15 Gennaio 2021
Bosnia, neve e gelo minacciano la vita di centinaia di migranti sulla rotta balcanica
- 22:08 - Governo: Schlein, 'chiuso nel palazzo, lontano anni luce da problemi cittadini'
Roma, 16 mag. (Adnkronos) - "Io vedo un governo che si è chiuso nel Palazzo ed è lontano anni luce dai problemi delle persone come sulla sanità o il salario minimo". Così Elly Schlein a Diritto e Rovescio su Rete4.
- 22:06 - Studenti: Schlein, 'dissenso va ascoltato'
Roma, 16 mag. (Adnkronos) - "Io penso che manifestare il dissenso sia legittimo in una democrazia a patto che sia fatto in modo pacifico. Bisogna saper ascoltare e penso sia sano che ragazzi alzino la voce per dire che non sono d'accordo. Il dissenso va ascoltato". Così Elly Schlein a Diritto e Rovescio su Rete4.
- 22:00 - **Europee: Schlein, 'confronto con Meloni occasione chiarezza, purtroppo non è andata'**
Roma, 16 mag. (Adnkronos) - "Sarebbe stata un'occasione di chiarezza utile a cittadini, un'occasione per confrontarci nel merito. Purtroppo non è andata così ma ci tengo a dire che c'è chi ha preferito rinunciare al confronto in prima serata per impedire alle due donne che guidano i principali partiti di farlo". Così Elly Schlein a Diritto e Rovescio su Rete4.
- 19:22 - Fisher (Aiic): "Garantire efficienza dispositivi anche in realtà difficili"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - “Il ruolo dell'ingegnere clinico in contesti difficili, militari e in teatri di guerra è quello di poter gestire e garantire la sicurezza e l'efficienza dei dispositivi medici in qualunque momento e situazione. È necessario quindi che, in affiancamento alle forze militari, possa garantire che in situazioni di emergenza, quali il recupero di feriti, sotto attacco o nella gestione dell'ospedale militare da campo - quindi anche in supporto ai civili locali - che il dispositivo medico sia sempre efficiente, pronto all'uso e disponibile”. Lo ha detto Andrea Fisher, del direttivo dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic), intervenendo oggi al simposio dedicato alla gestione delle tecnologie biomediche in contesti difficili, all’interno del Convegno nazionale Aiic in corso a Roma fino al 18 maggio.
Nello specifico questo esperto si occupa di garantire “l'efficienza, ad esempio, di batterie o di determinati accessori magari esclusivi propri del teatro di guerra. La gestione e l'arrivo di tecnologie in queste realtà - spiega Fisher - è decisamente complessa in quanto i vettori militari sono spesso già occupati da altre forniture quali medicinali, munizioni. Avere quindi una buona dotazione o eventuali scorte di dispositivi già presenti nelle varie sedi militari è fondamentale come anche la manutenzione per garantire che non sia necessario, in urgenza, provvedere ad nuovi approvvigionamenti o sostituzioni”.
Andare a fare manutenzione di “apparecchiature e dispositivi in situazioni quali ad esempio Afghanistan o il teatro di guerra adesso della striscia di Gaza - sottolinea l’ingegnere Aiic - è decisamente difficile perché manca anche la possibilità di avere ricambi, accessori”. Queste tecnologie utilizzate in realtà difficili come la guerra sono “adattate a esigenze particolari quali veicoli militari, su ruote o a pala mobile, tipo un elicottero”. In questi casi devono sopportare bene “vibrazioni, polvere, temperature estreme, pressioni diverse, oppure - conclude - la presenza di acqua”.
- 19:09 - Mo: Mattarella a 'La Sapienza', 'per Italia tutte violazioni diritti umani vanno condannate' (3)
(Adnkronos) - "Questa consapevolezza -ha ricordato ancora Mattarella- viene avvertita fortemente nelle università e in chi le frequenta, perchè ne costituisce patrimonio, perchè da un millennio le università sono la sede del libero dibattito, della libertà di critica, talvolta anche del dissenso dal potere, sempre in collegamento al di sopra dei confini tra gli Stati, sempre in collegamento con gli atenei di ogni parte del mondo".
"La libertà, la pace, i diritti umani, passano attraverso il dialogo, attraverso il confronto, attraverso la libera circolazione del loro valore, contro la violenza e contro l'odio, che, diffondendosi, conducono a esiti raccapriccianti, come ieri è avvenuto in Slovacchia. Il potere, quello peggiore, desidera che le università del loro Paese siano isolate, senza rapporti nè collaborazioni con gli atenei di altri Paesi, perchè questa condizione consente al peggiore dei poteri di controllare le università, di comprimerne il livello culturale, di comprimere la cultura e di impedire il suo grido e la sua spinta di libertà".
"Ribadisco l'auspicio del dialogo, in ogni ambito del nostro Paese, tra le diverse componenti sociali e le istituzioni e nell'ambito accademico tra le varie componenti dell'università, nel reciproco rispetto, con attenzione particolare, vorrei segnalare, a tutto ciò che attiene all'effettività del diritto alla studio, senza che alcuno ritenga -ha concluso Mattarella- di poter esigere di imporre valutazioni o decisioni, ma nel rispetto delle altrui opinioni, perchè in questo rispetto risiede la libertà".
- 18:57 - Ospedale del futuro, Petralia (Fiaso): "Con tecnologia diventano percorsi di cura"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - Il futuro dei nostri ospedali "parte qui e ora, da ciascuno di noi che ci aspettiamo di essere presi in cura, prima ancora che essere curati. Gli ospedali non sono stati sempre soltanto luoghi di auspicabile guarigione, di cura di malattie, ma sono nati come luoghi di accoglienza, di ospitalità per viandanti e pellegrini. Con l'avanzare della tecnologia e della scienza sono diventati percorsi, spazi, prospettive di presa in carico e di cura", e in questo "un ruolo importante è giocato dalla digitalizzazione e dall'intelligenza artificiale". Così Paolo Petralia, vicepresidente vicario Fiaso e direttore generale Asl 4 Liguria, questa mattina a Roma, ha descritto l'evoluzione dell'assistenza ospedaliera al Convegno nazionale dell'Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) in corso nella Capitale fino a sabato.
Si tratta di "un modello di ospedale che sempre di più va verso il territorio - continua Petralia - e di territorio che va verso l'ospedale in una logica di circolarità e non di esclusività", che supera il concetto di "integrazione ospedale-territorio. Abbiamo bisogno di parlare di un percorso per le persone, di una presa in cura unitaria e che vada dall'ospedale al setting assistenziale intermedio e al domicilio, in una logica di continuità di assistenza e cura". Oltre ad essere un luogo "bello", nell'ospedale del futuro "non si è costretti a dover condividere la camera con altre persone e, grazie alla tecnologia", ci sarà "la virtualizzazione dei posti letto - spiega l'esperto - e non sarà più necessario dover dormire in ospedale per essere curati" perché, con la condivisione dei dati, "l'assistenza sarà fornita al bisogno, a domicilio". A livello tecnologico, "l'intelligenza artificiale potrà affiancare e sostenere gli operatori, ma anche i pazienti nell'esperienza di permanenza in ospedale per ottenere risposte che sono avanzate dal punto di vista dei contenuti clinici, ma anche sostenibili e gradevoli dal punto di vista della modalità con cui vengono erogati".
A fronte di un patrimonio edilizio ospedaliero spesso obsoleto, "possiamo immaginare, nel tempo, di riuscire" a lavorare per trasformare gli edifici attuali in "building adeguati in termini di struttura - conclude Petralia - che risparmino energia, che siano green, automatizzati, efficienti dal punto di vista dei percorsi, ma anche degli spostamenti, in una logica che dal monoblocco ritorna a padiglioni piccoli, immersi nel verde, capaci di essere flessibili nel loro utilizzo, come la pandemia ci ha insegnato".
- 18:57 - Vitale (Unops): "In Ucraina e Gaza su ricostruzione rete servizi"
Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) - “Nei contesti di emergenza e in realtà di guerra arriviamo per cercare di riparare qualche cosa che è già successo, quindi siamo già in ritardo, abbiamo già perso”. Bisognerebbe pensarci prima, “essere già preparati con organizzazioni sanitarie resilienti, cioè che sappiano assorbire degli shock non prevedibili come guerre, catastrofi, cataclismi climatici o eventi socio-economici. In questa realtà l'ingegnere biomedico è al centro di una serie di attori”, operatori pubblici, privati e istituzionali, “che devono collaborare per rendere disponibili e reali quei servizi sanitari di cui c’è bisogno”. Così Umberto Vitale, ingegnere, Global Medical Device Advisor, United Nations Office for Project Services (Unops) Copenhagen, Danimarca, intervenendo oggi al simposio dedicato alla gestione delle tecnologie biomediche in contesti difficili, all’interno del Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici (Aiic) in corso a Roma fino al 18 maggio.
Si tratta, come ingegnere nelle Nazioni unite, di “dare priorità agli interventi, investire nel settore dei trasporti per dare accesso alle risorse”, soprattutto “umane, prima che tecnologiche - continua Vitale - In Ucraina le Nazioni unite sono particolarmente attive per quanto riguarda la programmazione della ricostruzione del paese e di tutta la parte dei servizi e delle infrastrutture, danneggiate o distrutte dal conflitto in corso, per creare percorsi di accesso a strutture per l’erogazione di servizi sanitari essenziali ai cittadini, garantendo anche la sostenibilità, la sicurezza degli operatori. A Gaza le Nazioni Unite stanno cercano di muoversi, all'interno del conflitto e delle difficoltà logistiche, attraverso quei pochi valichi da dove è possibile far entrare saltuariamente le merci e gli aiuti per erogare i principali servizi sanitari”.