Potrebbe avere i giorni, se non le ore contate, l‘uomo ricercato a Bologna per avere aggredito con pedinamenti e palpeggiamenti almeno cinque ragazze nelle ultime due settimane. L’aggressore, del quale mercoledì 15 gennaio è stato fornito un primo identikit, ha i capelli biondi a spazzola, occhi azzurri, corporatura esile, altezza sul metro e 80, aspetto molto curato, accento inglese. “Un bellissimo ragazzo”, dicono le donne che hanno avuto la sfortuna di averci a che fare. E la pubblicazione di quel viso, voluta dalla procura, sembra dare i suoi frutti: a meno di 24 ore dalla diffusione dell’immagine su tutti i mezzi di comunicazione, giovedì mattina alle forze di polizia è arrivato una nuova denuncia. La quinta.

Una studentessa ha raccontato che sabato 4 gennaio, dopo essere salita sul bus 89 in via dei Mille, vicino alla stazione ferroviaria del capoluogo, un giovane avrebbe iniziato a infastidirla. Scesa a Casalecchio di Reno, il comune alla periferia della città, l’aggressore l’ha seguita, fino a quando le è saltato addosso, mettendole le mani sul seno e tentando di baciarla. La ragazza ha urlato e il ragazzo, spaventato, è fuggito. La descrizione fornita dalla giovane, che ha contattato subito gli inquirenti appena visto l’identikit, coincide con la persona disegnata dagli uomini della polizia. A questo punto, incrociando le testimonianze, sembrano non esserci più dubbi sul fatto che l’aggressore sia soltanto uno.

Prima di questa ultima denuncia gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal sostituto Laura Sola, avevano ricevuto altre quattro denunce riguardanti fatti avvenuti nel weekend successivo, tra sabato 11 e domenica 12 gennaio. Quasi che il misterioso aggressore agisse solo nei fine settimana. Quattro distinti episodi di aggressioni a sfondo sessuale avvenuti in poco meno di 24 ore in città, in zone non lontane l’una dall’altra. Nel primo caso, sabato 11, una 32enne ha raccontato che, intorno alle cinque di mattina, dopo aver salutato un’amica in zona universitaria stava rientrando a casa. A quel punto si è accorta di essere seguita. Arrivata sotto la sua abitazione, è stata sbattuta contro il portone e palpeggiata. L’aggressore è fuggito grazie un’automobilista che, vista la scena, aveva iniziato a lampeggiare coi fari.

La stessa mattina, verso le 7.30 nei pressi di porta San Felice, una ragazza di 17 anni è stata bloccata per le gambe da un uomo che l’ha palpeggiata, anche sotto la gonna e ha proseguito anche quando lei ha tentato di liberarsi. Solo quando la ragazzina ha urlatoil giovane allora si è allontanato, come se nulla fosse. Poco dopo, non lontano da lì, una 19enne che era su un bus si è accorta di essere stata sfiorata alle spalle durante il viaggio. Scesa dal mezzo ha notato lo stesso uomo che la seguiva. Così, quando ha tentato di risalire sul bus è stata afferrata per le gambe, buttata in terra e insultata dall’aggressore che è fuggito solo quando ha notato che in soccorso stavano arrivando delle persone.

La mattina successiva infine, domenica 12, attorno alle 5, ancora nella stessa zona della città, una 22enne si è accorta di essere seguita fin dentro l’androne del proprio palazzo. Mentre lei aspettava l’ascensore, l’uomo ha fatto come per imboccare le scale, poi però l’ha aggredita, palpeggiandola e tentando di baciarla. Anche in questo caso l’assalitore è scappato solo quando la madre della vittima ha sentito le grida ed è accorsa. “A Polizia e Carabinieri sono già arrivate una quindicina di segnalazioni dopo la diffusione dell’identikit. Alcune persone hanno scritto delle mail anche direttamente alla Procura”, spiega Giovannini che sta seguendo personalemente le indagini serrate. Le cinque ragazze aggredite sono già state messe in queste ore davanti a una serie di foto di possibili sospettati. Il cerchio si stringe.

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