Così appariva la centrale di Bargi circa un anno fa. A documentarlo ci sono alcune foto postate sulla sua pagina Facebook da Diego Ottonello, uno dei tecnici di Engineering Automations, una delle società che stava lavorando alle opere di ammodernamento e che, al momento, conta il numero più alto di vittime. Erano di quella società infatti tutti e tre i morti (il titolare Mario Pisani, i dipendenti Vincenzo Franchina e Pavel Petronel Tanase). Lui si è salvato perché in malattia: “Io lavoro in azienda da un paio d’anni, ci occupiamo di quadri e impianti elettrici. Eravamo già stati all’interno della centrale di Suviana, almeno 4-5 volte, c’ero stato anche io. Andavamo sempre con il nostro titolare, Mario Pisani, che ci spiegava il lavoro. In questi giorni sono in mutua, mi sono fatto male fuori dal lavoro”, ha spiegato a LaPresse sottolineando che “i miei colleghi sul lavoro sapevano cosa fare” e “non escludo ci sia stato qualche altro problema”.

Articolo Precedente

Le parole del presidente Mattarella in occasione della fine del Ramadan: “Si promuova il mutuo rispetto tra fedi e culture”

next
Articolo Successivo

L’ipotesi dell’esperto: “Nella centrale di Bargi forse un cortocircuito. Esiste un solo precedente di incidente in un impianto idroelettrico”

next