È durata poco la disoccupazione per Sam Altman, il fondatore della società madre di ChatGpt, OpenAI, licenziato la scorsa settimana dal cda della big tech e ora assunto direttamente da Microsoft. Insieme a lui il colosso di Bill Gates ha assoldato anche Greg Brockman, co-fondatore dell’azienda, che aveva rassegnato le dimissioni poco dopo la cacciata di Altman. A dare l’annuncio è stato l’ad di Microsoft, Satya Nadella: “Insieme ad altri colleghi”, Altman e Brockman si uniranno a Microsoft “per guidare un nuovo team di ricerca avanzata sull’intelligenza artificiale“, scrive su Twitter.

Dal 2019 Microsoft ha investito oltre 13 miliardi di dollari in OpenAI per incentivare la ricerca sull’intelligenza artificiale: negli ultimi mesi ha incorporato gli strumenti di IA generativa sviluppati dalla compagnia nei propri software, lanciando il 1° novembre il sistema di supporto a base IA Microsofty 365 Copilot. “Non vediamo l’ora di mobilitarci al più presto per fornirgli le risorse necessarie al loro successo”, ha aggiunto l’ad. Altman ha condiviso il tweet con un breve commento: “Il lavoro continua”. Il 38enne era stato improvvisamente licenziato dal consiglio di amministrazione di OpenAI lo scorso venerdì per poca trasparenza e mancanza di fiducia da parte dell’azienda. “Non è sempre stato candido nelle sue comunicazioni con il cda”, aveva scritto il cda in una nota, aggiungendo di non avere “fiducia nelle sue capacità di continuare a guidare” la compagnia.

Fonti citate dal Financial Times avevano ricondotto l’allontanamento di Altman al fatto che fosse diventato ingestibile da “supervisionare” e alle sue idee sulla necessità di garantire uno sviluppo “sicuro e benefico” dell’intelligenza artificiale, diverse da quelle dell’azienda. A seguito della sua cacciata, diversi ricercatori e ingegneri hanno abbandonato OpenAI. Microsoft, per via della partnership con la compagnia, aveva perso in borsa quasi il 2% dopo l’annuncio del licenziamento di Altman. Secondo diversi osservatori, portare lui e Brockman a bordo del team di ricerca sull’AI a guida Microsoft darà invece all’azienda di Seattle un grande vantaggio competitivo nello sviluppo di tecnologie fondamentali per il settore.

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Sam Altman ritorna a OpenAI: raggiunto un accordo “di principio”. Più di 700 persone avevano minacciato di lasciare

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