- 20:08 - **Slovacchia: Mattarella, 'attentato Fico gesto criminale di eccezionale gravità'**
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - "La notizia del ferimento del primo ministro Robert Fico ha suscitato nel popolo italiano profonda emozione, un sentimento che condivido personalmente". Si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Presidente della Repubblica Slovacca, Zuzana Čaputová.
"Il criminale ed insensato gesto di violenza contro il Capo del governo della Repubblica Slovacca costituisce un fatto di eccezionale gravità non soltanto per il suo paese ma per tutta l’Unione Europea. In questa drammatica circostanza giungano a lei, Signora Presidente, alla famiglia Fico e all’amico popolo slovacco, unitamente all’auspicio di rapida guarigione del Primo ministro, le espressioni della più sincera solidarietà della Repubblica Italiana e della mia vicinanza".
- 19:57 - Tpl: ok Camera a mozione maggioranza
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - L'aula della Camera ha approvato la mozione di maggioranza sul trasporto pubblico locale che impegna il governo, tra l'altro, a produrre uno "studio di settore finalizzato alla definizione del concetto di 'livello essenziale di trasporto".
- 19:46 - Maltempo: ass. Comazzi, 'attivate vasche di laminazione Lambro, attenzione altissima'
Milano, 15 mag. (Adnkronos) - "Grazie all'attivazione delle vasche di laminazione, già realizzate da Regione Lombardia, che limitano le piene del Lambro, stiamo fronteggiando una situazione davvero difficile e contenendo impatti ancor più pesanti su tutti i comuni a valle, in particolare Milano, Monza e Cinisello Balsamo. La preoccupazione, però, non è finita e l’attenzione resta altissima". Lo ha detto l’assessore al Territorio e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, intervenendo sull’evoluzione del maltempo in Lombardia.
"Al Comune di Milano e in particolare all’assessore competente -aggiunge Comazzi- diciamo di avere più attenzione verso la manutenzione ordinaria, in particolare a quella della rete idraulica e delle acque di pioggia che stanno allagando sottopassi, strade e diverse zone della città".
La situazione, al momento, vede sul Lago di Pusiano la diga chiusa dalle 22 di ieri sera. Il lago ha invasato 2 milioni e 750.000 metri cubi ed è cresciuto di 50 centimetri in un giorno. Ancora invasabili 5 milioni di metri cubi. A Costa Masnaga, la vasca di laminazione, attiva dalle 12 di oggi, ha alleggerito il torrente Bevera, affluente del Lambro, invasando 400.000 metri cubi. Ad Inverigo, la vasca di laminazione, attiva dalle 11 di oggi, ha invasato 1 milione di metri cubi, raggiungendo la capienza massima.Al Parco di Monza sono state attivate anche le aree golenali.
- 19:40 - Maltempo: bloccato in una baracca da acque fiume Lambro, salvato uomo a Milano
Milano, 15 mag. (Adnkronos) - Un uomo è rimasto bloccato all'interno di una baracca dalle acque del fiume Lambro, a Milano. La grande quantità di pioggia caduta sulla città dalla notte scorsa ha portato il livello del fiume sopra ai limiti, per cui si è reso necessario l'intervento dei pompieri.
Le operazioni sono state effettuate dalla squadra Saf, applicando tecniche di soccorso fluviale.
L’uomo è stato tratto in salvo ed è in buone condizioni.
- 19:24 - Maltempo: Anas, 'in Lombardia chiuso raccordo Lecco-Valsassina direzione Lecco
Milano, 15 mag. (Adnkronos) - La strada statale 36racc 'Raccordo Lecco-Valsassina' è provvisoriamente chiusa da Ballabio in direzione sud/Lecco per consentire gli interventi di ripristino in seguito al maltempo che ha interessato la zona. Lo rende noto Anas, precisando che il completamento delle attività, che proseguiranno durante la notte, è previsto entro le 5 di domattina, giovedì 16 maggio.
Il traffico proveniente dalla Valsassina in direzione Lecco sarà deviato sulla parallela strada provinciale 62.
- 19:07 - Ungheria: documento giudici, 'cauzione e uscite autorizzate', tutti i vincoli per Salis
Milano, 15 mag. (Adnkronos) - E' scarno ma preciso il documento con cui il tribunale ungherese di seconda istanza, con la decisione di oggi, accoglie la richiesta di domiciliari e della cauzione nei confronti di Ilaria Salis, la 39enne insegnante in carcere dall'11 febbraio del 2023 con l'accusa di aver aggredito tre persone nel corso di una manifestazione neonazista a Budapest.
Imputata nel procedimento iniziato lo scorso 28 marzo davanti ai giudici di Budapest - l'atto stabilisce che la sua detenzione in carcere "terminerà con il pagamento della cauzione al tribunale distrettuale di Elsofoku", cauzione il cui importo va saldato "da oggi entro un mese" e "ordina la sorveglianza speciale fino alla pronuncia finale". In regime di domiciliari Ilaria Salis potrà lasciare l'abitazione "solo con il permesso del tribunale", inoltre "sarà controllata con un dispositivo" ossia il braccialetto elettronico.
- 18:15 - Cecchettin: chiuse indagini, omicidio crudele e premeditato, Turetta verso processo/Adnkronos
Milano, 15 mag. (Adnkronos) - Un omicidio crudele e premeditato. Un reato pluriaggravato che, da solo, già può costare l'ergastolo, ma Filippo Turetta, in carcere a Verona per aver ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin, 22 anni, deve difendersi anche dalla contestazione di stalking - novità che insieme alla premeditazione emerge dalla chiusura indagine - e dai reati di sequestro di persona e occultamento di cadavere. A sei mesi dal suo arresto, dopo una fuga di una settimana in Germania, arriva dalla procura l'atto che anticipa la richiesta di processo per il caso che mediaticamente ha segnato un punto di svolta nei racconti di femminicidio.
Dopo la pronuncia del gup, attesa entro l'estate, il processo per l'ex studente che ha confessato il delitto - le accuse impediscono con la recente riforma la possibilità di ricorrere al rito abbreviato - potrebbe iniziare già in autunno. Corposo il fascicolo nelle mani degli inquirenti che sostengono che Giulia sia stata uccisa "con crudeltà ed efferatezza". Aggredita e accoltellata una prima volta a 150 metri dalla sua casa di Vigonovo (Padova), poi nuovamente colpita nell'area industriale di Fossò, quindi caricata in macchina e abbandonata vicino al lago di Barcis. Un delitto "aggravato dalla premeditazione" come dimostra "tutta una serie di modalità e attività" messe in atto dall'ex fidanzato: "la ricerca sul web di luoghi di montagna dove nascondere il cadavere, l'acquisto di cerotti, scotch e corde con cui legarla e di altri strumenti atti al suo disegno, l'acquisto della cartina stradale per la fuga" spiega il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi.
E' sabato 11 novembre del 2023 quando Giulia, che si sarebbe dovuta laureare quattro giorni dopo in Ingegneria biomedica all'Università di Padova, esce in compagna dell'ex fidanzato e compagno di studi. Una serata trascorsa in un centro commerciale a Marghera, poi la scomparsa e giorni di angoscia per papà Gino, la sorella Elena e il fratello Davide che non hanno mai creduto all'allontanamento volontario. Un'idea che diventa certezza il 18 novembre quando il corpo di Giulia viene trovato senza vita in provincia di Pordenone. Nessuna traccia di Filippo Turetta fino al suo arresto vicino Lipsa, in Germania, dopo una fuga di oltre mille chilometri.
Per il gip di Venezia Benedetta Vitolo, che firma l'ordinanza di custodia cautelare, il 22enne mostra una nitida volontà di uccidere. Nel parcheggio di via Aldo Moro aggredisce e prende a calci Giulia mentre lei invoca 'aiuto' e grida 'mi fai male'. Urla, sentite da un testimone, che allarmano Turetta - probabilmente le tappa la bocca con del nastro adesivo - e che forse cambiano, in parte, i suoi piani. La costringe a risalire in auto fino alla zona industriale, circa quattro chilometri che percorre in una manciata di minuti. La telecamera di un'azienda indica le 23.40 quando inquadra Giulia che scappa. Chi la segue è "più veloce, la raggiunge e la scaraventa a terra" e la giovane "dopo pochi istanti non dà segno di muoversi" scrive il gip. Morirà per lo shock emorragico provocato dal colpo alla testa e dalle coltellate, diverse sul corpo, almeno 25, secondo l'autopsia.
"Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata" le parole di Turetta pronunciate davanti al gip di Venezia, prima di decidere di non rispondere alle domande.
In carcere, prima di un incontro straziante con i genitori, davanti al pm di Venezia Andrea Petroni, cerca di mettere ordine tra fatti ed emozioni alternando parole sussurrate, pause ripetute e silenzi di chi fatica a ricordare o preferisce non indugiare nei particolari sul come e perché ha ucciso Giulia Cecchettin. Assistito dagli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera per ore - nell'interrogatorio del primo dicembre scorso - cerca le parole giuste, si rintana nei 'non ricordo', s’interrompe, chiede tempo per riprendere fiato e forze, vacilla ma confessa di aver "fatto una cosa orribile", lui incapace di accettare che la "mia Giulia" non fosse più sua.