- 18:57 - Ospedale del futuro, Petralia (Fiaso): "Con tecnologia diventano percorsi di cura"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - Il futuro dei nostri ospedali "parte qui e ora, da ciascuno di noi che ci aspettiamo di essere presi in cura, prima ancora che essere curati. Gli ospedali non sono stati sempre soltanto luoghi di auspicabile guarigione, di cura di malattie, ma sono nati come luoghi di accoglienza, di ospitalità per viandanti e pellegrini. Con l'avanzare della tecnologia e della scienza sono diventati percorsi, spazi, prospettive di presa in carico e di cura", e in questo "un ruolo importante è giocato dalla digitalizzazione e dall'intelligenza artificiale". Così Paolo Petralia, vicepresidente vicario Fiaso e direttore generale Asl 4 Liguria, questa mattina a Roma, ha descritto l'evoluzione dell'assistenza ospedaliera al Convegno nazionale dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) in corso nella Capitale fino a sabato.
Si tratta di "un modello di ospedale che sempre di più va verso il territorio - continua Petralia - e di territorio che va verso l'ospedale in una logica di circolarità e non di esclusività", che supera il concetto di "integrazione ospedale-territorio. Abbiamo bisogno di parlare di un percorso per le persone, di una presa in cura unitaria e che vada dall'ospedale al setting assistenziale intermedio e al domicilio, in una logica di continuità di assistenza e cura". Oltre ad essere un luogo "bello", nell'ospedale del futuro "non si è costretti a dover condividere la camera con altre persone e, grazie alla tecnologia", ci sarà "la virtualizzazione dei posti letto - spiega l'esperto - e non sarà più necessario dover dormire in ospedale per essere curati" perché, con la condivisione dei dati, "l'assistenza sarà fornita al bisogno, a domicilio". A livello tecnologico, "l'intelligenza artificiale potrà affiancare e sostenere gli operatori, ma anche i pazienti nell'esperienza di permanenza in ospedale per ottenere risposte che sono avanzate dal punto di vista dei contenuti clinici, ma anche sostenibili e gradevoli dal punto di vista della modalità con cui vengono erogati".
A fronte di un patrimonio edilizio ospedaliero spesso obsoleto, "possiamo immaginare, nel tempo, di riuscire" a lavorare per trasformare gli edifici attuali in "building adeguati in termini di struttura - conclude Petralia - che risparmino energia, che siano green, automatizzati, efficienti dal punto di vista dei percorsi, ma anche degli spostamenti, in una logica che dal monoblocco ritorna a padiglioni piccoli, immersi nel verde, capaci di essere flessibili nel loro utilizzo, come la pandemia ci ha insegnato".
- 18:57 - Vitale (Unops): "In Ucraina e Gaza su ricostruzione rete servizi"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - “Nei contesti di emergenza e in realtà di guerra arriviamo per cercare di riparare qualche cosa che è già successo, quindi siamo già in ritardo, abbiamo già perso”. Bisognerebbe pensarci prima, “essere già preparati con organizzazioni sanitarie resilienti, cioè che sappiano assorbire degli shock non prevedibili come guerre, catastrofi, cataclismi climatici o eventi socio-economici. In questa realtà l'ingegnere biomedico è al centro di una serie di attori”, operatori pubblici, privati e istituzionali, “che devono collaborare per rendere disponibili e reali quei servizi sanitari di cui c’è bisogno”. Così Umberto Vitale, ingegnere, Global Medical Device Advisor, United Nations Office for Project Services (Unops) Copenhagen, Danimarca, intervenendo oggi al simposio dedicato alla gestione delle tecnologie biomediche in contesti difficili, all’interno del Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) in corso a Roma fino al 18 maggio.
Si tratta, come ingegnere nelle Nazioni unite, di “dare priorità agli interventi, investire nel settore dei trasporti per dare accesso alle risorse”, soprattutto “umane, prima che tecnologiche - continua Vitale - In Ucraina le Nazioni unite sono particolarmente attive per quanto riguarda la programmazione della ricostruzione del paese e di tutta la parte dei servizi e delle infrastrutture, danneggiate o distrutte dal conflitto in corso, per creare percorsi di accesso a strutture per l’erogazione di servizi sanitari essenziali ai cittadini, garantendo anche la sostenibilità, la sicurezza degli operatori. A Gaza le Nazioni Unite stanno cercano di muoversi, all'interno del conflitto e delle difficoltà logistiche, attraverso quei pochi valichi da dove è possibile far entrare saltuariamente le merci e gli aiuti per erogare i principali servizi sanitari”.
- 18:56 - Mo: Mattarella a 'La Sapienza', 'per Italia tutte violazioni diritti umani vanno condannate' (2)
(Adnkronos) - "La condizione e la questione della pace in Medio Oriente, del diritto all'esistenza in sicurezza di Israele, dei diritti del popolo palestinese, e tra questi diritti quello di avere uno Stato in cui riconoscersi, è una questione -ha puntualizzato il Capo dello Stato- che la comunità internazionale avverte con grande preoccupazione e non da oggi. E non soltanto da quando l'assassinio di tante persone inermi ad opera di Hamas ha innescato una spirale di spaventosa violenza. Tutto quel che riguarda la dignità delle persone, di ogni persona, la loro libertà, l'esigenza di rispettare il diritto umanitario, è indicato nella nostra Costituzione ed è quindi doveroso per la Repubblica italiana. Questo vale in ogni direzione. Questo criterio vale per le popolazioni civili, tra cui bambini, anziani, come per Gaza, come per il popolo palestinese, con migliaia di vittime, con molti orfani, con un gran numero di persone senza casa".
"Vale -ha scandito Mattarella- per i ragazzi e le ragazze uccise e stuprate mentre ascoltavano musica in un rave il 7 ottobre dell'anno passato in Israele. Vale pensando anche ai bambini sgozzati in quel giorno. Vale per il rapper condannato all'impiccagione perché ha diffuso una canzone sgradita al regime del suo Paese, l'Iran. Vale per Mahsa Amini e per tante ragazze iraniane che dopo di lei sono state incarcerate, torturate, sovente uccise, per il rifiuto di indossare il velo o perché non lo indossavano bene. Vale per le ragazze cui è proibito di frequentare l'università e addirittura la scuola come avviene in Afghanistan".
"Per la nostra Repubblica -ha ribadito il Capo dello Stato- tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate. Tutte. Ovunque. Sempre. Perché la dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini tra gli Stati, a seconda delle relazioni internazionali tra parti politiche o movimenti". (segue)
- 18:48 - Ospedale del futuro, l'esperto: "Flessibile, digitale, nel verde e senza reparti"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - "L'ospedale del futuro dovrà essere flessibile, modulare - anche perché, ci ha insegnato il Covid, ci può essere necessaria una riconfigurazione rapida dei posti letto - molto digitale, con intelligenza artificiale, senza reparti, con pochi professionisti" supportati al meglio, "in modo che il lavoro che adesso viene fatto da tanti in futuro venga fatto da pochi, e accogliente", con "tanto verde". Lo ha detto Giovanni Guizzetti, ingegnere clinico e direttore sociosanitario Asst Ovest Milanese, intervenendo questa mattina alla sessione dedicata all'ospedale del futuro, durante il Convegno nazionale dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), a Roma fino al 18 maggio.
"Per capire quale possa essere il futuro dell'ospedale - continua Guizzetti - dobbiamo capire qual sarà il futuro di tutte le assistenze sanitarie del cittadino e, quindi, anche come si arriverà alla trasformazione della sanità domiciliare e la sanità territoriale. L'ospedale del futuro dovrebbe essere un ospedale in cui, ad esempio, il paziente cronico non accede, se non in casi rarissimi". Tra le novità più importanti, spicca il fatto che non ci sarà una differenziazione fra un reparto e l'altro, ma in base all'intensità di cura. E servirà più contatto con la natura, quindi aree verdi, perché "questo, è dimostrato ampiamente, contribuisce anche al maggior benessere del paziente". Nell'ospedale del futuro "ci saranno molte camere singole", almeno la metà dei posti letto, "non solo per un maggiore comfort del paziente - precisa Guizzetti - ma anche perché questo permette di controllare meglio le infezioni ospedaliere. Soprattutto sarà un ospedale molto digitale, in cui le applicazioni di intelligenza artificiale senz'altro supporteranno tutto il processo di diagnosi e cura. Si è citato addirittura un ospedale senza posti letto, perché l'ospedale diventa il concentratore della sanità domiciliare, di pazienti che sono monitorati a casa loro e gestiti centralmente da una struttura in cui, professionisti multidisciplinari, gestiscono il paziente che si trova, invece, a domicilio".
La trasformazione "in realtà è già in corso - avvisa l'esperto - Non ce ne stiamo accorgendo, ma nel mondo ci sono già degli esempi. In Italia abbiamo tanti, troppi ospedali piccoli, che costano molti soldi di gestione e non permettono agli ospedali più avanzati di poter essere adeguatamente supportati. Certo, resta la necessità di avere una prossimità dell'ospedale, ma se consideriamo" l'evoluzione tecnologica e l'aumento "dei trasporti con mezzi a guida autonoma", è facile intuire che "anche l'accesso al luogo di cura, anche in modo autonomo", sarà una realtà.
- 18:39 - Mo: Mattarella a 'La Sapienza', 'per Italia tutte violazioni diritti umani vanno condannate'
Roma, 16 (Adnkronos) - "Una lettera che è stata pubblicata da alcune agenzie di stampa e su alcuni quotidiani mi ha sollecitato a non rinchiudermi in quella che è stata definita la torre d'avorio del Rettorato e venendo ho visto un cartello che sostanzialmente mi chiedeva cosa penso di quanto avviene a Gaza. É quello che si registra in diversi atenei in questo momento. Non voglio lasciare questa domanda senza risposta. Quel che penso di quanto avviene a gaza l'ho detto pubblicamente e non in circostanze fortuite o informali, ma in occasioni pienamente significative come nell'intervento che ho fatto otto giorni fa all'Assemblea generale delle Nazioni unite, a New York, o con la lettera che l'altro ieri ho inviato per la Festa della Repubblica di Israele, anche reiterando la richiesta di un immediato cessate il fuoco. Per la nostra Repubblica tutte le violazioni dei diritti umani vanno denunciate e contrastate: tutte, ovunque, sempre". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all'Università 'La Sapienza' in occasione della Giornata del laureato. (segue)
- 18:27 - Albanese, 'Orgogliosi di ospitare convegno così importante'
Roma, 16 mag. (Labitalia) - "L'Amministrazione comunale dà il benvenuto ai partecipanti di un consesso così importante, che proporrà un confronto e una riflessione su temi rilevanti come la legalità e la sicurezza sul lavoro". Lo ha detto Benedetta Albanese, assessore al Lavoro del Comune di Firenze, salutando i convegnisti radunati alla Fortezza da Basso per la 15esima edizione del Festival del Lavoro, promosso dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro.
"Firenze è orgogliosa di accogliere questo evento - ha aggiunto l'assessore -perchè questa la città dove è continua la sintesi tra innovazione e tradizione. Per guardare al futuro servono anche l'etica e la memoria".
- 18:26 - Rettrice Unifi: "Interessante confronto su intelligenza artificiale"
Roma, 16 mag. (Labitalia) - "Mi piace molto ricordare il tema dell'intelligenza artificiale, un po' perché è chiaro che l'accademia è particolarmente attenta e lavora da tempo su questi temi, ma è bellissimo anche poter discutere con dei professionisti come siete voi riguardo appunto al legame che l’intelligenza artificiale possa avere col lavoro. Noi, magari, ci interroghiamo su come possa interagire con la ricerca e con l'informazione in generale ma è chiaro che la parte sul lavoro è un punto importantissimo perché forse una delle prime domande che uno si può fare è: questa intelligenza artificiale ci toglierà il lavoro? E allora dal punto di vista degli studiosi, dei ricercatori mi sentirei di dire di no. Probabilmente lo sposteremo, cambieremo, vedremo un’ottica diversa ma è sicuro che con questo tipo di tecnologia bisogna sapere lavorare, acquisire anche tutta una serie, oltre che informazioni, di formazione ed è quello che l'Università è disposta ovviamente a fornire attraverso anche la diretta collaborazione con chi lavora sul campo". Lo ha detto la rettrice dell'Università di Firenze, Alessandra Petrucci, intervenendo alla Fortezza da Basso ai lavori della 15esima edizione del Festival del Lavoro, promosso dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, che ha tra i temi di discussione l'intelligenza artificiale.
"Credo che quello del nostro patrocinio sia una testimonianza importante per far vedere come l'università sia aperta a questo tipo di collaborazione - ha aggiunto Petrucci - C'è bisogno di sapere anche da parte di chi lavora, appunto chi lo prova sul campo, che cosa si deve andare a sviluppare, cosa bisogna andare a studiare in maniera magari diversa. Quindi io la vedo proprio un'opportunità importante e di questo vi ringrazio molto. Credo assolutamente che sarà una manifestazione che potrà dare delle indicazioni utili anche a noi".