Una in testa, l’altra in coda: Chiara Appendino, sindaca di Torino, è il primo cittadino “più gradito” d’Italia. La sua collega romana del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, si piazza invece al penultimo posto della classifica sul gradimento degli amministratori stilata dall’Istituto Ipr Marketing per il Sole 24 Ore e pubblicata oggi dal quotidiano. Nonostante la delusione per Roma, il M5s si prende dunque il gradino più alto del podio. Al secondo posto il dem Dario Nardella a Firenze, al terzo l’ex grillino Federico Pizzarotti, sindaco di Parma. Non è ancora scoppiato l’amore invece tra Milano e Beppe Sala, che si piazza solo al 30esimo posto. Vince l’opposizione anche nella classifica sui governatori, con il leghista Luca Zaia amatissimo in Veneto, che precede Enrico Rossi (Toscana) e Roberto Maroni (Lombardia). In coda il trio del Pd Crocetta, Pigliaru e Serracchiani.

Il gradimento della popolazione rispetto ai sindaci è generalmente in calo dal 54,8% dello scorso anno all’attuale 53,5%. Oltre al caso della Appendino, eletta in questo 2016 e subito balzata al primo posto della classifica con il 62% dei consensi, portano aria fresca anche Damiano Coletta a Latina, primo sindaco non di centrodestra della città dal 1993, e Vincenzo Napoli a Salerno: tutti e due in quarta posizione con il 60%. A parimerito con le new entry ci sono Paolo Perrone (Lecce), Paolo Calcinaro (Fermo), Luigi Brugnaro (Venezia) e Luigi De Magistris, che dopo la riconferma alle urne a giugno arriva a occupare le posizioni alte della classifica dopo gli ultimi anni sempre in coda. Chiudono la classifica il sindaco di Trapani Vito Damiano con il 45% dei consensi, la sindaca di Roma Raggi con il 44% e ultima il primo cittadino Pd di Alessandria, Maria Rita Rossa, con il 42%.

In vetta alla classifica del gradimento dei governatori svettano invece due presidente al secondo mandato: Luca Zaia con il 60% dei consensi e Enrico Rossi con il 57%. Sul podio anche Maroni, mentre molto peggio va per il terzo governatore dell’area di centrodestra, Giovanni Toti, che in Liguria guadagna solamente il 37% dei consensi. Ottavo Michele Emiliano (Puglia), decimo Vincenzo De Luca che in Campania ha il 42% di gradimento. In generale però, è molto basso il gradimento dei cittadini verso i propri presidenti di Regioni: in media al 43%.

Cinquestelle alfa e omega della graduatoria – L’anomalia maggiore nel ‘governance poll’ di Ipr è rappresentata dal M5s, che si piazza al primo posto con Appendino ma anche al penultimo con Raggi. A fare compagnia alla sindaca romana nelle ultime posizioni ci sono anche Filippo Nogarin (Livorno), 92esimo con il 48% dei consensi, e Federico Piccitto che a Ragusa raccoglie il 46% di gradimento ed è 98esimo. Mentre è sul podio un ex esponente dei Cinquestelle, Pizzarotti a Parma, che dopo il braccio di ferro con Grillo e il 49esimo posto dello scorso anno, risale nettamente la classifica. A suo tempo a Roma e Torino le urne avevano dati risultati diversi, sottolinea Il Sole 24 Ore, premiando maggiormente Virginia Raggi rispetto alla collega torinese. Ma l’esito dei ballottaggi era figlio delle stesse problematiche che hanno causato l’inversione di tendenza. Il capoluogo piemontese, scrive il quotidiano, “macina da tempo successi crescenti in termini di immagine” e “ha tradizionalmente tributato alti consensi ai sindaci in carica”. Nella capitale invece la sindaca ha raccolto “un’eredità impossibile” dalle giunte precedenti, senza riuscire per ora a invertire la tendenza.

Exploit di Mastella, 30esimo Sala – Tra i sindaci rieletti per un secondo mandato nel 2016, non spicca solo il quarto posto di De Magistratis, ma anche il 15esimo di Massimo Zedda a Cagliari, dove raccoglie il 58% dei consensi. Una novità nella graduatoria è invece Clemente Mastella, che a Benevento ha il 59% e si piazza al decimo posto. “Quello misurato dal ‘governance pool’ – chiarisce Il Sole 24 Ore – non è un consenso elettorale, perché alla domanda posta ai cittadini dei diversi Comuni manca ovviamente il confronto con gli altri possibili candidati. Le risposte, piuttosto, misurano il gradimento ottenuto dalla figura del sindaco”. Pur rimanendo in questo contesto, non può essere molto felice Beppe Sala, che si inserisce al 30esimo posto della graduatoria. Peggio va ad un altro primo cittadino dem eletto nel 2016, Virginio Merola, che a Bologna raccoglie il 53% dei consensi (60esimo posto). Non è più amatissimo neanche Flavio Tosi a Verona: con il 50% di gradimento è 80esimo.

Governatori, basso gradimento nelle Regioni a statuto speciale – In generale i governatori non sono amati dagli italiani: raccolgono in media il 43% dei consensi, dieci punti abbondanti in meno rispetto al 53,5% dei sindaci. Fanno eccezione Zaia e Rossi, che da anni si contendono il primo posto in questa speciale classifica. Oltre alle buone notizie per Maroni, Chiamparino e Bonaccini, possono festeggiare il presidente della Calabria Mario Oliverio e della Basilicata Marcello Pittella. Sono gli unici governatori di regioni del Sud ad avere dalla propria parte almeno la metà dei cittadini (51% Oliverio, 50% Pittella). Occupano invece le ultime tre posizioni i governatori delle Regioni a statuto speciale (sono escluse dalla rilevazione Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta perché non hanno elezione diretta del presidente). “La disponibilità di fondi non si traduce in consensi”, scrive Il Sole 24 Ore: le performance peggiori sono di Debora Serracchiani in Friuli Venezia Giulia, Francesco Pigliaru in Sardegna e Rosario Crocetta con solamente il 27% dei consensi in Sicilia.

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