La Lituania sarà il 19esimo Paese a entrare nell’euro da gennaio prossimo: la Commissione europea ha dato oggi il via libera al Paese che “rispetta i criteri di convergenza”. “Il fatto che la Lituania sia ora pronta per adottare l’euro è la dimostrazione del suo lungo sostegno a riforme economiche e politiche di bilancio prudenti”, ha detto il commissario agli affari economici Olli Rehn ricordando i progressi fatti dal Paese dal suo ingresso nella Unione europea dieci anni fa. “Il pil pro-capite è passato dal 35% della media Ue nel 1995 al previsto 78% del 2015”, ha aggiunto.

La raccomandazione della Commissione deve ora essere discussa dal vertice Ue il 26-27 giugno, avere un parere del Parlamento europeo che si riunisce la prima settimana di luglio, e approvata in via definitiva dal Consiglio nella seconda metà dello stesso mese. L’ingresso ufficiale avverrà il primo gennaio 2015.

La Lituania, secondo il rapporto della Commissione, risponde a tutti i cosiddetti “criteri di convergenza” previsti da Maastricht: l’inflazione negli ultimi 12 mesi è stata in media di 0,6% (il limite fissato da Maastricht è 1,7%), il deficit è 2,1% nel 2014 (il limite è 3%), il debito è al 39,4% (il limite è 60%). Inoltre, i tassi di interesse sono al 3,6% e gli spread molto bassi “che riflettono la fiducia dei mercati nella Lituania”.

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