“Un caro amico e uomo illuminato, che oggi non c’è più – il giornalista e scrittore Franco Bomprezzi– diceva sempre ‘la carrozzina è le mie gambe’. Il parcheggio per una persona disabile non è solo un luogo dove lasciare la propria auto, ma una parte fondamentale della sua autonomia. La gratuità dello stesso, soprattutto in un ospedale, è segno di civiltà e atto etico, non amministrativo”. La consigliera regionale lombarda Elisabetta Strada, presidente del gruppo Lombardi Civici Europeisti, commenta così la segnalazione ricevuta da una signora che nei giorni scorsi ha accompagnato il padre disabile a fare il vaccino anti covid all’ospedale San Gerardo di Monza. E ha dovuto pagare il parcheggio.

“Buongiorno, ho accompagnato mio padre ultraottantenne disabile, per vaccinazione covid, all’ospedale San Gerardo il 1 aprile. Mio padre é dotato di pass azzurro per parcheggio disabili – si legge nella richiesta di chiarimenti che la signora ha mandato a Monza Mobilità, la società che gestisce l’area di sosta incustodita ma delimitata da una sbarra di proprietà del Comune che si trova di fronte all’ingresso dell’ospedale – Nel parcheggio antistante l’ospedale ci é stata fatta pagare la sosta (due euro) nonostante la presenza del pass disabili. Vi chiedo di verificare la correttezza della procedura, in quanto è assolutamente non accettabile che un disabile non abbia dei posti riservati e gratuiti di fronte all’ingresso dell’ospedale”.

La replica non si è fatta attendere: “Le tariffe sono determinate dal Comune di Monza e rese applicabili con Delibera di Giunta. Monza Mobilità è tenuta ad applicare quelle tariffe. Come specificato sul sito istituzionale del Comune di Monza, anche per i disabili è previsto il pagamento dei parcheggi in struttura, categoria alla quale appartiene il parcheggio antistante l’Ospedale San Gerardo. Segnaliamo che in prossimità dell’Ospedale San Gerardo, i parcheggi riservati ai possessori di pass disabili sono situati lungo Via Baraggia e che gli stessi non sono gestiti da Monza Mobilità”. Il riferimento è alle singole aree di sosta per disabili che non si prestano certo al potenziale flusso di traffico di disabili generato dalla campagna vaccinale.

Del resto neanche l’ospedale ha pensato di ampliare al massimo le possibilità di sosta durante la vaccinazione, per esempio stringendo una convenzione con il parcheggio del Comune per renderlo gratuito ai vaccinandi. Interpellata in merito la struttura tiene a sottolineare di essere dotata, al suo ingresso, di un parcheggio “di cortesia” che dista pochi metri dal centro vaccinale ed è dotato di ben 19 aree di sosta per disabili “i quali possono accedervi e sostare nei posti liberi, fatta eccezione per quelli riservati alle ambulanze e alle associazioni che trasportano i pazienti non deambulanti”. A questi aggiungono 9 posti destinati alle ambulanze.

“Il tempo di sosta per le altre autovetture è di 10 minuti utili per far scendere il paziente e farlo accomodare sulla carrozzina. Poi la macchina va spostata eventualmente anche nell’area di parcheggio di fronte all’ospedale, non di proprietà della ASST Monza“, spiega ancora il San Gerardo. Trascurando il fatto che un’operazione del genere, con un anziano con disabilità spesso aggravata da altre condizioni legate alla senilità, richiede la presenza di almeno tre persone. Non facile, soprattutto sotto covid. Inoltre i 20 posti sono per tutti i disabili diretti all’ospedale, non per i soli vaccinandi. Tuttavia, “per venire incontro alle esigenze dei portatori d’handicap, nel parcheggio di cortesia i disabili con contrassegno sulla propria vettura possono accedere e sostare finché non terminano le loro cure”. Bontà loro.

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