Ucraina, la diretta – Mosca: “Contatti con Washington, siamo aperti al dialogo”. Usa: “Parliamo con la Russia per evitare catastrofe nucleare”

Il ministero degli Esteri russo spiega che i contatti tra il Cremlino e gli Usa non si sono interrotti. Bombe nel Donetsk e a Nikopol. Zelensky vuole estendere mobilitazione e legge marziale. La Turchia critica Svezia e Finlandia per "non aver fatto abbastanza" per entrare nella Nato. Stoccolma: "Manterremo le promesse fatte ad Ankara"

Aggiornato: 13:27

  • 10:35

    Media russi: “Missili ucraini sulla periferia di Kherson”

    Secondo l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, le truppe ucraine hanno bombardato in mattinata il villaggio di Kamyshany, alla periferia di Kherson. “Le unità di difesa aerea hanno abbattuto quattro missili”, hanno affermato i servizi di emergenza, aggiungendo che gli attacchi arrivano dal ponte Antonovsky, che collega le rive del fiume Dnipro.

  • 10:28

    Podolyak: “Nessuno può costringerci a negoziare con Mosca”

    “Nessuno può costringere l’Ucraina a negoziare con la Russia”, nemmeno gli Stati Uniti. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, in una intervista esclusiva a Radio Liberty dopo che Jack Sullivan ha ammesso che restano aperti i canali di Washington con Mosca. E non ha smentito le affermazioni pubblicate dal Washington Post e dal Wall Street Journal secondo le quali la Casa Bianca starebbe cercando di convincere le autorità ucraine a negoziare con quelle russe per prevenire una escalation. “E’ impossibile costringere l’Ucraina a negoziati che non esistono. Perché, e questo è molto importante da capire, la Russia non offre alcun negoziato e non lo ha mai offerto”, ha detto il consigliere di Zelensky, sottolineando che Mosca ha proposto solo “ultimatum, fin dall’inizio”. Rispetto al ruolo degli Stati Uniti “non c’è coercizione” da parte loro, “stanno comunicando con l’Ucraina come hanno sempre fatto, è tutto molto trasparente”, ha detto Podolyak. “Nessuno sta costringendo l’Ucraina a un processo negoziale non redditizio, o meglio, ad accettare l’ultimatum della Russia. Questo è molto importante da capire”, ha aggiunto. Podolyak ha quindi ricordato la posizione di Zelensky sulla disponibilità a negoziare, che prevede che “la Russia ritira le sue truppe e le sposti nei confini internazionalmente riconosciuti della Federazione Russa” e che “smetta di attaccare il territorio dell’Ucraina dal suo territorio”. Solo dopo Kiev si siederà al tavolo delle trattative, ha ribadito.

  • 10:14

    Media russi: “Possibili colloqui Washington-Mosca sul nucleare”

    La Russia e gli Stati Uniti stanno esplorando la possibilità di tenere colloqui sulle armi nucleari strategiche per la prima volta dall’invasione dell’Ucraina da parte delle forze di Mosca il 24 febbraio scorso: lo riporta il quotidiano russo Kommersant, citando almeno tre fonti bene informate. I colloqui tra le due parti sulla stabilità strategica sono congelati dall’inizio della guerra, anche se il Nuovo trattato di riduzione e limitazione delle armi strategiche (Start) sulla riduzione delle armi nucleari rimane in vigore. “Kommersant ha appreso che la Russia e gli Stati Uniti stanno discutendo la possibilità di tenere una riunione di una commissione consultiva bilaterale sul Trattato sulle armi strategiche offensive nelle prossime settimane – scrive il giornale -. Per la prima volta, le parti considerano la regione del Medio Oriente come sede dei colloqui”.

  • 10:14

    Mosca: “Contatti sporadici con gli Usa, aperti al dialogo costruttivo”

    La Russia e gli Stati Uniti continuano a mantenere contatti sporadici negli ambiti in cui sono più necessari e Mosca rimane aperta a dialoghi reciprocamente vantaggiosi, ha dichiarato oggi la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante la trasmissione televisiva Soloviev Live, come riporta la Tass. “Dirò quello che abbiamo sempre detto, che manteniamo, chiamiamoli così, contatti sporadici con gli Stati Uniti sulle questioni che si presentano. Siamo aperti a qualsiasi tipo di dialogo reciprocamente vantaggioso”, ha dichiarato. Zakharova ha sottolineato che, sebbene i contatti tra le agenzie russe e americane rimangano sporadici, “non hanno certamente nulla a che fare con il concetto di relazioni a tutto campo”. “La nostra posizione è ben nota agli Stati Uniti”, ha aggiunto. La portavoce ha anche commentato i contatti tra Russia e Stati Uniti in merito allo scambio di prigionieri. “Purtroppo, per molti mesi, o addirittura anni, e per alcuni cittadini russi si tratta addirittura di decenni, non abbiamo visto da parte degli Stati Uniti alcun desiderio di risolvere problemi specifici su questa questione”, ha detto Zakharova.

  • 10:12

    Ministero della Difesa russo: “Inserire l’addestramento militare a scuola”

    Nelle scuole russe, almeno nei due ultimi anni del percorso di studi, andrebbe inserito l’addestramento militare. Lo sostiene il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta il quotidiano Izvestia. In particolare Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe, ha scritto a Sergei Mironov, una figura leader del parlamento russo, per manifestargli l’importanza di introdurre l’addestramento militare di base nelle scuole. Secondo Izvestia, Gerasimov ha proposto l’introduzione di 140 ore per l’addestramento militare negli ultimi due anni di studio.

  • 10:11

    Kiev: “Bombe russe su Nikopol”

    Oltre una decina di condomini e case sono state danneggiate la notte scorsa in un attacco delle forze russe a Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, come riporta Ukrinform. “Il terrore notturno del distretto di Nikopol… i russi hanno colpito due comunità, Marhanets e Nikopol, con MLRS Grad (i sistemi missilistici a lancio multiplo, ndr) e artiglieria pesante. Non ci sono state vittime”, ha scritto Reznichenko. Sono state danneggiate inoltre due imprese industriali, un ospedale, una scuola, automobili e un gasdotto.

  • 10:10

    Kiev: “Bombe russe sul Donetsk, 3 morti”

    È salito a tre il bilancio delle vittime degli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. “Il 7 novembre i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: a Bakhmut e Krasnohorivka – ha scritto Kyrylenko -. Altre sette persone sono rimaste ferite nella regione”. Inoltre, le forze dell’ordine hanno scoperto i corpi di quattro civili uccisi dai russi durante l’occupazione a Yampil.

  • 10:07

    Soldati russi contro i generali: “Persi 300 uomini in una battaglia incomprensibile”

    “Ancora una volta siamo stati gettati in una battaglia incomprensibile dal generale Muradov e da suo cognato Akhmedov”. E’ il testo di una lettera – inviata presumibilmente dalla prima linea a un governatore regionale in Russia e pubblicata ieri da un importante blog militare russo e ripresa dalla Cnn – nella quale gli uomini della 155a brigata della flotta russa del Pacifico affermano di essere stati gettati in una “battaglia incomprensibile” nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, dove, “come risultato dell’offensiva attentamente pianificata dai grandi comandanti abbiamo perso circa 300 uomini, morti e feriti, negli ultimi 4 giorni”. “Abbiamo perso il 50 per cento del nostro equipaggiamento – si legge nella lettera – Questa è solo la nostra brigata. Il comando distrettuale insieme ad Akhmedov stanno nascondendo questi fatti e distorcendo le statistiche ufficiali delle vittime per paura di essere ritenuti responsabili”. Nella lettera, gli uomini della 155a brigata della flotta russa chiedono al governatore Oleg Kozhemyako “per quanto tempo a mediocrità come Muradov e Akhmedov sarà permesso di continuare a pianificare le azioni militari solo per mantenere le apparenze e ottene

  • 10:06

    Zelensky: “Respinto il nemico a est e a sud”

    “Le truppe ucraine avanzano, respingendo il nemico a est e a sud”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso video alla nazione, riportato da Ukrinform. Nell’occasione, Zelensky ha anche fatto sapere di essersi congratulato al telefono con Benjamin Netanyahu, per la vittoria elettorale del suo partito in Israele. “Abbiamo discusso i principali aspetti delle relazioni tra i nostri Stati. – ha detto – Penso che sia chiaro a tutti cosa sottolinea l’Ucraina e quale enfasi sulla sicurezza pone Israele. Credo che possiamo rafforzare in modo significativo i nostri Stati, soprattutto perché le minacce che ci riguardano sono correlate”. “Oggi – ha proseguito Zelensky – gli occupanti hanno colpito più di 50 insediamenti nel nostro Paese. Donbas, Zaporizhzhia, regione di Kherson, regione di Mykolaiv, regione di Kharkiv, regione di Dnipropetrovsk… Missili, aviazione, MLRS. Rispondiamo ovunque. Abbiamo i risultati necessari: un altro aereo russo è stato abbattuto. Abbiamo anche ricevuto nuovi sistemi che rafforzano significativamente la nostra difesa aerea”. Il “terrorismo russo” “ha solo portato il mondo a rispondere con nuovi aiuti all’Ucraina. Faremo di tutto affinché il maggior numero possibile di Paesi si unisca a questo aiuto”, ha detto ancora.