Il 7 agosto 2022 tre giovani detenuti dell’Istituto Penale Minorile Beccaria di Milano sorprendono nel sonno il loro compagno di cella e lo sottopongono a reiterate violenze sessuali e torture: abusi perpetrati per più di due ore senza che nessuno intervenisse. Solo all’indomani l’educatore, venuto a conoscenza dei fatti durante il colloquio con il minore, ha provveduto alla segnalazione. Fin dal suo ingresso nell’Istituto la vittima aveva dimostrato difficoltà di adattamento all’ambiente penitenziario ed era stato collocato nel reparto infermeria, ma il giorno prima dell’aggressione, per “ragioni organizzative urgenti”, era stato trasferito nella cella di quelli che sarebbero diventati i suoi violentatori.

Chi li ascolterà?, la video inchiesta finalista della dodicesima edizione del Premio Morrione per il giornalismo investigativo e vincitrice del Premio Libera giovani, parte dalla ricostruzione di questi fatti per denunciare le fragilità e l’inadeguatezza del sistema penitenziario italiano, specie nell’ambito della giustizia minorile.

L’episodio, riprodotto dai disegni di Giuseppe Naselli, è lo stesso che ha dato impulso all’inchiesta, condotta dalle pm Rosaria Stagnaro, Cecilia Vassena e dall’aggiunta Letizia Mannella, che alcune settimane fa ha portato all’arresto e alla sospensione di 21 agenti della polizia penitenziaria: accusati a vario titolo di maltrattamenti e lesioni in danno di minori e concorso nel reato di tortura anche mediante omissione.

Chi si occupa di giustizia minorile avverte che è necessario rivedere l’intervento educativo. Delle violenze subite e agite parlano i ragazzi che esprimono la loro sofferenza, se solo si è disposti ad ascoltare. È proprio attraverso questi racconti che si ottengono i primi indizi per risalire la filiera della riabilitazione sociale nelle carceri minorili che mostra più di una falla strutturale.

L’inchiesta di Selena Frasson e Claudio Rosa è stata realizzata grazie al supporto dell’associazione Amici di Roberto Morrione. Tutor giornalistico: Pietro Suber

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