Due vittorie contro due sconfitte. Jannik Sinner e Flavio Cobolli continuano la loro corsa in questi Australian Open accedendo al terzo turno, mentre si fermano i cammini di Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti. È un bilancio agrodolce per il tennis italiano in questo secondo turno, al termine di una nottata che si era aperta con la speranza di portare quattro italiani al terzo turno del Major australiano. Un obiettivo che può essere ancora raggiunto. Lorenzo Sonego e Giulio Zeppieri infatti saranno impegnati giovedì 18 gennaio in due sfide però molto toste, rispettivamente contro Carlos Alcaraz e Cameron Norrie.

A guidare la squadra azzurra ovviamente è Jannik Sinner, sceso in campo per primo a causa della pioggia caduta nel primo pomeriggio australiano. Su di lui sembrano appoggiarsi già tutte le speranze del tennis italiano in questa edizione degli Australian Open. Dopo le insidie del primo turno contro Botic van de Zandschulp, il numero 4 del mondo ha battuto senza affanni un altro olandese, il 23enne qualificato Jesper De Jong (numero 161 al mondo) con un triplo 6-2. Insomma, un allenamento o poco di più. D’altro canto già alla vigilia le possibilità del nativo di Haarlem erano ridotte al lumicino, poi con la chiusura del tetto queste sono definitivamente crollate. Una prestazione che sottolinea nuovamente quanto l’altoatesino sia in fiducia. Tra i primi cinque della classifica è stato senza dubbio il più convincente in questo inizio di Australian Open, quello che ha lasciato le sensazioni migliori. L’azzurro al terzo turno affronterà Sebastian Baez (numero 26 del mondo), che ha superato in quattro set il colombiano Daniel Galan. L’argentino viene da un 2023 condito da tre titoli Atp – di cui due sulla terra battuta – e nell’unico precedente di Shanghai era stato anche capace di strappare un set a Jannik. Insomma, l’attenzione deve rimanere massima. “Ho battuto un giocatore giovane e con grandi potenzialità, anche grazie a questo pubblico che mi ha sostenuto moltissimo. Io cerco di non avere paura di nessuno ma rispetto per tutti”, ha dichiarato l’azzurro alla fine del match.

Se Sinner è ormai una certezza, Flavio Cobolli è la sorpresa. La variabile che non era attesa. Il volto nuovo che illumina ancora di più un movimento italiano che non smette di produrre protagonisti. Dopo la prima vittoria in carriera in uno Slam contro Nicolas Jarry al primo turno, il romano non si ferma, elimina anche Pavel Kotov e si regala un terzo turno prestigioso contro Alex De Minaur, presumibilmente sulla Rod Laver Arena. Traguardi che erano difficili da ipotizzare fino a qualche mese fa e che coincidono con l’ingresso in top 80. Oggi Cobolli è virtualmente al numero 75 del mondo. Un balzo in avanti notevole, dopo aver iniziato l’anno fuori dai primi 100. Il 7-5 6-3 5-7 6-2 con cui ha battuto Kotov ha messo nuovamente in mostra il suo grande carattere, così come l’elegante volée stoppata del match point ha evidenziato i progressi dal punto di vista tecnico. Una crescita esponenziale notata soprattutto dopo il terzo set perso. Nessun timore di possibili rimonte, ma solo la voglia di riprendere il controllo della partita e di chiuderla. Una personalità chiamata adesso all’esame contro un top 10. Sfavorito sì, ma senza niente da perdere. Indipendentemente da come andrà la sfida con De Minaur, per Cobolli il trampolino di lancio è sistemato, le prospettive di scalata rilevanti. Iniziare in questa maniera la stagione equivale ad acquisire una grande quantità di fiducia, necessaria per spingersi fino all’obiettivo prefissato, la top 50.

Una delle note negative è che salta il derby azzurro al terzo turno, per “colpa” della pesante sconfitta rimediata da Matteo Arnaldi proprio contro Alex De Minaur con il risultato di 6-3 6-0 6-3. Il punteggio rimediato nella sfida con il padrone di casa è severo, però non inquadra completamente la sfida. Arnaldi è stato il primo ad avere palle break nel primo set, il primo ad averle nel secondo parziale, ha recuperato uno svantaggio nel terzo. Oltre al grande stato di forma dell’australiano (mostrato anche durante l’ultima United Cup), è mancata un po’ di concretezza nei momenti cardine del match. Un risultato che rappresenta anche una lezione preziosa per Arnaldi, il quale dovrà abituarsi a gestire meglio queste partite nei grandi palcoscenici del tennis. Qualcosa che potrà servire da spinta per alzare ancora l’asticella. D’altronde i margini per continuare a salire in classifica non mancano. Da qui fino a fine aprile Arnaldi non dovrà difendere punti nel circuito maggiore, dal momento che l’anno scorso la prima vittoria Atp in assoluto era arrivata solo nel 500 di Barcellona. Questo significa che il sanremese potrà avere a disposizione tre Masters 1000 (Indian Wells, Miami e Montecarlo) e due 500 (Rotterdam e Dubai). Probabilmente sarà in top 40 dopo la conclusione di questi Australian Open (adesso è virtualmente al numero 37 del mondo), con la top 30 lontana meno di 200 punti. Il vero obiettivo di questa prima parte di 2024 è ottenere una delle 32 teste di serie in vista del Roland Garros. Un traguardo che, se raggiunto, potrebbe dare ad Arnaldi notevoli benefici in termini di tabellone.

Ma se la sconfitta di Arnaldi contro De Minaur può starci, quella di Lorenzo Musetti al quinto set contro il giovane talento francese Luca van Assche molto meno. E non tanto per la sconfitta in sé, quanto per il modo. Avanti due set a uno e in apparente controllo del match, Musetti prima concede un inatteso break nel quarto parziale, poi esce completamente dalla partita dopo due fortunosi nastri colpiti da van Assche, subendo un 6-0 nel set decisivo che deve far molto riflettere, soprattutto in vista del prosieguo della stagione. Le sensazioni positive della vittoria inaugurale contro Benjamin Bonzi sono state cancellate in un solo colpo. Insomma, urge un cambiamento radicale, e non solo dal punto di vista mentale ma anche da quello tecnico e tattico. Uno scossone che possa interrompere questa involuzione che Musetti sta cavalcando ormai da troppi mesi, per ritrovare una solida fiducia. L’avvicinarsi della stagione su terra rossa potrà essere d’aiuto in tal senso.

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