- 13:28 - ReBuild 2024, assessore Marchiori: "Sfide dell’abitare e della transizione ci preoccupano"
Riva del Garda (Tr), 14 mag. - (Adnkronos) - “Ringrazio tutti gli organizzatori per lo sforzo di realizzare questo evento ormai da 10 anni. Come Provincia crediamo in questa iniziativa per vari motivi. In primo luogo perchè le sfide dell’abitare, del territorio, del costruire e della transizione energetica ci preoccupano, sia pensando a quello che lasceremo alle future generazioni ma anche per le risposte che dobbiamo dare ai nostri cittadini”. Lo ha detto Simone Marchiori, assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento, a margine dell’apertura dei lavori della decima edizione di ReBuild - Meeting the next built environment, la due giorni dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito, in svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024. “In un territorio particolare come quello del Trentino, che va dalle zone a forte presenza turistica a quelle di montagna dove si va verso lo spopolamento, è complesso recuperare il patrimonio edilizio esistente - prosegue l’assessore Marchiori - I temi e le sfide sono tanti e non sempre le decisioni sono facili da prendere. Vogliamo evitare ulteriore consumo del suolo e lo abbiamo deliberato la settimana scorsa in consiglio, una decisione consolidata ma che va sempre ribadita. Lo stop al consumo del suolo porta ad un altro tema, ovvero alla richiesta di nuovi alloggi. Per rispondere a questa esigenza, il recupero è effettivamente conveniente. C’è poi il tema della direttiva Case Green dell’Unione europea, che pone obiettivi ambiziosi ma con tempi molto stretti che rischiano di diventare insostenibili. Si devono fare tutti gli sforzi possibili per migliorare l’impatto ambientale ma il rischio di trovarsi con un conto troppo alto da pagare è un problema che sentiamo noi come istituzioni ma che sentono anche i cittadini”.
Il recupero del patrimonio edile esistente non è sempre semplice, come spiega ancora l’assessore della Provincia autonoma di Trento: “come nel caso del patrimonio edilizio nelle zone industriale e nelle aree lontane dai grandi centri, che non sono appetibili e il cui recupero non è sostenibile se dietro non c’è un progetto più ampio - sottolinea Marchiori - Ci stiamo impegnando con un fondo di housing sociale che mira a recuperare aree dismesse, sia industriali che residenziali, per ridare vita a zone altrimenti destinate all’abbandono, realizzando 30mila metri cubi di nuove abitazioni. C’è chi dice che quelle zone non vanno recuperate perchè inquinate, ma penso sia invece l’occasione per risolvere le problematiche e riqualificare quelle zone”.
"La vera sfida è riuscire a fare la stessa cosa in centri meno appetibili dal punto di vista abitativo - conclude l’assessore - La Provincia autonoma di Trento è stata all’avanguardia nei progetti per l’efficientamento energetico ma serve fare di più. Penso ad esempio a tutta l’edilizia pubblica e alla sfida di riuscire a garantire un’abitabilità migliore alle fasce deboli della popolazione. Tante sfide che spero abbiano qui la possibilità di essere affrontate, perchè le competenze ma anche il fattore umano possono portare a risposte concrete”.
- 13:27 - ReBuild 2024, sindaca Santi: "Qui si parla di futuro"
Riva del Garda (TR), 14 mag. - (Adnkronos) - “Quella di oggi è una giornata importante perchè ReBuild raggiunge il traguardo dei 10 anni. Qui si parla di futuro perchè quando si parla di recuperare il patrimonio edilizio si deve fare i conti con il futuro”. Così la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi in occasione dell’evento inaugurale dell’edizione 2024 di ReBuild - Meeting the next built environment, intitolato “Una nuova agenda da costruire: la politica si confronta con le istituzioni”. In svolgimento al Centro congressi di Riva del Garda il 14 e 15 maggio 2024, ReBuild è la due giorni dedicata all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito che quest’anno giunge alla sua decima edizione. “I cambiamento climatici, il costo dei prodotti energetici e le nuove tecnologie ci mettono di fronte a delle sfide molto complesse - aggiunge la sindaca - il settore delle costruzioni è in crescita ma ha davanti una grande sfida. Gli incontri di questi due giorni saranno un’occasione per delineare il nostro futuro e mettere a terra i progetti. Quelli affrontati a ReBuild sono temi particolarmente complessi, la cui piena comprensione è degli addetti ai lavori, però posso dire che sono molto orgogliosa che questi eventi si svolgano a Riva del Garda perchè qui si fa business. Credo che da queste edizioni si sia portato a casa molto e sono orgogliosa che qui si faccia futuro. Vi auguro buon lavoro, buoni affari e confronti significativi - conclude Santi - che facciano crescere il nostro futuro. Continueremo sempre in questa direzione e speriamo di crescere su questi temi”.
- 13:26 - Milano Cortina: Open Olympics 2026, venti associazioni in campo per trasparenza Giochi
Milano, 14 mag. (Adnkronos) - Oltre 5 miliardi e 720 milioni di euro. Un miliardo e 600 milioni per la realizzazione dei Giochi e altri 4 miliardi e 120 milioni per le opere connesse (il 68% assorbite da 45 opere stradali per un costo che supera i 2 miliardi e 816 milioni di euro totali). Questa la fotografia di spesa per i XXV Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina del 2026 scattata da una rete di 20 associazioni nazionali e territoriali, tra cui Libera, Club alpino italiano, Wwf Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness Italia e Cipra Italia, in occasione della presentazione a Pieve di Cadore del report che lancia la campagna 'Open Olympics 2026. Vogliamo i Giochi invernali Milano Cortina trasparenti, legali, rendicontabili'.
La Lombardia da sola assorbe circa la metà delle opere (il 52%) e dei relativi costi (47%); il Veneto si contraddistingue per ospitare le 13 opere (16% del totale) dal costo complessivamente superiore (il 33%dei costi totali); le opere che si terranno sul territorio della sola Provincia autonoma di Bolzano sono numericamente superiori a quella dell'intero Veneto (14 in Alto Adige, 13 in Veneto). "I numeri che presentiamo -dichiara la rete di associazioni- non hanno la pretesa di essere un resoconto puntuale e completo delle opere connesse ai Giochi, altrimenti cadrebbe il senso della richiesta di trasparenza e conoscibilità che rivolgiamo al decisore tramite la petizione Open Olympics, visto che non esiste un elenco unico istituzionale che ci informi su questo".
Del resto, "non spetta a noi, società civile, il compito di fornire un elenco delle opere e del loro costo. In più, molte opere saranno subappaltate, rendendo ancora più difficile il lavoro di reperimento dati. Il nostro scopo del fornire questi dati sta nel far suonare un allarme: stiamo parlando di una mole enorme di risorse e di progettazioni,in grado di cambiare il volto dei territori per come lo conosciamo oggi".
Una preoccupazione che ha fatto eco negli interventi durante la presentazione dell'appello di presidenti e rappresentanti delle venti sigle aderenti, tra cui realtà nazionali come Libera, Legambiente, CIPRA Italia, Mountain Wilderness Italia, Italia Nostra, Cai centrale. A queste, si uniscono una pluralità di sigle rappresentanti le comunità territoriali e locali: "Sono loro i veri protagonisti di questa richiesta -commenta il presidente di Libera, don Luigi Ciotti- perché questa è casa loro. Ma i Giochi sono di tutti e chiunque ha il diritto di sapere che cosa sta accadendo".
"La nostra richiesta non può rimanere inevasa perché abbiamo sia il diritto di sapere come cambiano i territori luogo dei Giochi che la responsabilità di monitorare le opere. Vogliamo avere la certezza di un utilizzo responsabile delle risorse, al fine di valutarne adeguatamente l’impatto sulle nostre vite e sull’ambiente e assicurarci che nessuna di queste risorse si disperda in opacità o inefficienza, scoraggiando qualunque volontà di infiltrazione criminale, di stampo mafioso o corruttivo, e garantendo che vengano evitate spese inutili", si legge ancora nel report.
Quanto alla trasparenza "spesso risulta estremamente complesso capire dove siano i dati, essendo costretti a giocare a 'ping pong' tra portali e siti diversi. Di troppe opere non sappiamo, infine, quando saranno pronte e quale utilizzo avranno anche nel futuro -si legge nell’appello- così come è difficile comprendere chi sono i responsabili di un’opera, spesso anche divisa in lotti, e come i commissariamenti condizionino le regole del gioco.Quasi sempre non sappiamo il perché della realizzazione delle opere, in quanto non ammessi al prendere parte alla decisione pubblica, né possiamo effettivamente valutarne l’impatto", continua l’appello. Da qui la richiesta: "Chiediamo un impegno concreto: piena trasparenza sull’evento olimpico e paralimpico e sulle opere connesse". Il tutto si traduce, secondo i promotori, in un portale unico della trasparenza dei Giochi invernali Milano Cortina 2026, "che ci metta in grado sia di comprendere, opera per opera e in formati di dato aperti, i passaggi e l’iter delle stesse, le spese relative all’organizzazione e promozione dei Giochi".
- 13:20 - Corruzione: Mirabelli (Pd), 'incredibile che Toti e altri non si dimettano'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - “Alcuni imprenditori, coinvolti a vario titolo nell’inchiesta sulla Regione Liguria, stanno lasciando le cariche sociali a tutela delle aziende stesse. È incredibile che lo stesso non venga fatto da chi ha ruoli in Regione per tutelare le istituzioni, il loro funzionamento e la loro credibilità. Anzi il centrodestra, Lega in testa, considera normale e doveroso evitare le dimissioni di Toti. D’altra parte è la stessa inchiesta a dimostrare, al di là dei reati, che l’interesse pubblico non è la priorità che ha guidato il governo ligure in questi anni”. Così il vicepresidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli su Facebook.
- 13:11 - Europee: Tajani, 'interessano i temi, non se bisogna scrivere Antonio o Giorgia su scheda'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Bisogna parlare "di questioni comunitarie e non se bisogna scrivere sulla scheda elettorale Antonio, Giorgia o Elly. Alle imprese interessa sapere che cosa vogliono fare le forze politiche a Bruxelles", dice il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite di un incontro organizzato dalla Confcommercio in vista delle europee.
- 13:07 - Fi: Tajani, 'non è museo, con nostalgia non rendiamo omaggio a Berlusconi'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - "Fi non è un museo, non è il museo dei ricordi. Fare una forza nostalgica sarebbe il modo peggiore per rendere omaggio al nostro fondatore, che merita ben altro, ovvero una forza politica che difenda i principi di libertà". Lo ha detto il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, concludendo il suo intervento a un incontro organizzato dalla Confcommercio in vista delle europee.
- 13:04 - Farmaceutica: IAI Academy, 16 giovani talenti su patologie infiammatorie e autoimmuni
Roma, 14 mag. (Adnkronos Salute) - Hanno in media 26 anni i 16 giovani talenti selezionati mediante il progetto dell'IAI (Inflammation and Auto Immune disease) Academy di Incyte, azienda biofarmaceutica globale. La task force di giovani talenti - spiega una nota - andrà a consolidare la nuova Business unit dedicata alle patologie infiammatorie e autoimmuni, che ha l'obiettivo di trasformare il paradigma di trattamento nell'ambito di malattie dermatologiche in cui persiste un elevato di bisogni insoddisfatti (unmet need), quali vitiligine, dermatite atopica e idrosadenite suppurativa.
"Il progetto dell'IAI Academy nasce dalla consapevolezza che oggi realtà come Incyte hanno un ruolo più ampio e articolato, che si estende oltre i confini dell'azienda - commenta Onofrio Mastandrea, vicepresidente e General Manager di Incyte Italia - Il concetto di responsabilità sociale si traduce nella capacità di generare un valore condiviso, che impatta anche la comunità in cui l'azienda opera. L'IAI Academy è un esempio concreto di come sia possibile riunire la dimensione del business con quella sociale: attraverso l'ingresso in azienda di questi giovani talenti abbiamo aumentato la nostra competitività e, al tempo stesso, contribuito a facilitare l'incontro tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro. Incyte è un'azienda orientata al futuro - continua - crediamo fortemente nel potenziale delle nuove generazioni e nell'importanza di investire sullo sviluppo dei giovani talenti. Questo progetto ribadisce il nostro impegno, che desideriamo portare avanti insieme alle istituzioni e all'accademia".
Con questo modello di talent acquisition, Incyte vuole inoltre contribuire ad avvicinare le nuove generazioni al biotech, un settore in forte crescita e ricco di opportunità professionali di cui, tuttavia, sembra non esserci sempre piena consapevolezza al termine dei percorsi di formazione. Un'indagine commissionata da Incyte e condotta da Emg Different, società di ricerche di mercato del gruppo Adnkronos, ha esplorato la percezione delle aziende biotech in ambito life science su circa 300 giovani laureati e laureandi in facoltà scientifiche con una media di 23 anni di età. Oltre la metà degli intervistati (55%) ha confermato il proprio interesse a intraprendere un percorso professionale nel settore, motivato soprattutto dalla possibilità di contribuire alla salute pubblica e migliorare la vita delle persone. A fronte di ciò, il 51% del campione non ha mostrato familiarità con le figure professionali operanti all'interno di un'azienda biotech e addirittura il 73% non ha saputo citare spontaneamente alcun ruolo professionale in questo settore.
La collaborazione tra aziende e università è fondamentale per aiutare i giovani ad acquisire maggiore consapevolezza e garantire un'integrazione crescente tra formazione e lavoro, specialmente in settori altamente specializzati come quello delle biotecnologie applicate alla salute. Su questo tema, Andrea Rossi, amministratore delegato e direttore generale Università Campus Bio-Medico di Roma, uno dei poli accademici d'eccellenza per l'interdisciplinarità delle scienze, che ha risposto alla call to action lanciata da Incyte, osserva: "La mission dell'Università Campus Bio Medico di Roma è legata fortemente all'idea di una formazione integrale. Puntiamo a formare non solo generazioni di validi professionisti nei campi della medicina, della salute e delle life science, ma anche ad accompagnare le nostre studentesse e i nostri studenti nel loro percorso di crescita personale e avvicinamento al mondo del lavoro. La partnership con Incyte Italia si inserisce proprio in questo solco, promuovendo l'incontro tra domanda e offerta di competenze e permettendo di esprimere a pieno il potenziale dei nostri talenti".
Questa sfida, per essere vinta, non può prescindere dal sostegno delle istituzioni. Come afferma l'onorevole Marta Schifone, membro della XII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati e promotrice della legge 187/2023 sull’istituzione della Settimana Stem (Science, technology, engineering and mathematics), "a pochi mesi dall'approvazione della legge, veder crescere l'attenzione attorno ai percorsi universitari e professionali in materie scientifiche e tecnologiche mi riempie di orgoglio. Scuola, università, istituzioni e imprese - conclude - devono intensificare la loro collaborazione per promuovere l'acquisizione e la valorizzazione di queste competenze, fondamentali per guidare il progresso scientifico e per affrontare le sfide di oggi e di domani".