Dopo la sconfitta dello Stato Islamico e l'assedio alle ultime sacche di resistenza jihadista nel Paese, gli equilibri siriani subiscono un nuovo stravolgimento dopo la ritirata delle truppe americane dal nord-est e la conseguente invasione voluta dal presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan. Prima di avviare dei colloqui di pace è necessario, adesso, risolvere la questione curda
Il principale timore, oltre all’aggravarsi della crisi umanitaria provocata dalle ostilità e l’aumento di perdite in termini di vite umane, soprattutto civili, è legato alla sorte dei circa 12mila combattenti dello Stato Islamico, tra cui circa 2.500 foreign fighter, detenuti nelle prigioni curde.