(150820) — CAIRO, Aug. 20, 2015 (Xinhua) — A photographer takes pictures at the site of a blast in the district of Shubra El-Kheima, Qaliubiya Governorate, Egypt, Aug. 20, 2015. At least 23 people, among them six policemen, got injured early Thursday in a blast that targeted a national security building in Qaliubiya Governorate, the Egyptian state TV reported. (Xinhua/Pan Chaoyue)
- 20:01 - Mo: Cameron, 'mandati d'arresto Cpi semplicemente sbagliati'
Londra, 21 mag. (Adnkronos) - Il ministro degli Esteri del Regno Unito David Cameron afferma che i mandati di arresto richiesti dal procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) sono “semplicemente sbagliati”.
"Non credo nemmeno minimamente che questi mandati aiuteranno a liberare gli ostaggi, non aiuteranno a ottenere aiuti e non aiuteranno a garantire un cessate il fuoco sostenibile", ha detto il capo della diplomazia britannica alla Camera dei Lord.
“Penso che stabilire un’equivalenza morale tra la leadership di Hamas e il leader democraticamente eletto di Israele sia semplicemente sbagliato”, ha detto Cameron.
- 19:46 - Mo: amministrazione Biden, 'Israele annulli decisione contro Ap'
Washington, 21 mag. (Adnkronos) - L'amministrazione Biden ha inviato messaggi urgenti a Israele attraverso l'ambasciata israeliana a Washington, chiedendo la cancellazione delle decisioni contro la principale agenzia di stampa americana Ap. La richiesta arriva dopo che gli ispettori del Ministero delle Comunicazioni hanno confiscato le sue apparecchiature di trasmissione per violazione delle norme della legge sui media e del veto ad al Jazeera di operare a Gaza. La richiesta è stata inoltrata anche all'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
- 19:14 - IA: Meloni, 'al G7 piano d'azione per uso nel mondo del lavoro'
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - "La presidenza italiana del G7 ha messo l’intelligenza artificiale tra le sue priorità. E al Vertice dei Leader in Puglia saremo onorati di ospitare, nella sessione ‘outreach’ dedicata a questo tema, Papa Francesco. È la prima volta nella storia che un Pontefice parteciperà ai lavori del Gruppo dei Sette e io sono convinta che la sua presenza darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all'intelligenza artificiale". Così la premier Giorgia Meloni in un videomessaggio indirizzato al Summit di Seoul sull'intelligenza artificiale.
"Ma siamo impegnati per lanciare, sempre in ambito G7 - va avanti la presidente del Consiglio -, anche un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, perché è una tecnologia che investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, dell’impresa e della produzione, e non sarà limitato ai profili di eccellenza tecnologica. Innovazione, regolamentazione e sicurezza devono camminare di pari passo. A Bletchley abbiamo lavorato molto bene, in particolare con la definizione dei test di sicurezza concordati per le aziende, e sono convinta che questo Summit ci permetterà di fare importanti passi avanti. Il linguaggio dell'intelligenza artificiale è adattabile e cambia rapidamente, e noi dobbiamo garantire la stessa adattabilità e rapidità di cambiamento, se non vogliamo che i rischi che possono derivare dallo sviluppo di questa tecnologia impediscano di coglierne le grandi opportunità. Non è una sfida facile, ma siamo pronti come sempre a fare la nostra parte, senza esitazioni".
- 19:11 - Finanza, Portale (Politecnico): "3,6 milioni di italiani possiedono cripto attività"
Milano, 21 mag. - (Adnkronos) - "All'interno di un'indagine svolta sui consumatori tra i 18 e i 75 anni, Internet Users, è emerso che sono circa 3.6 milioni gli italiani che ad oggi possiedono crypto attività, dalle criptovalute ai token di varia natura. Un numero sicuramente interessante, tanto più che è connotato anche dalla tipologia di utenti: abbiamo una percentuale di penetrazione che cresce per i giovani e giovanissimi sempre più interessati a questi temi. Un altro indicatore interessante è il fatto che chi ha un reddito un po’ più alto si sta avvicinando a questi strumenti". Parole di Valeria Portale, direttrice Osservatori Innovative Payments e Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano, intervistata a margine della tavola rotonda di Binance Italy ‘Innovazione e tecnologia, blockchain e cripto-attività: stato dell’arte e traiettorie evolutive’, organizzata a Milano da Connexia, il brand di marketing e comunicazione della MarTech Company Retex.
"Circa 10 milioni di italiani dichiarano interesse e curiosità a capire meglio cosa si può fare con questi strumenti - spiega Portale - In tale contesto, il tema dell'educazione finanziaria nell'ambito delle cripto attività è fondamentale, in quanto abbiamo una quantità di utenti che si stanno avvicinando a questi strumenti pur non essendo consapevoli di cosa sono e che cosa si può fare. Strumenti che hanno un'altissima volatilità e quindi un rischio di investimento molto forte - riprende Portale - quindi è fondamentale che ci sia educazione, che ci siano competenze da parte degli utenti prima di investire. Per poterlo fare, è necessario che anche il mondo della finanza più tradizionale si avvicini per conoscere e comprendere, al fine di essere veicolo di educazione verso il consumatore".
Per Portale "Realtà come Binance sono cruciali e fondamentali, in quanto innovatori. Probabilmente vengono da un contesto molto più ampio, quello globale, dove queste innovazioni si sono già sviluppate anche in modo ancora più pervasivo e quindi portano alla competenza globale anche sul mercato italiano, spingendo e accelerando un processo di innovazione che sarà fondamentale", afferma. Nel contesto attuale, in cui la regolamentazione del settore è più chiara rispetto al passato ed è sempre più vicina l’entrata in vigore della direttiva Mica, Binance si afferma come il principale ecosistema blockchain e fornitore di infrastrutture per criptovalute al mondo: “Da sempre Binance ha cercato di guardare e di adeguarsi alla regolamentazione vigente, cercando di portare il fatto che l'innovazione può essere regolamentata. Si può fare innovazione anche all'interno di regole ben definite -illustra l’esperta - Credo che questo sia uno stimolo anche per gli attori più tradizionali che si avvicineranno a questi strumenti, anche grazie all'esempio di attori come Binance, che mostrano come innovazione e regolamentazione possano convivere”, conclude.
- 19:07 - Milano-Cortina: pm guarda a fornitori e sponsor, si spulcia nei conti correnti
Milano, 21 mag. (Adnkronos) - Tre affidamenti "opachi" in cambio di soldi e un'auto, il sospetto su altre procedure adottate per la scelta di fornitori e sponsor in campo digitale e per alcune assunzioni di dipendenti della Fondazione chiamata a gestire l'evento Milano - Cortina 2026. E' questo il perimetro dell'inchiesta, su corruzione e turbativa d'asta, della procura di Milano che ha portato a indagare l'ex ad di Milano Cortina, Vincenzo Novari, l’ex dirigente Massimiliano Zuco e l'imprenditore Luca Tomassini. L'indagine riguarda irregolarità sugli appalti dei servizi digitali alla Fondazione, nel periodo in cui Novari era amministratore delegato.
Per i pm Francesco Cajani e Alessandro Gobbis e la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano lo schema è semplice: nella qualità di funzionari pubblici - in quanto legati a una fondazione che beneficia di risorse dello Stato e di enti locali - i due ex dirigenti avrebbero favorito le società di Tomassini (Vetrya, poi Quibyt) in cambio di soldi e "altre utilità", tra cui una Smart per Zuco "pagata direttamente" dall'imprenditore, si legge nel decreto di perquisizione eseguito stamane dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza. Ancora difficile quantificare il valore reale della presunta corruzione contestata, le fatture delle società di Tomassini alla fondazione sfiorano 1,9 milioni di euro, e per questo la Guardia di finanza ha eseguito l'acquisizione di atti e documenti (anche nella sede della Fondazione) e i conti correnti di Novari. Inoltre, la procura annuncia che verranno sentiti alcuni dipendenti dell'ente, in qualità di persone informate sui fatti.
Il telefonino di Tomassini, già finito in una recente inchiesta della procura meneghina, restituisce - in conversazioni whatsapp - il presunto accordo corruttivo per almeno tre gare per l'aggiudicazione dei servizi digitali dei Giochi olimpici e paraolimpici del 2026. Non solo: cela il sospetto che l'imprenditore abbia fatto pressioni per la nomina dell'amico Zuco attraverso il rapporto, saldo, con Novari. Un interessamento che arriva ben prima della costituzione del comitato organizzatore dei Giochi invernali e che poi è effettivamente avvenuta, "tramite l'intervento" dell'allora amministratore delegato.
Per l'incarico in Fondazione di digital creator e per la delega (concessa da Novari) nello stipulare contratti e affidamenti nel settore digitale il compenso per Zuco è di 857.732 euro dal 2020 e il 2022, oltre a un'auto "da Tomassini tramite Vetrya per le 'cortesie' fatte 'ultimamente' (così si esprime in chat lo stesso Tomassini)". 'Cortesie' che si traducono, forse, in promesse di denaro. In una email interna di Vetrya si legge: "Entro domani sera cerchiamo di avere un importo da trasferire a Zuco".
E altri elementi di "criticità" si ravvisano sulla scelta del logo delle Olimpiadi che sarebbe stato 'indirizzato' da Zaco, a dire della procura, affinché avesse la meglio proprio Tomassini, nonostante la decisione spettasse a una 'giuria popolare'.
Nell'inchiesta milanese c'è anche il capitolo assunzioni. Novari avrebbe assunto dipendenti a lui noti perché conosciuto "nell'ambito di suoi precedenti incarichi dirigenziali o per cointeressenze societarie". L'attività investigativa ha fatto emergere che a partire dallo scorso 29 marzo il sito dei Giochi invernali 2026 non ha più alcun legame con Quibyt, mentre c'è il riferimento alla società Deloitte (non indagata), in cui la Guardia di finanza ha fatto oggi acquisizioni. Materiale, insieme a quello preso nella sede della Fondazione, sarà analizzato nel dettaglio dagli investigatori a caccia delle prove della corruzione.
- 19:05 - **Fisco: redditometro divide maggioranza, P.Chigi aggiusta tiro 'con dm Leo è superato'**
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - L'argine arriva nel pomeriggio, a slavina già partita. A provocarla i titoloni dei siti online sul ritorno del 'redditometro', vale a dire il 'radar' del fisco per stanare furbi e furbetti avvalendosi della capacità di spesa dei contribuenti per risalire ai loro redditi. Un esempio su tutti? Se stando alla tua dichiarazione dei redditi fai fatica ad arrivare a fine mese, difficile tu possa giustificare l'acquisto di una barca e di una seconda casa in una località di grido. Dopo essere stato abrogato nel 2018, il decreto ministeriale del 7 maggio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri e firmato dal vice ministro all'Economia Maurizio Leo, ripristina lo strumento di 'accertamento sintetico' che risale al reddito analizzando la capacità contributiva per gli anni d'imposta a decorrere dal 2016. Ritorno al redditometro, dunque? Matteo Renzi non ha dubbi: "Giorgia Meloni è la premier delle tasse", punta il dito sui social l'ex premier, attribuendosi il merito di aver cancellato la 'sentinella' del Fisco nel 2015.
A poco più di due settimane dal voto, il ritorno del redditometro rischia di trasformarsi in un boomerang per le forze di maggioranza al governo, sarà per questo che Forza Italia e Lega non perdono tempo a marcare le distanze. "Il redditometro non è certo la pietra miliare della nostra politica - dice all'Adnkronos il deputato di Fdi e presidente della Commissione Finanze della Camera Marco Osnato -. Se qualcuno vuole puntualizzare benissimo, ma un conto è evidenziare qualche critica e un altro conto dire 'il provvedimento è del viceministro Leo, chiedete a Fratelli d'Italia'. I provvedimenti - rimarca Osnato - sono tutti collegiali, nessuno attribuisce a Giorgetti la paternità esclusiva delle misure sul superbonus. Ci vuole serenità, siamo in campagna elettorale, è giusto far valere le proprie ragioni ma ricordiamoci che siamo una coalizione. Non penso che domani vedremo Leo col fucile puntato contro i contribuenti".
Che così non sarà lo chiarisce lo stesso Leo, quando decide, giustappunto, di arginare la slavina. In una nota, rimbalzata anche all'interno di Palazzo Chigi, il viceministro puntualizza che non c'è nessun ritorno al "vecchio redditometro", il decreto ministeriale che ha fatto fibrillare la maggioranza mette invece "limiti" al potere discrezionale dell'amministrazione finanziaria.
"Il centrodestra - chiarisce Leo - è sempre stato contrario al meccanismo del 'redditometro' introdotto nel 2015 dal Governo Renzi. Il decreto ministeriale pubblicato in questi giorni in Gazzetta mette finalmente dei limiti al potere discrezionale dell'Amministrazione finanziaria di attuare l'accertamento sintetico, ovvero la possibilità del Fisco di contestare al contribuente incongruenze fra acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato. Potere previsto dall'ordinamento tributario fin dal 1973''.
Nel dettaglio, spiega, "con il nostro decreto, siamo intervenuti per correggere una stortura che si è creata nel 2018, quando il Governo Conte 1 ha abolito il dm 16 settembre 2015, il cosiddetto 'redditometro', del Governo Renzi e aveva contestualmente stabilito che si dovesse emanare un nuovo decreto con dei paletti precisi a garanzia del contribuente, in modo da limitare al minimo il contenuto induttivo dell'accertamento, e privilegiando sempre il dato puntuale a garanzia del contribuente".
A rilanciare ci pensa Palazzo Chigi, con fonti che rendono noto che al prossimo Cdm -slittato ancora una volta e atteso venerdì- Leo terrà un'informativa "sul superamento del redditometro". Parole usate non a caso, ma con la ferma volontà di smarcarsi da un provvedimento che rischia di far storcere il naso a larghe fasce di potenziale elettorato. O a spostare voti verso chi è più lesto a piantare paletti. Sarà per questo che le parole di Leo non bastano a silenziare malumori e mugugni. "L'inquisizione è passata da tempo - tuonano fonti di via Bellerio - e non tornerà di certo con la Lega al governo. Controllare la spesa degli italiani, in modalità Grande fratello, non è sicuramente il metodo migliore per combattere l'evasione. Auspichiamo che la proposta del viceministro Leo non sia orientata in questa direzione. Da sempre invece la Lega punta su un fisco più equo e su una progressiva riduzione della pressione tributaria".
Stessa linea in Fi, seppur con toni meno barricadieri o da "capitan Fracassa", per citare le parole usate oggi da Antonio Tajani e che sembrano puntare dritto alla Lega. "Noi riteniamo, come Fi, che il governo di centrodestra debba subito determinare l'obsolescenza del redditometro e il suo superamento, per passare al concordato preventivo fiscale", dice all'Adnkronos il capogruppo in Senato Maurizio Gasparri.
Ma anche per Fdi, come è pronta a rimarcare la stessa premier Giorgia Meloni in Cdm, il 'radar' del fisco è roba del passato. Anche se gli affondi della Lega e i dubbi di Fi non passano certo inosservati in via della Scrofa. "Mi sono un po' meravigliato che tanti leghisti, e altri, abbiano fatto dichiarazioni probabilmente senza aver letto bene il provvedimento. Io mi riservo di leggerlo attentamente...", dice, parlando con l'Adnkronos, il deputato di Fratelli d'Italia e commercialista Andrea De Bertoldi, e promuovendo a pieni voti Leo, "il più bravo di tutti".
"Fratelli d'Italia è sempre stato contro il redditometro e davvero non c'è nessun ritorno a quello varato da Renzi - assicura Fausto Orsomarso, esponente di Fdi e membro della Commissione Finanze di Palazzo Madama -. Il decreto Leo interviene per correggere una stortura che si è creata nel 2018, quando il governo Conte 1 ha abolito il redditometro Renzi e aveva contestualmente stabilito che si dovesse emanare un nuovo decreto con dei paletti precisi a garanzia del contribuente, in modo da limitare al minimo il contenuto induttivo dell'accertamento, e privilegiando sempre il dato puntuale a garanzia del contribuente. Purtroppo quel decreto non è mai stato emanato e col decreto Leo si mettono finalmente dei limiti al potere discrezionale dell'amministrazione finanziaria di attuare l'accertamento sintetico, ovvero la possibilità del fisco di contestare al contribuente incongruenze fra acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato". Fatto sta che, redditometro o meno, il decreto ministeriale firmato Leo continua a far ballare la maggioranza.
- 19:02 - Pa, De Felice (Inps): "Evento di confronto importante per attori pubblica amministrazione"
Roma, 21 mag. (Adnkronos) - "Questo è un evento importante per tutta la pubblica amministrazione italiana. È un evento annuale che vanta una grande storia, dove ci ritroviamo per confrontarci tra varie pubbliche amministrazioni con strumenti innovativi nei vari settori. L'Inps partecipa ogni anno insieme, al Ministero del Lavoro, all’Inail e agli altri ministeri vigilati dal Ministero del Lavoro in maniera sinergica". Lo ha detto Diego De Felice, direttore centrale comunicazione dell’Inps, a margine del Forum Pa 2024, in programma a Roma dal 21 al 23 maggio, con un ricco programma di eventi e iniziative dedicate alla trasformazione digitale, al welfare e ai servizi al cittadino. Il Forum Pa 2024 si svolge sotto il tema 'Per una Pa a colori', con l’obiettivo di valorizzare il ruolo della pubblica amministrazione come attrattore di talenti, incubatore di idee e motore di innovazione.
“Quest'anno l'Inps partecipa con vari eventi anche di carattere comunicativo, come l'inclusione e le risorse umane, ci saranno vari interventi e tavole rotonde - spiega De Felice - Inoltre, come settore comunicazione, abbiamo illustrato la logica che guida la comunicazione dell'Istituto, che si fonda sull’ascolto ai cittadini, secondo il paradigma che non c'è comunicazione senza ascolto, cercando di ascoltare sia i cittadini in una logica utente centrica, sia gli stakeholder per poter gestire in maniera strutturata queste sfide e riuscire a rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini, utilizzando più touchpoint possibili”.
In tale contesto, l’Inps si inserisce perfettamente presentando i propri progetti e le proprie esperienze all’avanguardia in materia di semplificazione dei servizi, digitalizzazione e comunicazione multicanale. Nell’ambito del programma congressuale ufficiale della manifestazione si svolgerà, infatti, la Rubrica “Lavoro e welfare”, all’interno del quale la Direzione centrale Comunicazione dell’Inps si è presentata raccontando il proprio approccio multicanale, l’affinamento degli strumenti di ascolto e dialogo con tutti gli stakeholder, il valore generato dal senso di appartenenza e identità dei propri dipendenti.
“Ad esempio i portali: sviluppando il portale esterno che abbiamo rivisto già dall'anno scorso, ma che stiamo mantenendo per renderlo più efficiente possibile, sia strumenti innovativi come la Smart Tv, che è uno strumento che vorremmo lanciare insieme ad altre pubbliche amministrazioni, di modo che un target, più abituato ad avere informazioni dal divano di casa sulla tv, possa accedere ad informazioni di carattere generale e di carattere più tecnico - continua - Questa è una sfida a cui stiamo lavorando anche tecnologicamente e speriamo di portare dei risultati entro il 2024”.
L’Istituto partecipa al Forum Pa 2024 con un proprio spazio espositivo personalizzato, in condivisione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inail, Inapp, Inl. Lo spazio è dedicato alla presentazione dei migliori progetti dell’Istituto e all’incontro con un pubblico di operatori pubblici. Ed è stata, inoltre, allestita una postazione per offrire il servizio di consulenza e informazione ai cittadini. “Il servizio del cittadino è quello che ci guida: noi abbiamo circa 42 milioni di utenti, quasi tutta la popolazione italiana che si occupa di Inps, dal momento della nascita fino al decesso - afferma De Felice - Quindi l’Inps intercetta il ciclo di vita del cittadino, perché le prestazioni sono circa 440. Molto spesso le persone pensano all'Inps per la parte pensionistica, che è il cuore dell'istituto e che si sviluppa durante tutta la vita dell'Istituto, attraverso i versamenti dei contributi”.
“Ma c'è anche la parte assistenziale dell'Istituto, quindi la parte che sostiene le persone nelle situazioni di disagio fisico, con l’invalidità civile oppure di disagio economico derivante da una mancanza momentanea di reddito e quindi con le prestazioni a sostegno del reddito. Quindi, vi è un'attività atta a sostenere alcune esigenze nuove che si pongono e che vanno a contrastare, ad esempio, l’inverno demografico, come l'assegno unico e il Bonus Mamma. Rispetto alle esigenze e alle criticità che dal punto di vista socioeconomico la nazione si trova ad affrontare, lo strumento è l'Inps, perché il vero obiettivo dell'Inps è quello della coesione sociale del nostro Paese”, conclude.