Un gruppo di ‘no vax‘ ha accolto ieri 16 maggio a La Spezia il ministro della Sanità Roberto Speranza arrivato in città come segretario di Articolo Uno per sostenere la candidata sindaca per il centrosinistra, Piera Sommovigo. Il ministro è stato accerchiato da alcune decine di persone che hanno scandito slogan contro le chiusure e la campagna vaccinale. “Vergogna”, “venduto” e “assassino” ha gridato la folla, armata di fischietti per coprire l’intervento del ministroche avrebbe parlato all’esterno di un bar nella centrale Corso Cavour. La situazione non è mai trascesa anche grazie al servizio delle forze dell’ordine. “Nessuna paura, siamo in democrazia e le piazze sono il nostro spazio – ha detto Speranza nel suo intervento -. Vengo qui a testa alta perché ho difeso il mio Paese, il diritto alla salute di migliaia di cittadini e oggi a testa alta sostengo un progetto politico per cambiare questa città. Il primo punto essenziale è rafforzare la sanità pubblica, perché questa passa anche dai nostri comuni”.
Politica - 17 Maggio 2022
La Spezia, gruppo di No vax contesta con fischietti, slogan e insulti Speranza: il video
La Playlist Politica
- 13:34 - Giustizia: Nordio, 'Alta corte è proposta della Bicamerale D'Alema'
Roma, 15 gen (Adnkronos) - "L'Alta corte è una proposta dell'allora opposizione. Quando la Bicamerale di D'Alema elaborò la bozza Boato, questa prevedeva una Alta corte di giustizia svincolata dal Csm per evitare che il rapporto tra eletti e elettori si traducesse in una stanza di compensazione". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio in aula alla Camera sulla riforma della giustizia.
- 13:27 - Italiano arrestato in Venezuela, Tajani convoca incaricato d'affari
Roma, 15 gen. (Adnkronos) - "Ho fatto convocare stamani l’incaricato d’affari del Venezuela per protestare con forza per la mancanza di informazioni sulla detenzione del cittadino italiano Alberto Trentini e per contestare l’espulsione di 3 nostri diplomatici da Caracas. L’Italia continuerà a chiedere al Venezuela di rispettare leggi internazionali e volontà democratica del suo popolo". Così in un post su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
E' di ieri l'appello al governo italiano da parte dei familiari di Alberto Trentini, cooperante italiano di cui non si hanno più notizie da quando è stato fermato il 15 novembre scorso dalle autorità del Venezuela. La famiglia, in una nota diffusa con l’avvocato Alessandra Ballerini, chiede di "porre in essere tutti gli sforzi diplomatici possibili e necessari, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni Venezuelane, per ripotare a casa Alberto e garantirne l'incolumità".
Alberto Trentini è un cooperante italiano della Ong Humanity & Inclusion. Fondata nel 1982, la Ong lavora in una sessantina di Paesi "al fianco delle popolazioni vulnerabili, specialmente quelle con disabilità". Laurea in storia moderna e contemporanea all'Università Ca' Foscari, prima di collaborare con Humanity & Inclusion Trentini, di origini veneziane, ha lavorato nel campo della cooperazione internazionale in tutto il mondo.
- 13:23 - Giustizia: Nordio, 'sorteggio alto momento di giurisdizione'
Roma, 15 gen (Adnkronos) - Il sorteggio "rappresenta il momento più alto della giurisdizione: la pena più alta, l'ergastolo, viene irrogata dalla Corte di assise dove i giudici sono sorteggiati, il tribunale dei ministri è sorteggiato, l'Alta corte di giustizia prevede il sorteggio". Lo ha detto Carlo Nordio alla Camera, sulla riforma della Giustizia.
"Il sorteggio è elemento fondamentale e non accessorio del nostro sistema giudiziario. Non si tratta di un sorteggio tra personaggi che passano dalla strada ma tra persone ultra qualificate, non incompetenti, inetti o in mala fede. Il sorteggio rompe il sistema correntizio, contro il quale anche l'ìopposizioe ha sparato a palle incatenate", ha detto ancora il ministro della Giustizia.
- 13:23 - Giustizia: Nordio, 'cambiato idea? Dal '97 propongo separazione carriere'
Roma, 15 gen. (Adnkronos) - "Sono stato sempre informato delle vostre osservazioni delle quali non solo ho preso atto, ma ho considerato con grande attenzione". Lo dice il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in Aula alla Camera. "Vorrei partire da una considerazione che ho sentito proprio in questo istante: non mi si può accusare di aver cambiato idea. Tutto quello che viene discusso" ovvero "separazione delle carriere, sorteggio, Alta corte di giustizia, è stato da me scritto per la prima volta in un libro nel 1997 che è stato recensito positivamente da Indro Montanelli, da Mario Pirani di Repubblica, da Gianfranco Pasquino sul Sole e anche da Famiglia Cristiana. Tutte le cose che si discutono qui dentro, sono 27 anni che le propongo".
- 13:23 - **Giustizia: lapsus Nordio, 'rammarico per non aver potuto partecipare a tutte le udienze'**
Roma, 15 gen. (Adnkronos) - Lapsus del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in aula alla Camera. Dopo che diversi esponenti delle opposizioni hanno criticato il titolare di via Arenula per non aver partecipato alle sedute in Parlamento sulla riforma della giustizia, il ministro dicendosi "rammaricato" è incappato in un lapsus: "Il rammarico è anche mio per non aver potuto partecipare a tutte le udienze...". Brusio nell'emiciclo di Montecitorio e il presidente di turno, Giorgio Mulè, interviene: "Sono le sedute, ministro. Un lapsus che ricorda una lunghissima carriera".
- 13:22 - Giustizia: Nordio, 'punire magistrati? Io ho indossato toga per 40 anni...'
Roma, 15 gen. (Adnkronos) - "Sin da primo giorno di questa riforma si è detto che punisce i magistrati. Mi stupisce che si possa pensare che voglia punire le toghe chi ha indossato la toga con decenza per 40 anni...". Lo dice il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in aula alla Camera.
- 13:21 - **Giustizia: Nordio, 'su separazione carriere no a processi o censure, Pm restano indipendenti'**
Roma, 15 gen (Adnkronos) - La ragione della separazione delle carriere "è tecnica, sistematica e dogmatica. Che da qui di si dica che si intende sottoporre il Pm all'esecutivo è un processo alle intenzioni che non fa onore a chi lo espone ed è in contrasto con il dettato della riforma, dove è scritto chiaro che l'organo dell'accusa è autonomo e indipendente come adesso". Lo ha detto Carlo Norido in aula alla Camera.
"Ho ascoltato con attenzione ma non posso accettare un processo alle intenzioni e una censura in nettissimo contrasto con la norma costituzionale che viene da noi proposta", ha aggiunto il ministro della Giustizia.