Sono proseguite per tutta la notte le ricerche delle squadre USAR (Urban Search And Rescue) dei Vigili del fuoco per escludere la presenza di auto rimaste coinvolte nel crollo del viadotto sull’A6. Il pericolo di un’ulteriore colata di fango rende complesse le operazioni nell’alveo
Cronaca - 25 Novembre 2019
Viadotto crollato sulla A6, vigili del fuoco al lavoro tutta la notte per escludere presenza di auto coinvolte
La Playlist Cronaca
- 17:26 - Edilizia, Bertella (Bim): "Accompagniamo mondo costruzioni nella trasformazione"
Milano, 18 apr. - (Adnkronos) - “Il passaggio che stiamo vivendo nella digitalizzazione nel mondo delle costruzioni è sostenuto da norme e regolamenti che ci aiutano ad applicare metodologie in modo efficace”, spiega Alessio Bertella, presidente della Commissione Bim dell’Ordine degli ingegneri (Building information modeling), durante gli “Stati generali delle ingegnerie digitali”, organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. “Dobbiamo accompagnare il mondo delle costruzioni in questo processo, portandoci dietro l’esperienza”, prosegue Bertella.
“Esiste un obbligo all’1 gennaio 2025 per l'adozione del Building information modeling, per tutte le opere pubbliche di importo superiore al milione di euro. Questo è un dato fondamentale e punto di non ritorno per l'ambito pubblico e sappiamo che quando esce norma per la pubblica amministrazione diventa poi prassi a cui normalmente si appoggia anche il privato”.
Secondo Bertella, “il settore potrà definirsi sufficientemente pronto e maturo per adempiere all’obbligo normativo solo sulla base di una cooperazione tra i vari operatori (istituzioni, associazioni, aziende). La figura dell’ingegnere, col suo bagaglio di competenze tecniche specialistiche e metodologiche, può ricoprire un ruolo fondamentale nell’attuazione di questo cambiamento”, prosegue, “supportando enti pubblici e privati ad adottare una gestione ottimizzata delle informazioni durante l’intero ciclo di vita dell’opera dalla fase di sviluppo a quella di esercizio”.
- 17:22 - Malattie rare, Cittadinanzattiva: "Anemia emolitica autoimmune in rete associazioni"
Roma, 18 apr. (Adnkronos Salute) - "Come Cittadinanzattiva abbiamo da anni promosso una rete di associazioni di pazienti con patologie croniche e rare, in particolare nei confronti dell'anemia emolitica autoimmune da anticorpi freddi (Cad) siamo molto attenti. Ringraziamo Sanofi anche per il lavoro fatto con il diario 'Una vita senza inverno', perché proprio per la sua rarità la Cad è una patologia difficile da diagnosticare, difficile da prendere in carico, difficile da vivere per i pazienti e difficile per i caregiver". Così Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva, intervenendo oggi a Roma alla presentazione di 'Una vita senza inverno', il diario che racconta il desiderio dei pazienti con Cad, nato da una iniziativa di Sanofi in collaborazione FB&Associati, con il contributo di Cittadinanzattiva e di Uniamo, la Federazione italiana malattie rare.
"La Cad è una malattia che colpisce soprattutto la popolazione anziana che, non dimentichiamolo, ha un ruolo fondamentale nella nostra società - ha poi aggiunto Mandorino - Tenere insieme le testimonianze di chi convive con la malattia con le criticità che anche i professionisti sanitari fanno emergere, come per esempio il riconoscimento di questa patologia ultra-rara, e il ruolo importante dei caregiver, ecco tutto questo ci è sembrato un 'mix' interessante da sostenere anche con la nostra collaborazione al progetto, il cui obiettivo è favorire una maggiore conoscenza di questa patologia".
- 17:21 - Ordine ingegneri, Gaggeri (Project management): "Project manager e Bim siano sinergici"
milano, 18 apr. - (Adnkronos) - “Negli ultimi anni in Italia, finalmente, si sono sviluppate in parallelo le discipline project management e Bim. A volte non curandosi una dell'altra, a volte in antitesi: la realtà è che le due attività necessariamente dovranno essere sinergiche”. Lo dice Luigi Gaggeri, presidente Commissione Project management, durante gli “Stati generali delle ingegnerie digitali” a Milano, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia meneghina. “A febbraio scorso è uscito una linea guida per l’attività di integrazione tra project management e gestione informative e digitali delle commesse. Il concetto base è che non si può gestire nulla se non si hanno le informazioni. Il projetc manager deve essere informato e non può andare come un cacciatore a prendere informazioni. Serve una piattaforma integrata che raccoglie tutte le informazioni”, ha concluso Gaggeri.
- 17:18 - Malattie rare, Fianchi (Gemelli): "Anemia emolitica autoimmune colpisce più il Nord"
Roma, 18 apr. (Adnkronos Salute) - L'anemia emolitica da anticorpi freddi - nota con l'acronimo Cad (Cold agglutinin disease) - è "un'anemia emolitica" in cui c'è una "riduzione dei globuli rossi, e quindi dei valori di emoglobina, legata alla loro distruzione da parte di autoanticorpi. Viene definita da anticorpi freddi perché questi anticorpi prodotti dall'organismo del soggetto" contro i propri globuli rossi "si attivano nel range di temperatura tra i 3 e i 4 gradi". Si tratta di una "patologia rara e sottostimata. Uno studio di qualche anno fa", in particolare, "ha dimostrato che nelle regioni più fredde, quindi nel Nord Europa, c'era una prevalenza, quindi una differenza di insorgenza della patologia nella popolazione generale, di 20 casi verso i 5 della Lombardia, quindi 20 casi in Nord Europa contro i 5 della Lombardia per milione di abitanti".
Così Luana Fianchi, del Dipartimento Diagnostica per immagini e Radioterapia oncologica - Uoc Ematologia e Trapianto di cellule staminale emopoietiche della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, intervenendo oggi nella Capitale con un videomessaggio all'evento di presentazione di 'Una vita senza inverno', il diario che racconta il desiderio dei pazienti, nato da una iniziativa di Sanofi in collaborazione FB&Associati, con il contributo di Cittadinanzattiva e di Uniamo, la Federazione italiana malattie rare.
"Nel range di temperatura tra i 3 e 4 gradi - spiega l'esperta - gli autoanticorpi", cioè gli anticorpi che attaccano erroneamente le cellule proprie dell'organismo, "si attivano e diventano in grado di riconoscere alcune sostanze che sono sui globuli rossi del paziente e di agglutinarli", cioè legarli. Situazione che, a sua volta, attiva il "complemento - che è importantissimo per la risposta immunitaria in generale, contro le infezioni - che porta a una distruzione dei globuli rossi che può essere più o meno marcata".
I sintomi che il paziente avverte "sono sicuramente un'estrema astenia - descrive Fianchi - un'intensa fatica anche nello svolgere le normali attività quotidiane, oltre ai segni dell'emolisi, quindi il paziente riferisce di avere ad esempio le urine molto scure proprio perché la distruzione dei globuli rossi porta poi all'eliminazione delle sostanze di emolisi. Si può avere un ittero, quindi un colorito giallastro della cute, però certamente tra i sintomi più invalidanti ci sono la fatica e l'astenia". A questi si possono associare condizioni "invalidanti, ad esempio, nelle estremità. Con l'esposizione al freddo, molti di questi pazienti possono avere un fenomeno, cosiddetto di Raynaud: una cianosi delle mani oppure dei piedi e, nei casi più gravi, si può arrivare anche a eventi trombotici e ischemici delle estremità".
La conoscenza di questa malattia "è importante perché - sottolinea l'ematologa - significa anche dare delle garanzie in più a questi pazienti. Per la Cad non esistono, per esempio, associazioni dei pazienti che possano rivolgersi alle autorità" per portare avanti le loro istanze, come un codice di esenzione per la patologia, ma anche "per condividere esperienze sia del quotidiano che nell'ambito lavorativo. Credo che il diario aiuterà a condividere e a far conoscere questo tipo di patologia che può essere molto invalidante per il paziente e può avere anche un carico importante per i caregiver, le persone che sono accanto a questi pazienti che spesso hanno bisogno di un'assistenza anche continuativa per i controlli in ospedale. Il fatto di essere accompagnati per far terapia o fare i controlli - conclude Fianchi - è un dato molto importante che poi si riflette sull'intera società".
- 17:13 - Distrutti 5mila embrioni in vitro a Gaza City: “Il prezzo invisibile della guerra”
(Adnkronos) - A dicembre una granata ha colpito, tra le altre cose, la più grande clinica di fertilità di Gaza. L’esplosione ha fatto saltare i coperchi di cinque serbatoi di azoto liquido conservati nell’unità di embriologia. A rendere nota la notizia è Reuters, agenzia di stampa alla quale è stato concesso l’accesso alla clinica, o quello che ne resta, per visionare i danni e le conseguenze dell’esplosione. Il liquido degli embrioni è evaporato e all’interno dei serbatoi, la temperatura ha superato quella dovuta causando la perdita totale degli embrioni e, quindi, potenziali future nascite cancellate in un secondo.
Sono più di 5mila tra embrioni e campioni di sperma e ovuli non fecondati ad essere andati persi. L’accaduto si è verificato al centro Ivf Al Basma di Gaza City ed è uno degli esempi del prezzo invisibile che pagheranno le vittime della guerra.
A dicembre una granata ha colpito, tra le altre cose, la più grande clinica di fertilità di Gaza. L’esplosione ha fatto saltare i coperchi di cinque serbatoi di azoto liquido conservati nell’unità di embriologia. A rendere nota la notizia è Reuters, agenzia di stampa alla quale è stato concesso l’accesso alla clinica, o quello che ne resta, per visionare i danni e le conseguenze dell’esplosione. Il liquido degli embrioni è evaporato e all’interno dei serbatoi, la temperatura ha superato quella dovuta causando la perdita totale degli embrioni e, quindi, potenziali future nascite cancellate in un secondo.
Sono più di 5mila tra embrioni e campioni di sperma e ovuli non fecondati ad essere andati persi. L’accaduto si è verificato al centro Ivf Al Basma di Gaza City ed è uno degli esempi del prezzo invisibile che pagheranno le vittime della guerra.
Demografia a rischio?
Secondo l’ufficio palestinese di statistica, il tasso di natalità della zona è pari a 3,38 nati per donna. È un numero relativamente elevato se si pensa all’1,2 italiano. Eppure, l’infertilità a Gaza City è in aumento come nel resto del mondo. Centinaia di coppie palestinesi, infatti, si sono rivolte a Bahaeldeen Ghalayini, ostetrico e ginecologo formatosi a Cambridge che ha fondato la clinica nel 1997.
“Sappiamo profondamente cosa hanno significato queste 5000 vite, o potenziali, andate in fumo, per i genitori, sia per il futuro che per il passato – ha affermato Bahaeldeen Ghalayini -. Il mio cuore è diviso in un milione di pezzi”.
Secondo le stime, almeno la metà delle coppie che si erano rivolte alla clinica hanno visto sfumata la possibilità futura di avere figli. Nonostante il tasso di povertà di Gaza, le coppie a rischio di infertilità perseguono la fecondazione in vitro, alcune vendendo persino “televisori e gioielli per pagare le tasse”, ha detto Ghalayini.
A dicembre una granata ha colpito, tra le altre cose, la più grande clinica di fertilità di Gaza. L’esplosione ha fatto saltare i coperchi di cinque serbatoi di azoto liquido conservati nell’unità di embriologia. A rendere nota la notizia è Reuters, agenzia di stampa alla quale è stato concesso l’accesso alla clinica, o quello che ne resta, per visionare i danni e le conseguenze dell’esplosione. Il liquido degli embrioni è evaporato e all’interno dei serbatoi, la temperatura ha superato quella dovuta causando la perdita totale degli embrioni e, quindi, potenziali future nascite cancellate in un secondo.
Sono più di 5mila tra embrioni e campioni di sperma e ovuli non fecondati ad essere andati persi. L’accaduto si è verificato al centro Ivf Al Basma di Gaza City ed è uno degli esempi del prezzo invisibile che pagheranno le vittime della guerra.
Demografia a rischio?
Secondo l’ufficio palestinese di statistica, il tasso di natalità della zona è pari a 3,38 nati per donna. È un numero relativamente elevato se si pensa all’1,2 italiano. Eppure, l’infertilità a Gaza City è in aumento come nel resto del mondo. Centinaia di coppie palestinesi, infatti, si sono rivolte a Bahaeldeen Ghalayini, ostetrico e ginecologo formatosi a Cambridge che ha fondato la clinica nel 1997.
“Sappiamo profondamente cosa hanno significato queste 5000 vite, o potenziali, andate in fumo, per i genitori, sia per il futuro che per il passato – ha affermato Bahaeldeen Ghalayini -. Il mio cuore è diviso in un milione di pezzi”.
Secondo le stime, almeno la metà delle coppie che si erano rivolte alla clinica hanno visto sfumata la possibilità futura di avere figli. Nonostante il tasso di povertà di Gaza, le coppie a rischio di infertilità perseguono la fecondazione in vitro, alcune vendendo persino “televisori e gioielli per pagare le tasse”, ha detto Ghalayini.
Migliaia di vite potenziali distrutte
Nove cliniche a Gaza eseguono la fecondazione in vitro. Gli ovuli fecondati, cioè gli embrioni, vengono congelati fino al momento ottimale per il trasferimento nell’utero della donna. La maggior parte degli embrioni congelati a Gaza erano conservati nel centro di Al Basma. Con l’intensificarsi degli attacchi israeliani, Mohammed Ajjour, capo embriologo di Al Basma, aveva iniziato a preoccuparsi dei livelli di azoto liquido nei cinque serbatoi contenenti i campioni. Erano necessarie ricariche ogni mese circa, per mantenere la temperatura al di sotto dei 180 gradi in ciascun serbatoio, che funziona indipendentemente dall’elettricità. Dopo l’inizio della guerra, Ajjour era riuscito a procurarsi una fornitura di azoto liquido, ma col taglio dell’elettricità e del carburante a Gaza da parte di Israele, la maggior parte dei fornitori ha chiuso anche la distribuzione del liquido.
- 17:12 - Argentina, Fiorucci (Roma Tre): "La memoria deve diventare militante"
Roma, 18 apr. (Adnkronos) - “La memoria deve essere tenuta sempre viva, non deve diventare museale o rinchiusa in una teca, deve diventare memoria militante e spronarci ogni giorno a non dimenticare che la democrazia va mantenuta, si ricostruisce giorno dopo giorno”. A parlare è Massimiliano Fiorucci, Rettore Università Roma Tre, in occasione della cerimonia per il conferimento della laurea honoris causa in Lingua e letterature didattiche e la traduzione a Estela de Carlotto presidente dell'associazione delle Abuelas de Plaza de Mayo (Nonne di Plaza de Mayo).
Un riconoscimento conferito a “una figura eccezionale, un un simbolo della lotta per i diritti umani per il riconoscimento e il ritrovamento dei figli e dei nipoti dopo un'atroce dittatura”, specifica il Rettore che aggiunge: “Una donna che non ha mai smesso di lottare, che è diventata un punto di riferimento non solo per il suo Paese, ma per il mondo. Ci sembrava un riconoscimento doveroso e anche un monito educativo per tutti i nostri studenti e le nostre studentesse”.
Estela de Carlotto, con l’Associazione delle “Madres de Plaza de Mayo”, già negli anni più bui della dittatura argentina, avevano iniziato a cercare i propri figli e i propri nipoti, nati nei centri clandestini di detenzione, tortura e sterminio o rubati dai militari durante i sequestri delle loro vittime.
Per il suo straordinario impegno e la sua azione umanitaria, de Carlotto è stata candidata più volte al premio Nobel per la Pace e ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. La honoris causa conferita dall’università Roma Tre è una preziosa occasione per fare memoria della tragedia consumata in Argentina con il colpo di stato militare del 1976. Per il rettore Fiorucci figure come de Carlotto “sono punti di riferimento imprescindibili per chi crede nella democrazia e nei valori dei diritti”.
- 17:03 - Edilizia, Luraschi (PoliMi): "Per anni, antincendio visto solo come una tassa"
Milano, 18 apr. - (Adnkronos) - “Negli ultimi 20 anni, l’attenzione e gli investimenti si sono concentrati principalmente sull’efficientamento energetico: bonus e detrazioni a pioggia, tranne che in direzione della nostra sicurezza". A dirlo - durante gli "Stati generali delle ingegnerie digitali" organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano all'Acquario civico - è Davide Luraschi, docente del Politecnico di Milano, Commissione sicurezza antincendio.
"L’antincendio per anni è stato visto come una tassa, non come un’opportunità. Una spesa da evitare", ha spiegato Luraschi. "L’incendio era percepito come un evento remoto, che accade ad altri: i recenti dati hanno dimostrato il contrario. Si stima che nel 2022 gli interventi per incendi e esplosioni siano stati 74 al giorno. Le città fanno quasi 23% del totale degli incidenti che possono avvenire, quindi è un rischio effettivo. Il numero di morti in America ci dicono che c'è un morto ogni 23 secondi".
“L’anticendio non è un costo, ma un risparmio e dati americani ci dicono che per ogni euro investito si risparmiano in costi o indiretti per quattro volte”, prosegue Lurachi. “Il Superbonus – e in generale gli incentivi fiscali – si sono concentrati molto sul tema della riqualificazione del patrimonio immobiliare, argomento importante certamente, lasciando però in ombra temi connessi agli edifici. Come la sicurezza antincendio”. "L’efficientamento energetico, specie se frettoloso, non ha fatto che peggiorare la situazione", ha aggiunto Luraschi, "espandendo una situazione potenzialmente pericolosa e per la quale occorre trovare possibili strategie e soluzioni. Si deve cambiare la mentalità: non solo di chi ci governa, ma soprattutto la nostra, perché la sicurezza non è un optional", ha concluso.