Capitoli

  1. Porte girevoli tra politica e affari, da Padoan e Minniti a Pistelli: chi è passato dall’incarico pubblico al privato nello stesso settore
  2. PIER CARLO PADOAN
  3. MARCO MINNITI
  4. LAPO PISTELLI
  5. CLAUDIO DE VINCENTI
  6. ANGELINO ALFANO
  7. MICHELE POMPEO META
  8. FRANCESCO RUTELLI
  9. FEDERICA GUIDI
  10. MARTA DASSÙ
  11. DOMENICO SINISCALCO
  12. VITTORIO GRILLI
  13. GIANFRANCO DELL'ALBA
  14. FRANCO BASSANINI
  15. MAURIZIO MARTINA
Politica

FRANCESCO RUTELLI - 8/15

Dall'ex ministro dell'Economia nominato in Unicredit all'ex capo del Viminale chiamato a guidare la fondazione di Leonardo che si occupa di Medio Oriente. E poi l'ex viceministro di Renzi diventato vicepresidente dell'Eni e il sottosegretario alla presidenza del consiglio indicato come presidente della società dei Benetton: ecco le storie di chi ha imboccato una porta girevole, trasformandosi da decisore pubblico a dipendente di una lobby privata. Tutto assolutamente legale visto che in Italia non esiste una legge che regola il fenomeno delle revolving doors. Ilfattoquotidiano.it presenta il dossier sulle porte girevoli della ong the Good Lobby. UN DOCUMENTO INEDITO, CHE I NOSTRI SOSTENITORI HANNO RICEVUTO IN ANTEPRIMA ESCLUSIVA

Romano, classe 1954, già ministro dell’Ambiente, poi sindaco della Capitale tra il 1993 e il 2001, quando si candida premier per la coalizione di centrosinistra, ma viene sconfitto da Silvio Berlusconi. Ministro dei Beni culturali e vicepremier di Romano Prodi, più volte deputato e senatore, presidente del Copasir, leader della Margherita, fondatore del Pd e poi di Api. Nel 2016, quando ha lasciato la politica da tre anni, viene nominato consulente da Airbnb. In quel periodo il colosso dell’home sharing era impegnato in delicate trattative con gli enti locali di tutto il mondo. Chi meglio dell’ex sindaco di Roma per andare a parlare con amministratori sul piede di guerra? Un modello adottato anche altrove, visto che Airbnb aveva costruito una sorta di dream team di consulenti composto da ex sindaci: oltre a Rutelli c’erano Michael Nutter di Philadelphia, Annis Parker di Houston e Stephen Yarwood di Adelaide. “La grandezza di Airbnb sta nella sua capacità di agire come moltiplicatore di luoghi d’arte”, diceva in quei mesi il ministro della Cultura, Dario Franceschini, incontrando i vertici della società a Roma. Con loro anche Rutelli, che di Franceschini è stato il leader ai tempi della Margherita.