Lo sviluppo dell’economia della conoscenza, la formazione di una nuova classe costituita dai lavoratori della conoscenza e la diffusione di Internet annunciano il possibile passaggio dal capitalismo speculativo a un nuovo modo di produzione, basato sulla cooperazione e la democrazia economica. Infatti paradossalmente la conoscenza, su cui si fonda il capitalismo più avanzato, ha caratteristiche intrinseche difficilmente compatibili con il capitalismo stesso, perché è un bene economico non esclusivo e non competitivo. L’emergente knowledge economy sta dunque scardinando dall’interno i meccanismi produttivi attuali, che invece si basano sulla ipercompetizione e sulla proprietà esclusiva dei beni. Protagonisti di questa rivoluzione – “lunga”, come suggerisce Grazzini, perché graduale, complessa e dagli esiti ancora imprevedibili – sono i lavoratori della conoscenza. Pur subendo le caotiche speculazioni finanziarie (che generano precarietà occupazionale, stress, riduzione dei redditi e dei servizi sociali), essi stanno sviluppando autonomamente, grazie a Internet, nuove dinamiche produttive della conoscenza aperte, cooperative e democratiche. Il free software, l’open source, Wikipedia, i blog e l’open science non sono che i primi passi di una “rivoluzione lunga” nel campo scientifico, tecnologico e delle comunicazioni. Una rivoluzione innanzitutto culturale, economica e tecnologica, destinata però a trasformare radicalmente anche le istituzioni politiche e sociali.
19 Aprile 2013
L’ economia della conoscenza oltre il capitalismo. Crisi dei ceti medi e rivoluzione lunga
- 09:09 - G7: Lula, 'una task force per vincere la fame, è l'ora di tassare i super ricchi'
Roma, 14 giu. (Adnkronos) - "Al G7 discuterò di alcune delle nostre priorità per la presidenza brasiliana del G20 come disuguaglianze, cambiamento climatico e riforma della governance globale. Lanceremo una task force contro la fame e la povertà aperta a tutti i Paesi, compresi quelli non membri del G20. Abbiamo anche lanciato una task force per la mobilitazione contro il cambiamento climatico per incentivare l'attuazione dell'accordo di Parigi. Il Brasile ha ridotto la deforestazione e ha invitato i Paesi più ricchi a mantenere il sostegno promesso dalla COP-15 in Danimarca di 100 miliardi di dollari per la conservazione dell'ambiente". Lo ha detto a Repubblica il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva.
"Il Sud del mondo non è più quello di 20 anni fa, quando fui presidente per la prima volta - ha spiegato Lula - Allora volevamo espandere la cooperazione Sud-Sud, adesso abbiamo nuove rotte per il commercio e gli investimenti. Il G20 è molto rappresentativo, comprende l'Unione Africana, i Paesi del G7, che tra parentesi non sono più le sette maggiori economie mondiali, e i Brics. Se il G20 fosse stato rafforzato, questi blocchi non avrebbero bisogno di esistere. Vogliamo riformare istituzioni globali che invecchiano, come quelle di Bretton Woods, ferme agli anni Quaranta. Sosteniamo la tassazione dei super-ricchi. Un gruppo di soli 3.000 individui concentra la ricchezza del pianeta. Se mettessimo una tassa del 2 per cento, si aiuterebbe a eliminare la fame nel mondo. Tremila miliardari possiedono quasi 15 mila miliardi di dollari. Il Brasile sostiene misure per far fronte al debito delle economie in via di sviluppo. Dobbiamo convertire il debito impagabile in asset e progetti infrastrutturali, soprattutto quelli delle transizioni energetiche in Africa, Asia e America Latina".
Riguardo la vittoria delle destre alle ultime Europee, Lula mostra la propria preoccupazione: "La democrazia per come la conosciamo è a rischio. L'unico modo per combattere l'estremismo è promuovere più democrazia tra le persone. Democrazia con contenuti, che apporti miglioramenti concreti alla vita di tutti. I risultati delle elezioni dimostrano che in Europa esiste comunque una maggioranza di individui democratici e favorevoli all'integrazione". Quanto al futuro per la sinistra, il presidente del Brasile afferma che "combattere le disuguaglianze e la povertà e promuovere i valori umanisti è oggi più importante che mai. Tuttavia, molte persone non riescono a vederlo, immerse nell'individualismo e nelle illusioni promosse dai social media. I partiti democratici e di sinistra devono fornire nuove risposte politiche ai problemi di oggi in un linguaggio e in un modo che possano parlare alla gente attraverso gli attuali mezzi di comunicazione, proteggendo i lavoratori nel nuovo mercato del lavoro, definito dalla digitalizzazione e dall'intelligenza artificiale, e stando vicini alle persone nei loro quartieri, sul posto di lavoro e nei social media".
Parlando della proposta di Cina e Brasile per un negoziato di pace che porti allo stesso tavolo Ucraina e Russia, che secondo Zelensky è un regalo a Putin perché legittima l'invasione e apre alla legittimazione di altre invasioni, Lula afferma che "il Brasile ha condannato l'invasione russa dell'Ucraina. Tuttavia, crediamo che non ci sarà una soluzione militare a questo conflitto, né che un Paese possa negoziare la pace da solo senza considerare l'altra parte. Le due parti dovranno risolvere le loro divergenze al tavolo delle trattative. Come diceva l'ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, la pace non si fa tra amici, è fatta tra i nemici. L'Onu è debole, e i Paesi che hanno promosso le invasioni negli ultimi decenni, ad esempio dell'Iraq e della Libia, sono proprio i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. È necessario riformare l'Onu, ampliando il Consiglio e togliendo il potere di veto".
Quanto alla guerra a Gaza, il presidente del Brasile afferma di "non sapere se il primo ministro israeliano sia interessato al successo della road map sostenuta da Biden per la fine della guerra. Ma spero che lo sia. Il mondo intero attende con ansia la fine della guerra e la liberazione degli ostaggi. La gente di Gaza ha sofferto abbastanza. Il cessate il fuoco deve essere il primo passo verso l'unica via d'uscita, ovvero la soluzione di creare due Stati indipendenti e vitali".
- 08:30 - Ucraina: Cina agli Usa, 'non forniamo armi a Mosca, noi impegnati per pace'
Pechino, 14 giu. (Adnkronos) - Il commercio tra Russia e Cina è condotto apertamente e in conformità con le norme dell'Organizzazione mondiale del commercio, poiché Pechino esercita uno stretto controllo sulle esportazioni dei suoi beni. Lo ha detto alla Tass Liu Pengyu, portavoce dell'ambasciata cinese negli Stati Uniti. "La Cina non è artefice di una parte nella crisi ucraina. Siamo impegnati a promuovere colloqui per la pace. La Cina non fornisce armi alle parti in conflitto e controlla rigorosamente l'esportazione dei propri beni, cosa che è ampiamente apprezzata da la comunità internazionale", ha affermato il diplomatico.
Il nostro normale commercio con la Russia avviene in modo lecito. È coerente con le regole dell'Organizzazione mondiale de commercio e i principi del mercato, e non prende di mira nessuno", ha aggiunto il diplomatico.
- 22:44 - Pd: Prodi, 'attiri anche elettori più centristi, ora possibile coalizione ampia'
Roma, 13 giu. (Adnkronos) - Il Pd ora "deve avere la forza di attirare anche elettori che vengono da posizioni più centriste. La coalizione deve essere ampia. Oggi questa possibilità c'è, ieri non c'era". Così Romano Prodi a Piazza Pulita su La7.
- 22:27 - Pd: Schlein, 'mio sforzo tenere insieme comunità dem dando profilo chiaro'
Roma, 13 giu. (Adnkronos) - "Se abbiamo fatto il migliore risultato degli ultimi 10 anni è perchè stiamo finalmente dando un profilo chiaro a questo partito. Il pluralismo non è essere nè carne nè pesce, quello che ho fatto è stato lo sforzo di tenere insieme questa comunità dando un profilo chiaro". Così Elly Schlein a Piazza Pulita su La7.
- 22:26 - **C.Sinistra: Schlein, 'Conte ha messo veti? Tempo dei veti è finito'**
Roma, 13 giu. (Adnkronos) - "Cosa mi aspetto da Conte? Mi aspetto da tutti gli interlocutori che ci si impegni a fare battaglie insieme per il Paese. Il risultato delle europee dimostra che il Pd è il perno dell'alternativa, non c'è alternativa senza il Pd". Così Elly Schlein a Piazza Pulita su La7. "Conte ha messo veti? Non intendiamo subirne. Il tempo dei veti è finito".
- 22:20 - Governo: Schlein, 'nessuno ne mette in dubbio legittimità democratica'
Roma, 13 giu. (Adnkronos) - "Mai messo in dubbio legittimità democratica di questo governo ma il premierato indebolisce la democrazia". Così Elly Schlein a Piazza Pulita su La7.
- 22:19 - **C.sinistra: Schlein, 'finalmente organizziamo insieme una manifestazione'**
Roma, 13 giu. (Adnkronos) - "Se passasse" il premierato "saremmo in una democrazia più debole e finalmente organizziamo insieme una manifestazione" contro questa riforma e l'autonomia. Così Elly Schlein a Piazza Pulita su La7.