Wimbledon 2016, il pagellone – Altro che rinnovamento: nel torneo della tradizione vince la restaurazione dei soliti noti - 4/12
A Londra non c'è nouvelle vague che tenga: i giovani talenti non sfondano, l'Italia è inesistente, Federer non regala il miracolo. Fuori Djokovic, vince il favorito Murray. E il tabellone femminile è sempre terreno di Serenona Williams
MILOS RAONIC: bum-bum Raonic grazie all’erba di Londra e ai consigli del grande McEnroe è riuscito ad aggiungere qualcosa di diverso al suo servizio devastante. E questo l’ha portato alla sua prima finale Slam. Resta però un giocatore monocorde, tatticamente un po’ ottuso, che non è detto possa migliorare più di tanto con l’età. Un po’ come successo con Berdych. Questo lo dirà il tempo. Intanto Wimbledon 2016 è stato comunque il miglior torneo della sua carriera. VOTO: 7.5