Pier Paolo Pasolini può ancora insegnare ai giovani appassionati di letteratura e cinema. Dall’8 all’11 settembre Casarsa della Delizia, in provincia di Pordenone, ospiterà la quarta edizione della Scuola Pasolini, l’incontro internazionale – organizzato ogni anno dal Centro Studi della città – sull’opera dello scrittore. Il nostro obiettivo – afferma la presidente Flavia Leonarduzzi – è “coinvolgere attivamente (e far crescere) nell’attività del Centro studiosi italiani e stranieri nel nome di Pier Paolo Pasolini”.

La Scuola – che non si è fermata nemmeno nel 2020, primo anno dell’emergenza Covid – ripartirà domani 8 settembre, alle 14,30, nel Ridotto del Teatro cittadino. Le lezioni coinvolgeranno 30 partecipanti – fra studenti universitari, laureati o dottorandi di diversi atenei d’Italia e del mondo – selezionati attraverso un bando. Filo rosso dell’edizione 2021 – dal titolo “La cultura medievale da Dante a Boccaccio” – sarà la grande letteratura. Il settimo centenario della morte di Dante Alighieri riporta all’attenzione la modernità della sua opera – in particolare della Divina Commedia -, così come del resto degli scritti medioevali. Gli studenti proveranno quindi a ripercorre il legame di autori come Dante, Petrarca, Boccaccio o pittori del calibro di Giotto e Cimabue con la modernità. Sarà un’occasione per esplorare una parte della produzione pasoliniana che non spesso viene studiata: gran parte della sua opera – come critico letterario, poeta e scrittore e regista – è stata influenzata dalla cultura letteraria e visiva del Medioevo.

La direzione è affidata ai docenti Paolo Desogus della Sorbona e Lisa Gasparotto dell’Università di Milano-Bicocca, coadiuvati nel coordinamento scientifico-didattico dai colleghi Marco A. Bazzocchi, Luciano De Giusti e Davide Lugli. Il più grande merito della scuola – raccontano i due direttori – è stato permettere “la nascita di una comunità scientifica ma anche umana, di persone che studiano Pasolini sia per ricerca sia perché è un autore chiave per comprendere le trasformazioni contemporanee e le contraddizioni attuali“. Il sapere infatti – affermano i docenti – viaggia e deve essere trasmesso. A questo proposito, nel 2022, in occasione del centenario di Pasolini, la Scuola organizzerà una giornata di incontro tra i giovani che hanno partecipato alle varie edizioni: ognuno presenterà gli esiti dei propri studi e delle proprie ricerche, insomma “di quel sapere elaborato attraverso gli strumenti che anche la Scuola fornisce loro”.

Come nelle scorse edizioni, sarà fondamentale la collaborazione con l’Équipe Littérature et Culture Italiennes della Sorbona di Parigi, dell’Università di Trieste e della Società Italiana per lo studio della Modernità letteraria (MOD). Così come il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Casarsa della Delizia e della Fondazione Friuli, che da poco ha sottoscritto un accordo con il Centro Studi, importante – secondo il presidente Giuseppe Morandini – per l’attività formativa e divulgativa svolta dall’associazione e dalla Scuola Pasolini nella città. A tenere le lezioni saranno esperti italiani e internazionali: Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Roberto Chiesi (Cineteca di Bologna), Silvia De Laude (saggista e curatrice editoriale, Université de Genève)), Hervé Joubert-Laurencin (Université Paris-Nanterre), Roberto Galaverni (critico letterario del Corriere della Sera), Davide Luglio (Sorbonne Université), Emanuela Patti (Royal Holloway University of London), Gianluca Picconi (Università di Genova), e Stefania Rimini (Università di Catania).

Il 9 settembre la Scuola Pasolini aprirà le porte al pubblico: il giornalista e saggista Filippo La Porta, in una serata dal titolo“La attuale “inattualità” di Dante, presenterà il suo ultimo libro “Come un raggio nell’acqua. Dante e la relazione con l’altro” (Salerno editore).

Tutte le informazioni si trovano al sito www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it

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