“Quali erano le attività più allarmanti? C’è stata una forte attività di proselitismo che si è svolta quasi tutta sul web. E questa attività è passata anche attraverso la divulgazione di contenuti piuttosto forti con scene di violenza che hanno coinvolto spesso anche bambini sia come autori sia come vittime”. A spiegarlo è il procuratore Marcello Viola, titolare insieme al pm Alessandro Gobbis dell’inchiesta che ha portato all’arresto di un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane, accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo.

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“Regali ai fondi d’investimento e poveri cacciati da Milano”, blitz di protesta di studenti e giovani precari: consegnato il “mattone d’oro” a Maran

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