Un gruppo di ‘no vax‘ ha accolto ieri 16 maggio a La Spezia il ministro della Sanità Roberto Speranza arrivato in città come segretario di Articolo Uno per sostenere la candidata sindaca per il centrosinistra, Piera Sommovigo. Il ministro è stato accerchiato da alcune decine di persone che hanno scandito slogan contro le chiusure e la campagna vaccinale. “Vergogna”, “venduto” e “assassino” ha gridato la folla, armata di fischietti per coprire l’intervento del ministroche avrebbe parlato all’esterno di un bar nella centrale Corso Cavour. La situazione non è mai trascesa anche grazie al servizio delle forze dell’ordine. “Nessuna paura, siamo in democrazia e le piazze sono il nostro spazio – ha detto Speranza nel suo intervento -. Vengo qui a testa alta perché ho difeso il mio Paese, il diritto alla salute di migliaia di cittadini e oggi a testa alta sostengo un progetto politico per cambiare questa città. Il primo punto essenziale è rafforzare la sanità pubblica, perché questa passa anche dai nostri comuni”.
Politica - 17 Maggio 2022
La Spezia, gruppo di No vax contesta con fischietti, slogan e insulti Speranza: il video
La Playlist Politica
- 12:42 - Conte: "La natalità non si può aumentare per decreto, investiamo nel nostro avvenire"
Roma, 9 mag. (Adnkronos) - "La natalità non può essere aumentata 'per decreto'. Dobbiamo rivoluzionare il nostro approccio al tema e varare misure concrete che consentano alle coppie che vorrebbero avere figli di superare quegli ostacoli. Ed è necessario comprendere che ogni nuova nascita non appartiene solo alla sua famiglia, ma investe tutta la società, che per questo motivo è chiamata a farsene carico dal punto di vista economico e sociale". Lo ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, in un videomessaggio trasmesso in occasione degli Stati generali della natalità a Roma.
"Noi lo diciamo sempre: le risorse stanziate per il futuro del Paese non sono costi, ma investimenti. Nella natalità dobbiamo investire, perché stiamo investendo nel nostro avvenire".
"La crisi della denatalità è un tema di cruciale importanza per il futuro del nostro Paese" che "incide sullo stato di salute della nostra società, della nostra economia e sulla stessa sostenibilità del sistema pensionistico. Un tema spesso usato come bandierina da sbandierare in faccia all'avversario politico di turno. E' inaccettabile che le donne italiane si trovino ancora a dover lottare per conciliare la vita lavorativa con quella familiare", ha rimarcato l'ex presidente del Consiglio nel suo intervento, ricordando che "ci sono diverse proposte di legge a sostegno della natalità" sulle quali "abbiamo chiamato a raccolta tutte le forze politiche".
- 12:37 - Amnesty, il 5X1000 per la libertà di stampa
Roma, 9 mag. (Adnkronos) - L’appello di Amnesty International Italia: "Il tuo 5x1000 a favore della libertà di stampa e di espressione. Una storia dal messico: la difficile battaglia di Alberto Amaro Jordán". Jordan è un giornalista di 35 anni proveniente da Atexcatzingo, nello stato di Tlaxcala, in Messico, noto per essere un importante snodo della criminalità. Nel 2018 ha fondato il sito web “La Prensa de Tlaxcala”, seguendo le orme del padre e del nonno, entrambi giornalisti. Nel giro di un anno ha iniziato a subire minacce, attacchi e tentativi di delegittimazione da parte di gruppi criminali e delle forze di polizia per le sue inchieste su politica, criminalità e corruzione.
Si è rivolto allora al programma federale chiamato “Meccanismo per la protezione dei giornalisti” ma, nonostante le continue richieste di rafforzare le misure protettive, il rischio è che gli vengano tolte. Amaro Jordán, con la moglie e i loro due figli, è stato fotografato e preso di mira, il suo sito web è stato hackerato e la sua reputazione è stata diffamata attraverso alcuni post su Facebook, che lo accusavano di essere un criminale. I figli continuano ad avere incubi di notte che il padre sarà ucciso; hanno dovuto rinunciare agli allenamenti di calcio e alle lezioni di karate e frequentano la scuola solo nei giorni in cui Amaro può andare a prenderli con le sue guardie del corpo.
“La storia di Alberto Amaro è un tragico esempio delle sfide alle quali vanno incontro i giornalisti in Messico e in tutto il mondo, dove la libertà di stampa è minacciata della censura politica e da interessi criminali - ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia - Abbiamo lanciato un appello mondiale per chiedere al governo messicano di continuare a proteggere Alberto Amaro Jordán e la sua famiglia, perché non si può rischiare la vita solo per aver fatto il proprio lavoro. Con il 5x1000 puoi aiutare Amnesty International Italia a difendere lui e gli altri giornalisti in pericolo”.
Il Messico è il primo paese al mondo per giornalisti scomparsi ed è fra i primi dieci per casi irrisolti di uccisioni di giornalisti. La storia di Alberto Amaro simboleggia la lotta per la libertà di stampa e le violazioni dei diritti umani che colpiscono sempre più spesso coloro che, nell’ambito della loro attività professionale, fanno cronaca, si occupano di diritti umani o esprimono opinioni sgradite ai governi.
Per citare solo altri due casi, Maria Ponomarenko, giornalista russa, è stata arrestata nel 2022 e condannata a sei anni di reclusione e al divieto di esercitare la professione per cinque anni dopo la scarcerazione, per aver diffuso "informazioni consapevolmente false sulle forze armate russe"; Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed, due giornalisti palestinesi di 25 e 31 anni, sono scomparsi il 7 ottobre 2023 dopo che erano stati arrestati dalle autorità israeliane mentre stavano seguendo le fasi iniziali dell’attuale conflitto.
Ecco perché Amnesty International Italia ritiene urgente e necessario fornire maggiore aiuto alle vittime di minacce e violenze legate alla difesa della libertà di espressione. “Quella di Alberto Amaro Jordán è una storia conosciuta ancora poco. Con questa campagna, vogliamo creare attorno a lui una scorta di solidarietà, perché lui e tante altre persone che svolgono con coraggio la professione giornalistica non si sentano soli”, ha aggiunto Noury. “La libertà di stampa è sotto attacco ovunque, anche in Italia, dove il controllo sui contenuti si fa sempre più soffocante”.
Per difendere i diritti umani in tutto il mondo, dal 1961 Amnesty International dà voce a migliaia di persone che vedono minacciate o violate la propria dignità e libertà. Un impegno costante che ha consentito all’organizzazione, dalla sua nascita, di salvare oltre 50.000 persone. Con l’hashtag #Amnestyseitu, Amnesty International Italia chiede di sostenere il suo impegno quotidiano per porre fine alle violazioni dei diritti umani. Ognuno può fare la sua parte sostenendo la campagna 5x1000 di Amnesty International Italia attraverso un gesto semplice e gratuito, come apporre una firma sulla propria dichiarazione dei redditi, inserendo il codice fiscale 03 03 11 10 582.
- 12:36 - Amnesty, il 5X1000 per la libertà di stampa
Roma, 9 mag. (Adnkronos) - L’appello di Amnesty International Italia: "Il tuo 5x1000 a favore della libertà di stampa e di espressione. Una storia dal messico: la difficile battaglia di Alberto Amaro Jordán". Jordan è un giornalista di 35 anni proveniente da Atexcatzingo, nello stato di Tlaxcala, in Messico, noto per essere un importante snodo della criminalità. Nel 2018 ha fondato il sito web “La Prensa de Tlaxcala”, seguendo le orme del padre e del nonno, entrambi giornalisti. Nel giro di un anno ha iniziato a subire minacce, attacchi e tentativi di delegittimazione da parte di gruppi criminali e delle forze di polizia per le sue inchieste su politica, criminalità e corruzione.
Si è rivolto allora al programma federale chiamato “Meccanismo per la protezione dei giornalisti” ma, nonostante le continue richieste di rafforzare le misure protettive, il rischio è che gli vengano tolte. Amaro Jordán, con la moglie e i loro due figli, è stato fotografato e preso di mira, il suo sito web è stato hackerato e la sua reputazione è stata diffamata attraverso alcuni post su Facebook, che lo accusavano di essere un criminale. I figli continuano ad avere incubi di notte che il padre sarà ucciso; hanno dovuto rinunciare agli allenamenti di calcio e alle lezioni di karate e frequentano la scuola solo nei giorni in cui Amaro può andare a prenderli con le sue guardie del corpo.
“La storia di Alberto Amaro è un tragico esempio delle sfide alle quali vanno incontro i giornalisti in Messico e in tutto il mondo, dove la libertà di stampa è minacciata della censura politica e da interessi criminali - ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia - Abbiamo lanciato un appello mondiale per chiedere al governo messicano di continuare a proteggere Alberto Amaro Jordán e la sua famiglia, perché non si può rischiare la vita solo per aver fatto il proprio lavoro. Con il 5x1000 puoi aiutare Amnesty International Italia a difendere lui e gli altri giornalisti in pericolo”.
Il Messico è il primo paese al mondo per giornalisti scomparsi ed è fra i primi dieci per casi irrisolti di uccisioni di giornalisti. La storia di Alberto Amaro simboleggia la lotta per la libertà di stampa e le violazioni dei diritti umani che colpiscono sempre più spesso coloro che, nell’ambito della loro attività professionale, fanno cronaca, si occupano di diritti umani o esprimono opinioni sgradite ai governi.
Per citare solo altri due casi, Maria Ponomarenko, giornalista russa, è stata arrestata nel 2022 e condannata a sei anni di reclusione e al divieto di esercitare la professione per cinque anni dopo la scarcerazione, per aver diffuso "informazioni consapevolmente false sulle forze armate russe"; Nidal al-Waheidi e Haitham Abdelwahed, due giornalisti palestinesi di 25 e 31 anni, sono scomparsi il 7 ottobre 2023 dopo che erano stati arrestati dalle autorità israeliane mentre stavano seguendo le fasi iniziali dell’attuale conflitto.
Ecco perché Amnesty International Italia ritiene urgente e necessario fornire maggiore aiuto alle vittime di minacce e violenze legate alla difesa della libertà di espressione. “Quella di Alberto Amaro Jordán è una storia conosciuta ancora poco. Con questa campagna, vogliamo creare attorno a lui una scorta di solidarietà, perché lui e tante altre persone che svolgono con coraggio la professione giornalistica non si sentano soli”, ha aggiunto Noury. “La libertà di stampa è sotto attacco ovunque, anche in Italia, dove il controllo sui contenuti si fa sempre più soffocante”.
Per difendere i diritti umani in tutto il mondo, dal 1961 Amnesty International dà voce a migliaia di persone che vedono minacciate o violate la propria dignità e libertà. Un impegno costante che ha consentito all’organizzazione, dalla sua nascita, di salvare oltre 50.000 persone. Con l’hashtag #Amnestyseitu, Amnesty International Italia chiede di sostenere il suo impegno quotidiano per porre fine alle violazioni dei diritti umani. Ognuno può fare la sua parte sostenendo la campagna 5x1000 di Amnesty International Italia attraverso un gesto semplice e gratuito, come apporre una firma sulla propria dichiarazione dei redditi, inserendo il codice fiscale 03 03 11 10 582.
- 12:32 - Tumori: Mattarella, 'Race for the Cure per far correre ricerca, terapie e prevenzione'(2)
(Adnkronos) - A guidare la delegazione di Komen Italia il fondatore dell'associazione, Riccardo Masetti, e Rosanna Banfi, madrina delle Donne in Rosa. Presenti il presidente della Camera e componente del Comitato d'Onore della Race for the Cure 2024, Lorenzo Fontana, la presidente di Komen Italia, Daniela Terribile, e Maria Grazia Cucinotta, madrina dell'Associazione.
- 12:31 - Saipem a Trieste fa i test di Flatfish, drone subacqueo di eccellenza mondiale
Trieste, 9 mag. (Adnkronos) - Sono in corso in questi giorni a Trieste i test di collaudo delle nuove funzionalità di Flatfish, il drone subacqueo per ispezioni avanzate ideato e industrializzato da Saipem, società leader mondiale nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. Saipem, attraverso Sonsub, il suo centro di eccellenza per le tecnologie subacquee, ha messo a punto il programma Hydrone con l’obiettivo di industrializzare una flotta di tre diversi modelli di droni sottomarini, ciascuno con proprie diverse funzionalità, in grado di operare in completa autonomia grazie all’intelligenza artificiale. Saipem è, infatti, l'unica azienda in Italia che progetta e produce droni sottomarini in grado di realizzare sia attività di ispezione sia attività di intervento, facendoli operare a servizio dei propri clienti.
“Stiamo concludendo una fase del programma di sviluppo tecnologico di uno dei nostri droni, il ‘Flatfish’ - afferma Matteo Marchiori, Responsabile Sonsub. – In questa base riusciamo a mettere in acqua i nostri sistemi robotici e prepararli ai futuri progetti. Una fase essenziale del nostro piano di messa a punto che parte dall’ingegneria, passa per il montaggio di tutti i componenti e si conclude con collaudi in mare molto stringenti, che ci consentono di testare prestazioni e affidabilità, prima di dispiegare i sistemi in operazione nelle varie aree del mondo in cui siamo attivi. La prossima destinazione di questa unità è Il Golfo Persico.”
Un'operazione possibile nel centro Sonsub di Trieste, vera e propria palestra per i sistemi robotici Saipem, che consente di collaudare l’affidabilità necessaria per operare in mare aperto. Progettato nel 2016 nel centro di sviluppo Saipem a Marghera (Ve), Flatfish è stato realizzato da un team italo-brasiliano ed è impegnato in progetti di ispezione avanzata dal 2021; a fare la differenza, la capacità di lavorare anche per 12 mesi consecutivi alternando 12 ore di lavoro e 12 ore di ricarica e la possibilità di operare ad una profondità massima di 3000 metri.
“La peculiarità di Flatfish è la sua capacità di operare in acqua senza filoguida, esattamente come un drone aereo. Questa è una delle più grandi sfide tecnologiche, perché muoversi in acqua e riuscire ad avere una percezione dello spazio e degli oggetti senza una connessione fisica con una stazione di controllo a terra oppure su un mezzo navale è complesso ed ha richiesto diversi anni di sviluppo ed innovazione.” spiega Marchiori. Rientrato dal Brasile nelle scorse settimane, Flatfish è atteso nel Golfo Persico, dove sarà impegnato nel tracciamento della posa di una nuova pipeline.
Ad oggi sono ben tre i modelli di droni subacquei testati in mare da Saipem con il programma Hydrone, veicoli a controllo remoto che permettono attività di ispezione e intervento ad altissima precisione, ma anche il monitoraggio delle biodiversità marine, le mappature dei fondali e la sorveglianza di porti e infrastrutture, riducendo i rischi per il personale, per l’ambiente e i costi di operazione. Gli altri modelli di droni ideati da Saipem che fanno parte del programma Hydrone sono: Hydrone R, con funzioni sia di ispezione che di manutenzione, e Hydrone W, interamente elettrico e destinato ad interventi di manovra pesante. Entrambi sono grandi come una utilitaria e si possono ricaricare sott’acqua interfacciandosi con delle stazioni simili alla docking station di un computer.
Proprio di recente, Hydrone R, che sta operando per Equinor al largo della Norvegia, ha raggiunto lo straordinario traguardo mondiale di residenza sottomarina di 167 giorni consecutivi. In programma per la fine del 2024 lo sviluppo della seconda versione di Flatfish che impiegherà tecnologie di primissimo livello anticipando le esigenze del settore. Un impegno che Saipem mantiene anche al fianco dei propri clienti nel percorso di transizione energetica e di decarbonizzazione, ed è tra i key player mondiali nello sviluppo di tecnologie capaci di catturare anidride carbonica, nel riciclo della plastica e nella realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde. Una diversificazione dei servizi in linea con il futuro del pianeta.
- 12:23 - Codere ottiene certificazione G4 per impegno profuso in Gioco Responsabile
Roma, 9 mag. (Adnkronos) - Si sono concluse con successo le attività di audit che hanno consentito a Codere di ottenere la Certificazione G4, Global Gambling Guidance Group, per Codere Network. "Annunciamo con orgoglio e soddisfazione la conclusione del processo per l’ottenimento della Certificazione G4. L’impegno nel realizzare un progetto, quanto più esaustivo e concreto, è stato premiato, e questo riconoscimento rappresenterà per tutti noi uno stimolo a fare sempre più e meglio, affinché le nostre sale e tutta la nostra offerta di gioco si caratterizzino per responsabilità, legalità e qualità dell’offerta", sottolinea Alejandro Pascual Gonzalez, Regional Manager Europe e Amministratore Delegato Italia di Codere. "Ringrazio i colleghi che nel corso degli anni hanno lavorato perchè questo obiettivo potessere essere raggiunto al meglio e che continueranno a impegnarsi in tal senso consentendoci di essere sempre riconoscibili per coerenza con i nostri valori e con la tutela del cliente", aggiunge.
Il “Gioco Responsabile” ha sempre rappresentato il fulcro dell’attività di Codere, nella consapevolezza che il gioco, inteso esclusivamente come attività di intrattenimento, dovesse poter consentire di effettuare esperienze sicure e controllate. Codere ha dato vita in Italia, nel corso degli anni, ad una serie di attività dirette ad informare la sua clientela sui rischi del gioco illegale o eccessivo, invitandola a riflettere sull’importante assunto che il gioco resti tale, senza derive pericolose né eccessi.
La filosofia del “Gioco Responsabile”, certificata ora da G4, è costantemente diffusa in tutte le sale e in quelle collegate con la rete Codere Network, attraverso iniziative che vanno dalla esposizione di materiali informativi sui rischi del Dga (Disturbo da gioco d’azzardo), alla possibilità di effettuare test di autovalutazione sulla propria inclinazione al gioco eccessivo. Altrettanta attenzione è posta sul fenomeno dell’usura, attraverso la distribuzione di vademecum ai clienti ed ai dipendenti al fine di offrire un’adeguata informazione sui rischi correlati. Mantiene costante il suo impegno nella lotta al gioco minorile attraverso un’attenta vigilanza sugli accessi alle sale. Applica rigorosamente tutte le procedure previste dalle normative antiriciclaggio. La certificazione ha valore triennale, con step di valutazione ogni 18 mesi. “Ci impegneremo per mantenere, e ove possibile, migliorare i nostri processi e le nostre policy nel rispetto del cliente e dei nostri collaboratori, senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile”, conclude Alejandro Pascual Gonzalez.
- 12:16 - Natalità: Meloni, 'dispiaciuta da contestazioni, solidarietà a Roccella'
Roma, 9 mag. (Adnkronos) - "Mi è dispiaciuto, solidarietà al ministro" Eugenia Roccella, contestata questa mattina agli Stati generali della natalità, tanto da vedersi costretta a lasciare l'evento. Così la premier Giorgia Meloni, risponde ai cronisti lasciando il Senato al termine della cerimonia per le vittime del terrorismo.