di Europa “decantata in questi anni”, ha sottolineato la premier, aggiungendo che “la maggioranza” dei 27, Italia inclusa, chiede “un tetto dinamico al prezzo del gas e dell’energia”.

    Sul fronte interno Meloni ha rivendicato di aver messo in sicurezza la raffineria siciliana Isab-Lukoil, “uno dei tanti dossier finora irrisolti”. Da Bruxelles, Roma si aspetta “uno sforzo per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese“. Mentre sono potenzialmente “distorsivi e discriminatori” verso le aziende europee gli effetti del piano anti-inflazione varato dagli Stati Uniti. L’Italia punta anche a inserire nelle conclusioni del Consiglio europeo un segnale di condanna per le sentenze capitali in Iran: “L’uso della forza contro dimostranti pacifici, contro le donne è ingiustificabile e soprattutto inaccettabile”, ha detto la presidente del Consiglio, applaudita da tutta la Camera.