Il “sogno” di Ian Callum, il designer britannico che aveva esordito in Ford ed era poi approdato in Aston Martin per poi diventare il responsabile dello stile di Jaguar prima e del gruppo JLR dopo, ha due porte e un profilo molto coupé. È una sorta di suv elettrico che ricorda nemmeno troppo vagamente un buggy e che viene presentato come Callum Skye. Dopo aver lasciato il gruppo controllato dagli indiani di Tata, la “matita” che il prossimo 30 luglio festeggia i 70 anni non ha lasciato il “giro”, ma ha creato una propria società con l’obiettivo di costruire auto.

Naturalmente a tiratura limitata, come ha confermato Adam Defrancesco, il direttore tecnico della Callum, per il Suv elettrico. La Skye misura 4,05 metri di lunghezza e 1,9 di larghezza ed è a trazione integrale. Il debutto di questo veicolo, peraltro come semplice prototipo, la cui vocazione sembra essere il fuoristrada, è avvenuto al Concorso d’Eleganza lungo l’esclusiva Savile Row di Londra. Quante ne possano venire prodotte non è chiaro, anche se i collezionisti danarosi ed eccentrici non mancano mai all’evento della capitale del Regno Unito. Il listino immaginato, del resto, non è nemmeno di quelli “impossibili”: la forbice di prezzo è compresa fra poco meno di 94.000 e quasi 130.000 euro, ossia il cambio un po’ arrotondato di 80.000 e 110.000 sterline.

Praticamente senza sbalzi, la Callum Skye ha le ruote completamente libere. E ha due sole portiere, anche perché il veicolo è immaginato con una configurazione 2+2. All’anteriore ci sono due sedili, mentre al posteriore c’è una panca, che può venire completamente rimossa per rendere più arioso l’abitacolo, che si distingue per il suo sottile tunnel centrale nel quale sono inserite tre grandi manopole, giusto sotto uno schermo dalle dimensioni sobrie.

Leggera anche nel peso – 1.150 chilogrammi quelli dichiarati – la macchina è stata anticipata a trazione integrale, anche se i dati relativi ai motori (forse anche più di uno per asse) non sono stati resi noti. L’accelerazione da 0 a 100 all’ora dovrebbe avvenire in meno di 4”, mentre la batteria da 42 kWh sarebbe in grado di garantire fino a 274 chilometri di autonomia.

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