Wimbledon 2016, il pagellone – Altro che rinnovamento: nel torneo della tradizione vince la restaurazione dei soliti noti - 11/12
A Londra non c'è nouvelle vague che tenga: i giovani talenti non sfondano, l'Italia è inesistente, Federer non regala il miracolo. Fuori Djokovic, vince il favorito Murray. E il tabellone femminile è sempre terreno di Serenona Williams
SABINE MUGURUZA: da fresca vincitrice del Roland Garros, ci si aspettava molto di più dalla spagnola. E neppure l’erba è una scusante, visto che la finale dello scorso anno dimostra che può essere competitiva anche su questa superficie. Invece ha perso al secondo turno contro la sconosciuta Cepelova, praticamente senza giocare. E ha ceduto anche la seconda posizione del ranking alla meno talentuosa ma più solida Kerber. Probabilmente a 22 anni deve ancora raggiungere la maturità di una vera campionessa. VOTO: 4.5
