Oltre duemilacinquecento persone nelle strade di tutta la città per mappare le auto in sosta irregolare in una sola sera. Non era mai successo nel mondo. È accaduto ieri sera a Milano con l’iniziativa “Via Libera” organizzata dall’associazione Sai che puoi?. Ottocento squadre composte da almeno 2 o 3 persone che hanno deciso di contare la sosta selvaggia attraverso una web app sviluppata appositamente dagli attivisti. Tra le 18 e le 22 hanno coperto i 1700 chilometri delle 3800 strade della città. In attesa dei risultati ufficiali, le stime parlano di “decine di migliaia di auto in sosta irregolare contate”. Il record assoluto è in Giambellino, con 555 auto. “L’idea è quella di mappare per provare a restituire alle cittadine e ai cittadini uno spazio che già dovrebbe essere loro ma che oggi viene occupato impropriamente dalle auto” racconta al fattoquotidiano.it Bianca Uberti Foppa.

Hanno iniziato alle 18 nonostante la pioggia. Dai bambini agli anziani perché il tema della sosta selvaggia riguarda tutte e tutti. “È una questione di giustizia sociale – spiegano le attiviste e gli attivisti di Sai che puoi? – con l’obiettivo di tutelare gli utenti deboli della strada (bambini, anziani, persone con disabilità motoria), migliorare la sicurezza stradale, restituire lo spazio pubblico alle persone”. Auto parcheggiate sui marciapiedi, agli incroci, sulle strisce pedonali, sotto gli alberi, alla fermata dell’autobus, su una pista ciclabile. “La sosta selvaggia toglie spazio alle persone – prosegue Sai che puoi? – e rende più pericolose le strade per le persone che si spostano a piedi, in bici o monopattino”. Qualche esempio? In zona Loreto la squadra guidata da sei ragazzi della scuola primaria conta 12 auto parcheggiate sul marciapiede in cinquanta metri. “Qui accade tutti i giorni a tutte le ore – racconta una delle madri e attiviste di Clean Cities Ilaria Lenzi – se si incrociano due persone con il passeggino non riescono a passare”. L’unica parte libera di marciapiede è quella dove ci sono i dissuasori. Poco più in là le auto sono parcheggiate su una parte di verde pubblico. “Così facendo si rovinano le radici degli alberi” spiega ai suoi figli Lenzi mentre aggiorna sull’app il conteggio. Ma la sosta selvaggia è anche un problema di sicurezza perché le auto parcheggiate in doppia fila o sugli incroci riducono la visibilità aumentando la probabilità di scontri stradali. “Il problema non è che c’è poco spazio per il parcheggio (Milano ha tre volte i parcheggi di Barcellona, ndr) il problema è che abbiamo troppe auto rispetto allo spazio che abbiamo. Milano è una città che ha troppe auto rispetto al numero di abitanti che ha”. Nei prossimi giorni usciranno i numeri di questa mappatura che nasce “dal basso – come racconta Uberti Foppa – ma le risposte devono arrivare dall’amministrazione con cui noi vogliamo collaborare”.

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