Non solo le città toscane e la rossa Terni. I centri minori coinvolti in questa tornata di elezioni amministrative confermano la tendenza delineata in quelli maggiori: un netto successo del centrodestra, dominato dalla Lega formato governo. Esemplare la caduta di una storica roccaforte della sinistra, un simbolo dell’hinterland operaio milanese come Cinisello Balsamo, espugnata dal leghista Giacomo Ghilardi che ha battuto con oltre il 56% dei voti il sindaco uscente del Partito democratico Siria Trezzi. Si spezza così una continuità di governo che andava avanti ininterrottamente dal Dopoguerra a oggi, dopo che solo 12 mesi fa il centrodestra aveva conquistato anche Sesto San Giovanni. Il centrosinistra regge nel Lazio, vincendo a Velletri e Fiumicino. Poco soddisfacente invece il bottino dei Cinquestelle, che si confermano alla guida di Pomezia e Assemini e conquistano Acireale.

Il centrodestra – La cartina di tornasole dell’avanzata leghista è Silvi, in provincia di Teramo. Non tanto per la grandezza della città, che conta poco più di 15mila abitanti, ma perché si tratta del primo sindaco eletto in Abruzzo dal Carroccio, segno di un partito che ormai ha definitivamente sfondato le ultime barriere territoriali nordiste. Nel comune Andrea Scordella, ispettore di polizia, ha ribaltato il risultato del primo turno e sconfitto il candidato del centrosinistra, e primo cittadino uscente, Francesco Comignani.

Vittoria all’insegna della continuità quella ottenuta dalla candidata sindaco di Forza Italia Cinzia Bosso, a Orbassano, comune dell’hinterland torinese. Moglie del sindaco uscente Eugenio Gambetta, la Bosso è diventata sindaco con oltre il 58% delle preferenze. Nel comune piemontese però le due anime portanti del centrodestra vanno divise, con il candidato della Lega Giovanni Falsone che si è fermato al 42% dei voti. La vittoria della candidata di Forza Italia cambia ora i rapporti di forza, con  la maggioranza che sarà infatti un monocolore azzurro, mentre la Lega andrà all’opposizione con Pd e Movimento 5 Stelle.

La coalizione di centrodestra torna a guidare Viterbo, anche se il nuovo sindaco Giovanni Maria Arena ha dovuto soffrire fino all’ultimo: Arena ha infatti vinto solo con il 51% dei voti dopo il 40% del primo turno, respingendo il grande recupero della candidata civica Chiara Frontini.

Oltre a Cinisello Balsamo, in Lombardia il centrodestra conquista anche Sondrio, Carate Brianza, Bareggio e Seveso. Cappotto in Umbria, con la coalizione che prende Umbertide e Spoleto. Le altre vittorie del centrodestra sono a Castellamare di StabiaMartellago Pietrasanta.

Il centrosinistra – Dopo la vittoria alla regionali, il centrosinistra si conferma in salute nel Lazio, dove rimane al comando di Fiumicino con il sindaco uscente Esterino Montino, sostenuto da Pd, Liberi e uguali e 6 liste civiche. In questo comune sia la Lega che i Cinquestelle si erano spesi in campagna elettorale, anche con l’intervento dei rispettivi leader Salvini e Di Maio. Anche qui il Carroccio presentava un proprio candidato che però non ha raggiunto al ballottaggio, dove invece è arrivato l’uomo di Forza Italia Mario Baccini.

Il centrosinistra in regione conquista anche Velletri, dove ha vinto Orlando Pocci. A Santa Marinella, città balneare a Nord di Roma, il dem Pietro Tidei, già sindaco a Civitavecchia, ha battuto Bruno Ricci, sostenuto da Lega e Forza Italia. Si è votato anche nel municipio III di Roma Capitale, corrispondente alla zona di Montesacro, dove ha vinto l’ex assessore della giunta Marino Giovanni Caudo.

Anche in Puglia il risultato è in controtendenza con quello nazionale, con il centrosinistra che vince sette sfide sulle undici totali e conquista Brindisi. Ad AltamuraAcquavivaConversano e Noci si sono affermati candidati che si sono presentati direttamente con il simbolo del Pd.  A Casamassima e Mola hanno vinto liste civiche di centrosinistra, mentre il centrodestra conquista solo San Nicandro Garganico. Tra le altre, il centrosinistra porta a casa anche Campi Bisenzio, Iglesias, Pontecagnano, San Donà di Piave, Salsomaggiore, e Seregno.

Acireale ai Cinquestelle – Poche novità e due conferme per i Cinquestelle. A Pomezia sorride Adriano Zuccalà, candidato ufficiale del movimento dopo l’uscita dell’ex sindaco grillino Fabio Fucci: al ballottaggio ha sconfitto con ampio margine Pietro Matarese, del centrodestra. Nettissimo il divario: quasi il 70 per cento contro poco più del 30. Il divario rispetto al primo turno si è ampliato: Zuccalà aveva conquistato la testa con il 28,7%, tre punti sopra Matarese, che aveva escluso dal ballottaggio la lista civica di Fucci.

La Cinquestelle Sabrina Licheri è la nuova sindaca di Assemini, comune cagliaritano di 26mila abitanti. La presidente uscente del Consiglio comunale ha vinto il ballottaggio contro Antonio Scano, in corsa col centrodestra. Licheri prenderà il posto di Mario Puddu, anche lui M5s. Il risultato delle urne è stato netto: la nuova prima cittadina ha vinto col 59,19 per cento, mentre Scano si è fermato al 40,81. I pentastellati vincono ad Acireale, dove il nuovo sindaco è Stefano Alì, che ha vinto con il 56% delle preferenze superando Michele Di Re, sostenuto da centrodestra e liste civiche anche di estrazione Pd. Al primo turno Di Re era arrivato primo con il 38%, dei voti, ma al ballottaggio questo vantaggio si è dissolto.

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