Rassemblement National di Marine Le Pen rompe con Alternative für Deutschland al Parlamento europeo e pensa all’espulsione degli ultranazionalisti tedeschi dal gruppo Identità e Democrazia, di cui fa parte anche la Lega. Il motivo ufficiale, da quanto si apprende, sarebbero le recenti dichiarazioni del capolista di Afd, Maximilian Krah, indagato per sospetti finanziamenti russi e cinesi e con il proprio assistente arrestato, a Repubblica: “Non direi mai che chiunque indossi l’uniforme delle SS sia automaticamente un criminale. La colpa va valutata caso per caso, alla fine della guerra le SS erano quasi un milione. Anche Günter Grass faceva parte delle Waffen-SS. Tra le 900mila SS c’erano anche molti contadini, c’era sicuramente un’alta percentuale di criminali, ma non solo”. Ma dietro alla mossa potrebbe esserci anche una strategia legata alle prossime elezioni europee: ripulire ID dalle realtà troppo estremiste per trasformarlo in un gruppo appetibile per una possibile alleanza a destra nel Parlamento Ue.

L’annuncio, dopo indiscrezioni circolate sul quotidiano francese Libération, sono state confermate dal direttore della campagna elettorale del presidente di RN Jordan Bardella, Alexandre Loubet, alla France Press: abbiamo “preso la decisione di non sedere” più con i tedeschi di Alternative für Deutschland all’Eurocamera, ha dichiarato ai giornalisti.

La possibile esclusione di AfD, per adesso un’ipotesi fornita da fonti interne al gruppo, aprirebbe il campo a un possibile avvicinamento al centro e, di conseguenza, ad alleanze con Ecr e soprattutto Popolari in vista delle imminenti elezioni europee. Da mesi si parla ormai di una possibile svolta a destra nel Parlamento europeo e, di conseguenza, anche della prossima Commissione. Fino a oggi, però, mancavano i numeri. I seggi del nuovo ID potrebbero fare la differenza.

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