Milano, 19 marzo 2015. Inaugurazione della mostra Bail Bond di Clara Vannucci/FABRICA presso la casa circondariale Opera.
- 15:24 - Ucraina: Silvestri, 'strategia sbagliata, 2 anni di fallimenti'
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - "La strategia utilizzata sulla guerra in Ucraina, con l'avallo del governo Meloni, è palesemente sbagliata. E sono i risultati a dirlo. Sul piano militare siamo davanti a un fallimento, sul piano economico la Russia è più forte e l'Europa è più debole. Macron dice quello che altri non hanno il coraggio di dire e dimostra il fallimento della strategia utilizzata fino a questo momento. È ora di dire basta: serve lavorare per costruire la pace". Così a Tagada', su La 7, Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.
- 15:22 - Presentata a Lecco edizione 2024 del Family Business Forum
Lecco, 6 mag.(Adnkronos) - È stata presentata oggi presso la sede di Confindustria Lecco e Sondrio l’edizione 2024 di Family Business Forum, il primo e più importante evento pubblico dedicato alle aziende familiari. Presenti le Istituzioni locali, i partner e gli organizzatori dell’iniziativa. Il Forum, organizzato da Maria Silvia Sacchi in collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, si svolgerà giovedì 9 e venerdì 10 maggio presso la sede Camera di Commercio di Lecco in via Tonale 30, con un programma ricco di interventi, dialoghi, workshop e interviste in cui grandi nomi dell’imprenditoria, della ricerca e delle istituzioni si confronteranno per riflettere sulle dinamiche che coinvolgono e impattano sulle imprese di famiglia.
“L’edizione di quest’anno è particolarmente importante perché arriva in un momento di cambiamento in alcuni tra i principali gruppi imprenditoriali del Paese – dice Maria Silvia Sacchi, ideatrice e direttrice del Forum -. Successioni che, a dispetto di quello che siamo portati a pensare, si sono svolte nella gran parte in armonia e in una continuità di valori. Siamo di fronte a un nuovo capitalismo familiare, più aperto, più internazionale, con imprenditori determinati a crescere e a fare la propria parte nella società come dimostra, per esempio, l’attività attraverso le Fondazioni di famiglia. Il Forum vuole essere un luogo dove condividere le pratiche migliori, e anche ciò che non va bene, con l’obiettivo di contribuire a migliorarci tutti”.
“Per il nostro territorio, ricco di realtà imprenditoriali che mantengono una identità famigliare, è particolarmente interessante l’occasione di ospitare un evento interamente focalizzato sui temi che le riguardano da vicino, toccando molte sfaccettature. Il programma articolato, il prestigio degli ospiti, il format vivace sono la premessa per giornate cariche di spunti dove anche il nostro sistema produttivo sarà protagonista, con alcune delle sue voci, e dove noi tutti avremo occasione per confrontarci con questioni rilevanti in un tempo carico di cambiamenti e sfide quotidiane” evidenzia Marco Campanari, Presidente Designato di Confindustria Lecco e Sondrio.
Proprio Lecco e Sondrio sono tra le province italiane con il maggior tasso di imprese familiari di medie e grandi dimensioni: quasi l'81% rispetto alla media italiana del 65%. È questo il dato che emerge dalla ricerca condotta dall’Osservatorio AUB (Aidaf-Unicredit-Bocconi) sulle aziende con oltre 20 milioni di fatturato e il cui direttore Fabio Quarato ha dato anticipazione in sede di conferenza, delineando anche le stesse imprese in termini di governance, di apertura e dei settori nei quali operano.
Il Forum sarà l’occasione per discutere non solo delle relazioni che si vivono all’interno della famiglia e quelle della famiglia imprenditoriale con il contesto in cui vive e opera, ma anche di aspetti economici e tecnici con lo sguardo rivolto alla realtà internazionale grazie alla presenza del vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
E proprio in un contesto geopolitico in continua evoluzione SIMEST, main sponsor di Family Business Forum, sostiene le imprese italiane a crescere sui mercati globali, come afferma il Presidente Pasquale Salzano: “Le aziende familiari rappresentano l’80% dell’intero tessuto produttivo nazionale. Affinché affrontino con successo la sfida della competizione internazionale è essenziale il sostegno attivo e concreto delle istituzioni con strumenti e risorse dedicati ad incoraggiare processi di innovazione e sostenibilità. In questo contesto, SIMEST – in sinergia con la Farnesina - si pone come partner chiave del Made in Italy, in grado di fornire una vasta gamma di strumenti - che comprende prodotti di finanza agevolata, attività equity, e supporto alle esportazioni - funzionali allo sviluppo all’estero delle nostre imprese”.
“Siamo felici anche quest’anno di sostenere e partecipare al Family Business Forum, dove dal confronto con gli imprenditori del territorio emergono spunti di riflessione sempre stimolanti per disegnare insieme le sfide del settore. Noi accompagniamo gli imprenditori e le loro famiglie per preservarne il patrimonio anche nei delicati momenti di passaggio generazionale” spiega Alberica Brivio Sforza, Managing Director di Lombard Odier in Italia, main sponsor del Family Business Forum. “Lombard Odier è una banca privata detenuta da dei Partner che in qualità di imprenditori sono in prima linea con i clienti, al fine di instaurare relazioni di lungo corso. In un mondo in rapida evoluzione, da oltre 225 anni offriamo solidità, stabilità e innovazione ai nostri clienti in tutto il mondo”.
Per analizzare questi temi, il Forum si articolerà in diversi momenti fra workshop, gruppi di formazione rivolti a imprenditori e manager di primo livello (in agenda la mattina del 9 maggio, dalle 9 alle 13), plenaria, il pomeriggio del 9 maggio (dalle ore 14.00 alle 19.00) e la mattina del 10 maggio (dalle ore 9.00 alle 14.00) e visite in azienda, video realizzati in alcune aziende con lo scopo di conoscere le realtà imprenditoriali territoriali e il lavoro che c’è “dietro le quinte” di un prodotto. La partecipazione al Forum - in presenza o in streaming - è gratuita, con iscrizione obbligatoria sul sito www.familybusinessforum.net.
- 15:22 - Sanità: P.De Luca, 'si calendarizzi subito legge Schlein, la voti anche destra'
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - "Chiediamo l'immediata calendarizzazione alla Camera della Legge del Pd a prima firma Schlein. Il testo propone di aumentare gradualmente la spesa per la sanità fino a raggiungere stabilmente la media europea del 7,5% sul Pil e di abolire il tetto di spesa per il personale, realizzando un piano straordinario di assunzioni. Attualmente il Ssn è fortemente sotto finanziato. Addirittura al 2025 il finanziamento ordinario scenderà al 6,2% del Pil. Il governo Meloni sta distruggendo il nostro sistema sanitario, non investe in ricerca e nella prevenzione e soprattutto sta demolendo i servizi sanitari regionali". Lo dichiara Piero De Luca, della presidenza del gruppo Pd alla Camera e capogruppo Pd in commissione Politiche Ue di Montecitorio.
"Continui tagli, come il disastro sul Pnrr con 500 case ed ospedali di comunità cancellati dalla destra. Senza considerare l'impatto devastante che avrebbe l'autonomia differenziata proprio sulla sanità. Per il Partito Democratico il tema della salute universale è fondamentale per assicurare percorsi di diagnosi e cure per tutti i cittadini, al nord, al centro e al sud d'Italia. La legge Schlein vada in discussione il prima possibile e la voti anche la maggioranza. E' urgente e indispensabile adeguare il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale agli standard dei Paesi europei avanzati, perché un Ssn che funziona tutela la salute, ma contribuisce anche alla coesione sociale".
- 15:21 - Europee: Picierno, 'da Meloni plebiscitarismo che preoccupa'
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - "E' sbagliato considerare le elezioni europee come il secondo tempo delle politiche. Questo tipo di approccio rappresenta un'anomalia tutta italiana. Mi ha molto colpito il modo in cui Giorgia Meloni ha lanciato la sua candidatura e in particolare le motivazioni che lei ha addotto. Meloni ha chiesto di scrivere 'Giorgia' sulla scheda perché vuole misurare se i cittadini sono ancora con lei. Non ho ancora capito cosa c'entri tutto ciò con le elezioni europee". Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo su La7, a 'L'aria che tira'.
"Io vorrei, in questa campagna elettorale, poter discutere d'Europa, delle sfide che ci attendono, della complessità dei nuovi scenari globali, del processo di integrazione europea e dei giovani che stanno manifestando in Georgia. Purtroppo, invece, il dibattito italiano è ancora una volta limitato e circoscritto alle leadership nazionali. Si tratta di una dinamica soltanto italiana, come sta dimostrando la vicenda di Giorgia Meloni, sulla base di un plebiscitarismo che da cittadina mi preoccupa molto".
- 15:20 - Putin e le armi nucleari della Russia, quante sono e chi le controlla
(Adnkronos) - Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato lo Stato Maggiore Generale di avviare esercitazioni sull'uso di armi nucleari non strategiche. Le esercitazioni saranno dedicate "ai preparativi e al dispiegamento" di armi nucleari tattiche e hanno come obiettivo quello di "garantire l'integrità territoriale e la sovranità dello Stato russo", in risposta a "dichiarazioni provocatorie e minacce contro la Russia da parte di certe personalità occidentali". Ma quante armi nucleari ha la Russia e chi le controlla? Ecco i punti chiave sull’arsenale nucleare russo.
La Russia, che ha ereditato le armi nucleari dell’Unione Sovietica, possiede il più grande deposito di testate nucleari al mondo. Secondo la Federation of American Scientists, Putin controlla circa 5.580 testate nucleari.
Di queste, circa 1.200 sono state ritirate ma sono ancora in gran parte intatte attendono lo smantellamento, mentre sono circa 4.380 quelle immagazzinate per essere utilizzate da lanciatori strategici a lungo raggio e forze nucleari tattiche a corto raggio.
Delle testate accumulate, 1.710 sono quelle strategiche schierate: circa 870 su missili balistici terrestri, circa 640 su missili balistici lanciati da sottomarini e forse 200 su basi di bombardieri pesanti. Circa altre 1.112 testate strategiche sono immagazzinate, insieme a circa 1.558 testate non strategiche. "In futuro, tuttavia, il numero di testate assegnate alle forze strategiche russe potrebbe aumentare man mano che i missili a testata singola verranno sostituiti con missili dotati di testate multiple", ha affermato la Fas.
I missili balistici intercontinentali (Icbm) in possesso della Russia hanno la capacità di raggiungere e distruggere le principali città del mondo come Londra o Washington. Tale missili possono raggiungere il Regno Unito in solo 20 minuti una volta lanciati dalla Russia.
Con il decreto del 2 giugno 2020, Putin ha aggiornato le linee guida per l’impiego dell’arsenale atomico. Il documento, reso pubblico per la prima volta nella storia, stabilisce le condizioni per le quali un presidente russo prenderebbe in considerazione l’uso di un’arma nucleare: in generale come risposta a un attacco che utilizza armi nucleari o altre armi di distruzione di massa, o all’uso di armi convenzionali contro la Russia “quando l’esistenza dello Stato è messa in pericolo”.
Putin ha detto che la Russia prenderebbe in considerazione la possibilità di testare un’arma nucleare se lo facessero gli Stati Uniti. L'anno scorso ha firmato una legge che revoca la ratifica da parte della Russia del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT).
Dal crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, secondo l’Arms Control Association, solo pochi paesi hanno testato armi nucleari: gli Stati Uniti l’ultima volta hanno effettuato test nel 1992, Cina e Francia nel 1996, India e Pakistan nel 1998 e Corea del Nord nel 2017. L’Unione Sovietica ha effettuato l’ultimo test nel 1990. Il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari è stato firmato dalla Russia nel 1996 e ratificato nel 2000. Gli Stati Uniti hanno firmato il trattato nel 1996 ma non lo hanno ancora ratificato.
Il presidente russo è l'ultimo a decidere sull’uso delle armi nucleari russe. La cosiddetta valigetta nucleare, o "Cheget" (dal nome del monte Cheget nelle montagne del Caucaso), è sempre con il presidente. Si ritiene che anche il ministro della Difesa russo, attualmente Sergei Shoigu, e il capo di stato maggiore delle forze armate, attualmente Valery Gerasimov, abbiano tali valigette.
Essenzialmente, la valigetta è uno strumento di comunicazione che collega il presidente ai suoi vertici militari e quindi alle forze missilistiche attraverso la segretissima rete elettronica di comando e controllo "Kazbek". Kazbek supporta un altro sistema noto come "Kavkaz".
Un filmato mostrato dalla televisione russa Zvezda nel 2019, ha mostrato quella che si diceva fosse una delle valigette con una serie di pulsanti. In una sezione chiamata "comando" sono presenti due pulsanti: un pulsante bianco "avvia" e un pulsante rosso "annulla". La valigetta viene attivata da una flashcard speciale, secondo Zvezda.
Se la Russia pensasse di dover affrontare un attacco nucleare strategico, il presidente, tramite le valigette, invierebbe un ordine di lancio diretto alle unità di comando e di riserva dello stato maggiore che detengono codici nucleari. Tali ordini si riversano rapidamente attraverso diversi sistemi di comunicazione alle unità missilistiche strategiche, che poi lancerebbero i missili contro gli Stati Uniti e l’Europa.
Se fosse confermato un attacco nucleare, Putin potrebbe attivare la cosiddetta 'Dead Hand' o 'Perimeter', un sistema automatico per la rappresaglia termonucleare gestito dall'Intelligenza Artificiale: essenzialmente i computer, dopo aver scansionato il territorio russo e valutato attraverso una moltitudine di fattori se è in corso un attacco nucleare, lancerebbero un missile di comando che ordinerebbe attacchi nucleari da tutto il vasto arsenale della Russia.
- 15:20 - Mo: De Cristofaro (Avs), 'solo fermando Netanyahu speranze pace'
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - "L’ipotesi che Israele possa attaccare Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è grave e desta molta preoccupazione. Costringere oltre un milione di palestinesi già sfollati a Rafah da zone diverse della Striscia a evacuare al buio, senza una destinazione sicura, è inumano, illegale e le conseguenze sulla popolazione, in particolare su anziani, donne e bambini sarebbero tragiche. La situazione a Gaza e in Cisgiordania è al limite e questo nuovo possibile attacco israeliano certo non tranquillizza l’area, anzi". Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
"E’ in atto un peggioramento della situazione sul campo che rischia di portarci ad una escalation del conflitto dalle conseguenze inimmaginabili. Oggi è più che mai necessario che tacciano le armi e si arrivi ad una soluzione che fermi la guerra e liberi gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Il Primo ministro israeliano Netanyahu è il responsabile di questa nuova escalation che non porterà al cessate il fuoco e meno che meno alla nascita di due Stati autonomi. Solo fermando Netanyahu si potranno avere delle speranze di pace in Medio Oriente", conclude.
- 15:17 - Terremoto: La Russa, '48 anni fa sisma in Friuli, terra meravigliosa seppe rialzarsi'
Roma, 6 mag. (Adnkronos) - "In occasione del 48esimo anniversario del terremoto del Friuli che devastò un centinaio di paesi e provocò la morte di 965 persone, desidero rinnovare la sincera vicinanza mia personale e quella del Senato della Repubblica, a questa terra meravigliosa che da quella tragedia seppe rialzarsi con forza, determinazione e coraggio". Lo scrive sui social, il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
"Un evento drammatico che ancora oggi deve costituire un monito affinché, Istituzioni e attori coinvolti, adottino in maniera imprescindibile le indispensabili azioni di prevenzione contro il rischio sismico", sottolinea la seconda carica dello Stato.