“La situazione è complessa e articolata. Tendenzialmente abbiamo una bassissima rappresentazione dei temi della disabilità e dell’etnia. Penso anche alla serialità televisiva italiana, dove il mondo della scuola è raccontato con pochissime etnie quando invece sappiamo quante ce ne siano nelle nostre scuole”. È uno dei punti del report Diversity Media 2024 presentato oggi, giovedì 18 aprile, durante la conferenza stampa di lancio dei Diversity Media Awards, che quest’anno saranno condotti da Francesca Michielin ed Ema Stokholma.

Ci sono anche casi nei media e nel mondo dell’intrattenimento, spiega Francesca Vecchioni, presidente di Fondazioni Diversity, in cui viene rappresentato il mondo della disabilità, ma “se lo fai in maniera pietistica, paternalistica ed eroica, significa che non stai realmente rappresentando in maniera corretta le persone e le persone non riescono a riconoscersi”.

“Sono molto emozionata e onorata – ha detto Michielin – Io porto già avanti nel mio piccolo i temi dell’inclusività. Secondo me bisogna cambiare prospettiva, pensiamo che la nostra società normo-centrica debba includere persone diverse. In realtà siamo tutti diversi e dobbiamo convivere in questa diversità”. “Noi dobbiamo imparare a convivere anche se sarebbe bello che il concetto di ‘diversità’ non ci fosse più”, auspica Ema Stokholma.

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