Capitoli

  1. Porte girevoli tra politica e affari, da Padoan e Minniti a Pistelli: chi è passato dall’incarico pubblico al privato nello stesso settore
  2. PIER CARLO PADOAN
  3. MARCO MINNITI
  4. LAPO PISTELLI
  5. CLAUDIO DE VINCENTI
  6. ANGELINO ALFANO
  7. MICHELE POMPEO META
  8. FRANCESCO RUTELLI
  9. FEDERICA GUIDI
  10. MARTA DASSÙ
  11. DOMENICO SINISCALCO
  12. VITTORIO GRILLI
  13. GIANFRANCO DELL'ALBA
  14. FRANCO BASSANINI
  15. MAURIZIO MARTINA
Politica

MAURIZIO MARTINA - 15/15

Dall'ex ministro dell'Economia nominato in Unicredit all'ex capo del Viminale chiamato a guidare la fondazione di Leonardo che si occupa di Medio Oriente. E poi l'ex viceministro di Renzi diventato vicepresidente dell'Eni e il sottosegretario alla presidenza del consiglio indicato come presidente della società dei Benetton: ecco le storie di chi ha imboccato una porta girevole, trasformandosi da decisore pubblico a dipendente di una lobby privata. Tutto assolutamente legale visto che in Italia non esiste una legge che regola il fenomeno delle revolving doors. Ilfattoquotidiano.it presenta il dossier sulle porte girevoli della ong the Good Lobby. UN DOCUMENTO INEDITO, CHE I NOSTRI SOSTENITORI HANNO RICEVUTO IN ANTEPRIMA ESCLUSIVA

Nato a Calcinate nel 1978, già consigliere regionale in Lombardia, è sottosegretario alle Politiche agricole nel governo di Enrico Letta, poi promosso ministro con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Vicesegretario del Pd nel 2017, guida il partito da reggente nella complicata stagione successiva alle dimissioni di Renzi. Eletto alla Camera nel 2018, si dimette nel gennaio scorso per essere nominato vicedirettore generale aggiunto della Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite che si occupa di alimentazione e agricoltura.