Prima la sospensione da scuola per 17 giorni. Poi, dopo il ricorso dei genitori, un decreto del Tar del Lazio ne disponeva l’immediato rientro in classe. Ma il bambino, affetto da “un disturbo di deficit con iperattività“, non è mai tornato tra i compagni. Perché, sostiene l’avvocato della famiglia, la decisione del tribunale amministrativo “non è stata rispettata dal preside”. Così il caso è finito sulla scrivania del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che ha disposto un’ispezione nella scuola Melone di Ladispoli, in provincia di Roma, per comprendere i motivi della mancata riammissione a scuola.

I genitori hanno chiesto al ministro di intervenire per permettergli di seguire le lezioni: “Faccia rispettare alla scuola il decreto del Tar, lo faccia per la serenità di nostro figlio di appena sei anni che si vede negato un diritto”. Il bambino, di 6 anni, ha una diagnosi di Adhd “di tipo combinato associata a marcata difficoltà della regolazione degli aspetti comportamentali e aggressivi“.

La decisione di sospenderlo risale allo scorso 26 febbraio. Il padre, una volta ricevuta la mail, si è rivolto a un avvocato e ha presentato ricorso al Tar del Lazio per chiedere di annullare la sospensione del figlio. La risposta del tribunale amministrativo è arrivata il 4 marzo e dà ragione ai familiari: deve rientrare immediatamente a scuola.

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