Ogni anno 56.000 donne ricevono in Italia una diagnosi di tumore al seno. Anche ora, in questo preciso momento, c’è una donna che scopre di essersi ammalata, ma, con una diagnosi precoce, le possibilità di guarire sono altissime. Ecco perché “la prevenzione è la migliore cura che ci possa essere”, come ci spiega Rosanna Banfi, madrina delle Donne in Rosa, le ambasciatrici delle prevenzione. Donne che hanno affrontato la malattia e che con la forza di un colore, il rosa, testimoniano che si può guarire e che insieme il cancro si può affrontare.

Sono infatti in migliaia le donne in rosa che partecipano ogni anno alle Race for the Cure, organizzata da Komen Italia, la cui madrina è storicamente anche la regista e attrice Maria Grazia Cucinotta: “Il tumore al seno oggi, se preso in tempo, può essere sconfitto al 100%. Un’ora da dedicare a noi stesse può salvarci la vita”. Un’ora e anche un mese – quello di ottobre – che è il mese che si colora di rosa con tante iniziative per ricordare l’importanza della prevenzione in un tumore come quello al seno.

Benedicta Boccoli, regista e autrice del cortometraggio ‘Come un fiore’ con cui abbiamo aperto la Festa del Fatto Quotidiano 2023 e a cui è stata intitolata la raccolta fondi della nostra Fondazione, ricorda come anche per lei la prevenzione sia stato lo strumento più efficace per affrontare la malattia: “1 donna su 7 ha un tumore al seno. Io l’ho avuto e se non l’avessi scoperto in tempo grazie alla prevenzione, avrei fatto cure ancora più aggressive….”

Ed è importante, per affrontare il percorso della malattia unirsi non solo tra donne. È importante creare delle reti di supporto a livello medico, a livello di istituzioni e a livello di società civile, per far capire che la lotta al tumore al seno – che almeno 1 donna ogni 9 deve affrontare nel corso della sua vita – è una priorità. “E la donazione è tutto”, dice Carlo Verdone, regista e attore, anche lui tra i tanti testimonial della Race for the Cure.

Nel suo appello a sostenere le raccolte fondi della Fondazione il Fatto Quotidiano per finanziare le Carovane della prevenzione di Komen Italia, sottolinea l’importanza di arrivare anche in piazze e comuni più difficili da raggiungere (nelle regioni Lazio, Piemonte e Calabria), perché isolati o perché lontani. Lì dove le attività gratuite di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oncologiche di genere possono fare la differenza. E permettere così di aiutare a salvare una vita.

Le Unità Mobili operano con personale sanitario specializzato della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e volontari di Komen Italia, anche affiancati da enti locali, istituzioni cliniche territoriali e associazioni non profit che collaborano al progetto. La nostra raccolta fondi, lanciata qualche mese fa, permetterà, grazie alle donazioni arrivate alla Fondazione Il Fatto Quotidiano da tanti lettori e amici e sostenitori, ad alcune delle sei Unità Mobili della Carovana della Prevenzione di raggiungere nuove città al nord, al centro e al sud d’Italia per offrire in modo totalmente gratuito tutti gli esami di diagnostica senologica clinica e strumentale per la diagnosi precoce dei tumori del seno.

Oggi si conclude ottobre, il mese rosa della prevenzione. Dona ora se non l’hai ancora fatto – QUI IL LINK

Articolo Precedente

Manovra, dopo le promesse arrivano tagli e tasse? Segui la diretta con Peter Gomez

next
Articolo Successivo

Fondazione Fq, obiettivo raggiunto: raccolti oltre 150mila euro per Medici Senza Frontiere. Il video di ringraziamento

next