Continuano a crescere i casi di coronavirus in tutto il mondo, con la Johns Hopkins University che, nell’ultimo bollettino diffuso, riferisce che i contagi hanno sfondato quota 300mila, con 13mila decessi. Secondo un calcolo dell’Afp, sono invece oltre 900 milioni le persone confinate a casa in 35 paesi del mondo. Per Afp i morti sarebbero già 12mila. In molti paesi scattano le misure del contenimento: dalla quarantena per tutto il paese, come in Bolivia, al coprifuoco come in Libano, Macedonia del Nord, Libia. In Egitto è stata decisa la chiusura delle moschee e per New York è stato decretato lo stato di calamità. In Europa il numero dei contagiati continua a salire e c’è chi si blinda come la Serbia. In Spagna il numero dei casi positivi è salito a poco meno di 25mila, 1.848 più di venerdì. I morti sono 1.326. “Nessuno può sapere se supereremo l’Italia per numero di vittime. I dati ci dicono che stiamo raggiungendo il picco, che non sarà lo stesso in tutte le comunità” ha spiegato Maria José Serra, del Centro de Coordinación de Alertas y Emergencias Sanitarias. Ma si teme il collasso. Nel Regno Unito il ministro britannico della sanità, Matt Hancock, ha annunciato che sono circa 4500 i lavoratori in pensione del settore sanitario che hanno dato la loro disponibilità a rientrare a lavoro per l’emergenza coronavirus, dopo l’appello lanciato ieri. I casi confermati nel Paese sono 3.983, con 177 morti.

Il premier spagnolo Sanchez alla nazione: “Avremo giorni difficili”
“I casi diagnosticati e i decessi aumenteranno nei prossimi giorni. Stanno arrivando giorni critici per i quali dobbiamo prepararci. Il rischio è ovunque, ma dobbiamo fare uno sforzo maggiore”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un discorso alla nazione nel pieno dell’emergenza coronavirus che vede la Spagna seconda per numero di contagi in Europa dopo l’Italia. “Sul fronte sanitario, il problema più grave è il numero di persone da curare, e poi c’è un altro fronte essenziale: restare a casa, so che è dura, ma dobbiamo andare avanti”, ha aggiunto. “Stiamo affrontando la più grande mobilitazione di risorse per l’acquisizione di forniture mediche e batteremo il virus insieme”, ha aggiunto il premier. Per Sanchez è “importante estendere quanto possibile il numero dei test per conoscere il numero esatto di persone infette. Abbiamo distribuito 355.000 test omologati. Ogni giorno vengono prodotti tra i 15.000 e i 20.000 test”.

In Germania aumentano casi, pacchetto di misure straordinario per economia – Anche in Germania le cifre continuano ad alzarsi, con 2.700 nuovi contagi che portano il totale a 16.662, con 16 nuove vittime in 24 ore, per un totale di 47. Il governo tedesco varerà un pacchetto di misure aggiuntive da 150 miliardi di euro per contrastare lo choc economico come ha confermato il ministro delle Finanze Olaf Scholz secondo la Bloomberg. Le misure saranno finanziate anche emettendo nuovo debito, ponendo fine alla regola, applicata negli ultimi anni, dello ‘schwarze null’ che impone di non creare ulteriore debito. Anche se secondo l’agenzia Ansa la Germania prevede un piano di sostegno economico di 822 miliardi di euro. In Croazia il governo ha ordinato lo stop dei mezzi pubblici per un mese. Rispetto a ieri sera sono stati confermati 78 nuovi casi di contagio con il totale salito a 206.

L’allarme di New York, firmato lo stato di calamità – Tra i paesi in cui la crescita sta avvenendo più velocemente ci sono gli Stati Uniti, con quasi 21mila casi e già 266 morti. Venerdì il governatore dello Stato di New York (con 19 milioni di abitanti), Andrew Cuomo, ha ordinato il lockdown, mentre nella prima mattinata di sabato (ora italiana), il sindaco della Grande Mela, Bill de Blasio, ha lanciato l’allarme sulla carenza di dispositivi medici necessari ad affrontare l’emergenza: “Nel giro di 2-3 settimane New York, la più grande città americana, avrà esaurito molto del suo equipaggiamento medico contro il coronavirus”, ha avvertito il primo cittadino aggiungendo che servono al più presto 3 milioni di mascherine N95, 50 milioni di mascherine chirurgiche, 15 mila respiratori, 25 milioni di camici medici ed altrettanti di guanti. La Grande Mela ha 5683 contagiati e 43 morti. Da lunedì il floor del New York Stock Exchange, il simbolo della finanza globale, chiude. Gli
scambi saranno tutti elettronici e i lavoratori non essenziali nello stato di New York, e quindi a Manhattan, dovranno stare a casa. Il presidente Donald Trump ha firmato la dichiarazione di stato di calamità per New York, rendendo così disponibili i fondi federali per affrontare la crisi. Il pacchetto di aiuti che si sta negoziando al Congresso potrebbe arrivare a 2000 miliardi di dollari, superando il 10% del Pil americano, come riferisce il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow. Il voto è atteso per lunedì. Intanto, un membro dello staff del vicepresidente Mike Pence, che guida la task force Usa contro il coronavirus, è risultato positivo al test del Covid-19, ma secondo quanto riferito da un portavoce né il presidente Donald Trump né il suo vice hanno avuto stretti contatti con l’uomo.

Dalai in quarantena, in Corea del Sud crescono contagi – In India, il Dalai Lama è invece in quarantena a scopo precauzionale, come riferisce l’ufficio di rappresentanza di Sua Santità il Dalai Lama a Ginevra: “Il Dalai Lama sta bene ed è solo a scopo precauzionale che è stato deciso di mettere Sua Santità in quarantena e di annullare gli appuntamenti previsti”.

Preso ad esempio come uno dei Paesi che ha messo in campo le misure più efficaci nella lotta alla pandemia, tornano però a crescere i contagi in Corea del Sud a causa di piccoli focolai. Secondo i dati forniti dal Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) aggiornati a venerdì, le infezioni aggiuntive sono 147, rispetto alle 87 di giovedì, portando il totale a 8.799, con 8 nuovi morti che fanno salire il numero delle vittime fino a 102.

Per questo il primo ministro di Seul, Chung Sye-kyun, ha annunciato nuove e più restrittive misure: ha invitato alla chiusura delle strutture che ospitano funzioni religiose ed eventi sportivi o di intrattenimento e raccomandato i cittadini a rispettare le misure di distanziamento sociale per i prossimi 15 giorni. Qualsiasi assembramento, ha detto, verrà disperso dalla polizia. “Potreste pensare che l’attuale situazione sia migliorata molto rispetto al passato, ma continuiamo a vedere infezioni di gruppo, infezioni da Paesi stranieri e focolai di massa in vari luoghi di lavoro”, ha detto Yoon Tae-ho, direttore generale per la politica di sanità pubblica nel corso di un briefing con la stampa.

Chi continua a non registrare nuovi casi di contagio domestici è la Cina che anche venerdì ha avuto solo 41 nuovi casi, tutti importati dall’esterno, per un totale di 269 infetti arrivati da altri Paesi. I nuovi decessi sono 7, tutti nell’Hubei, la provincia epicentro della pandemia, per un totale di 3.255.

Francia – Sono 1.847 i nuovi contagiati dal coronavirus secondo quanto annunciato dalla Direzione della Sanità, per un totale di 14.459 casi. Si sono registrati da ieri altri 112 decessi, per un totale dall’inizio dell’epidemia di 562 morti. Da martedì multati 40mila francesi che non hanno rispettato i divieti imposti dal governo

Canada È salito da 12 a 13 morti nelle ultime 24 ore il numero delle vittime. I casi positivi confermati sono cresciuti a 1.099. Le autorità sanitarie hanno effettuato test su circa 83mila persona.

Bolivia – La presidente boliviana Jeanine Anez ha annunciato che dalla mezzanotte di oggi entrerà in vigore, per contrastare l’espandersi del coronavirus, una “quarantena totale” per 14 giorni. Lo scrive l’agenzia di stampa statale Abi.

Singapore – Il ministero della Sanità di Singapore ha annunciato oggi i primi due decessi provocati dal coronavirus nella città Stato asiatica: secondo quanto riporta il Guardian si tratta di una 75enne di Singapore e di un indonesiano 64enne. Finora i casi accertati di contagio sono 385.

Corea del Nord – La Corea del Nord ha affermato che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha inviato una lettera al leader Kim Jong-un nella quale ha offerto il suo aiuto per la lotta contro il coronavirus e proponendo un piano per “spingere” i legami fra i due Paesi. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna.

Austria – Il ministero della Sanità austriaco ha diffuso i nuovi dati sull’epidemia: alle 8 di sabato sono stati registrati 276 nuovi casi, portando il totale a 2.664.

Croazia – Dopo la crescita del numero dei contagi da coronavirus, da 128 a 168 in una decina di ore, il governo di Zagabria ha ordinato la totale soppressione per un mese dei trasporti pubblici in tutto il Paese.

Belgio – Salgono a 2.815 i contagiati in Belgio, mentre i decessi sono diventati 67. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 558 nuovi casi e 30 decessi.

Portogallo – Il numero delle morti legate alla epidemia di coronavirus in Portogallo è raddoppiato nelle ultime 24 ore, arrivando a un totale di 12. Si registrano inoltre 200 nuovi casi positivi, per un totale di 1280.

Svizzera – Il numero di casi di coronavirus in Svizzera e Principato del Liechtenstein registra un’impennata e sale a quota 6.113, ben 1.273 in più rispetto a ieri. Salgono anche i decessi, a quota 56, tredici in più in 24 ore.

Germania – Il land del Baden-Wuerttemberg, confinante con la Francia, è pronto ad accogliere pazienti francesi contagiati dal Covid-19 che abbiano bisogno di un supporto respiratorio. Lo ha annunciato un portavoce del ministero della Sanità locale.

Francia – Le autorità francesi hanno ordinato “250 milioni di mascherine” che verranno consegnate “gradualmente”: lo ha annunciato il ministro della Salute, Olivier Véran, in una conferenza stampa per rispondere alle polemiche sulla penuria di mascherine. Véran, ha annunciato che il Consiglio scientifico che affianca il presidente Emmanuel Macron e il governo si “riunirà lunedì per decidere la durata e l’estensione” del confinamento della popolazione francese. Il ministro ha aggiunto che “l’epidemia continuerà ad aggravarsi” fin quando non saranno visibili “gli effetti del confinamento”.

Grecia – Il governo greco ha confermato tre nuovi decessi a causa del coronavirus portando il numero totale dei morti a 13. Nel Paese finora sono stati registrati 495 casi.

Malesia – Quarto decesso da coronavirus, mentre i casi sono aumentati di 153 unità, portando il totale a 1.183. Il Paese è il terzo più colpito nella regione Asia-Pacifico.

Iran – L’Iran annuncia altri 123 morti per coronavirus, con un bilancio totale che sale a 1.556. Nonostante ciò, il presidente, Hassan Rohani, ha dichiarato che le restrizioni attualmente in vigore si protrarranno per altre due o, al massimo, tre settimane, in modo da permettere all’economia di ripartire.

Israele – Nonostante le misure fortemente restrittive imposte dal governo di Tel Aviv, sono saliti a 883 i casi registrati di coronavirus, con un aumento di 178 positivi nelle ultime 24 ore, l’incremento maggiore da quando è iniziata l’epidemia nel Paese. Ieri sera, intanto, è stata annunciata la prima vittima

Libano – Annunciato oggi il coprifuoco su scala nazionale nell’ambito dell’inasprimento delle misure precauzionali per tentare di contenere la diffusione del coronavirus. Il premier libanese Hassan Diab, che ha parlato in diretta tv in un discorso alla nazione chiedendo a tutti i libanesi di rispettare le misure ordinate dal governo, ha precisato che l’esercito sarà dispiegato in tutte le città, pattuglierà le strade e erigerà posti di blocco. Sono 206 i casi di Covid-19.

Serbia – In Serbia, dove da una settimana è in vigore lo stato di emergenza, scattano le nuove misure restrittive: dalle 20 chiudono caffè, ristoranti, centri commerciali e viene sospeso il servizio di trasporto pubblico a Belgrado e nel resto del Paese. Da giorni sono sospesi tutti i collegamenti aerei, stradali e ferroviari. Il governo ha bloccato le frontiere dopo aver chiesto ai serbi residenti all’estero di non rientrare neanche per la Pasqua. Ma l’esodo è stato anticipato e il governo, preso alla sprovvista dalle code chilometriche di auto ai confini con Ungheria e Croazia, ha reagito duramente. Oltre 76mila serbi sono tornati dal 14 al 19 marzo, in prevalenza da Austria, Germania, Italia, Svizzera, Francia, Olanda.

Macedonia del Nord – In Macedonia del Nord, per contenere l’epidemia di coronavirus, da domenica verrà imposto il coprifuoco notturno dalle 21 alle 6. Lo ha annunciato in serata il premier Oliver Spasovski che ha giustificato l’ulteriore misura restrittiva con la necessità di difendere la salute dei cittadini. Nel Paese sono chiuse scuole, cinema, teatri, locali, sono stati interrotti i collegamenti aerei. Rispetto a ieri sono stati accertati altri 15 contagi, con il totale salito a 85.

Bulgaria – Il contagio da Covid-19 continua ad avanzare anche in Bulgaria. Gli ultimi dati parlano di un totale di 163 casi. Finora si sono registrati tre decessi. Il maggior numero di contagiati è nella capitale Sofia: 103 persone (la città ha circa due milioni di abitanti su poco più di sette milioni del Paese.

Repubblica Democratica del Congo – Primo decesso da coronavirus in Rdc. Lo ha annunciato su Twitter il ministro della Sanità, Eteni Longondo, precisando che il paziente è morto nella capitale Kinshasa e che nel Paese il numero dei contagi è salito a 23, cinque in più rispetto a venerdì.

Thailandia – Sono 89 i nuovi casi registrati nel Paese, per un totale di 411. Una persona è deceduta. Le autorità di Bangkok hanno ordinato la chiusura degli esercizi commerciali, dei ristoranti e delle scuole per tre settimane. È consentita l’apertura di supermercati negozi di alimentari e farmacie.

Pakistan – Il Pakistan ha sospeso per due settimane tutti i voli internazionali, compresi quelli privati, con l’esclusione di quelli diplomatici e cargo che sono comunque soggetti a controlli sanitari. Lo ha annunciato il portavoce della divisione dell’aviazione Abdul Sattar Khokar. Sono stati inoltre ridotti i treni. Oggi sono state sospese 34 tratte ferroviarie fino al 10 maggio, ha fatto sapere il ministro dei Trasporti ferroviari Sheikh Rashid Ahmad. Il Paese asiatico ha finora 533 casi e tre decessi.

Cuba – Il governo cubano ha deciso di chiudere le frontiere. L’uscita dal Paese sarà consentita solamente ai turisti stranieri, mentre solamente i cittadini cubani e gli stranieri residenti nel Paese potranno farvi ingresso. Le misure, ha annunciato il primo ministro Manuela Marrero, saranno effettive da martedì e rimarranno in vigore per 30 giorni. Inoltre, verranno limitate le attività pubbliche e implementate le misure di distanziamento sociale per le attività commerciali. Le scuole, però, rimarranno aperte. Sull’isola, ha riferito Marrero, si trovano attualmente 60mila turisto. A Cuba sono finora stati registrati 21 casi di contagio, tutti importati secondo le autorità sanitarie locali. L’unico decesso finora registrato è quello di un turista italiano.

Repubblica Dominicana – Il presidente della Repubblica dominicana, Danilo Medina, ha disposto, nell’ambito delle misure straordinarie per contrastare il coronavirus, l’introduzione di un coprifuoco notturno fra le 20 e le 6 del giorno successivo, che resterà in vigore fino al 3 aprile.

Egitto – L’Egitto ha annunciato la chiusura di tutte le moschee per due settimane. Lo ha annunciato il governo del Cairo, secondo i media locali, aggiungendo che sono vietate anche le preghiere in gruppo.

Libia – Il governo di Tripoli (Gna) ha annunciato il coprifuoco e la chiusura dei luoghi pubblici per prevenire l’ingresso del coronavirus in Libia, dove al momento non si registrano casi. Dalle 18 di domani fino alle 6 del mattino tutti i caffè, ristoranti e altri locali dovranno restare chiusi, e sono sospesi anche funerali e matrimoni in quelle ore.

Africa – Il numero di contagi confermati di coronavirus in Africa è salito a oltre mille, mentre due capi di Stato hanno violato le restrizioni imposte da loro stessi, per partecipare al giuramento del presidente namibiano, Hage Geingob. L’Angola ha annunciato il suo primo caso di contagio, quindi sono ormai almeno 40 i Paesi con casi d’infezione nel continente, sul totale di 54. Il Congo ha dato notizie del primo decesso, il Burkina Faso di altri due.

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