“Creare una public company guidata da una lista di indipendenti, aggregando fondi stranieri e italiani e scalzare così Telco e ‘il quartierino’ dal comando di Telecom“. Questo il progetto che Marco Fossati (l’erede del brodo Star che ha comprato il 5% delle azioni del Gruppo per oltre un miliardo di euro e che ora ha visto ridursi il pacchetto a 450 milioni di euro) ha spiegato in esclusiva al FattoTv in previsione del 20 dicembre, quando si svolgerà l’assemblea straordinaria di Telecom (fortemente voluta da Fossati) per valutare la revoca del Consiglio di amministrazione. In quell’occasiono potrebbe risolversi l’infinita battaglia di Telecom che passerà, quindi, per lo scontro tra la logica dei salotti buoni che detengono il comando in Telecom e quella dei piccoli azionisti che non siedono nel Cda. L’imprenditore ha risposto alle domande dei giornalisti de Il Fatto Quotidiano, Stefano Feltri e Giorgio Meletti, e si è lasciato andare anche a una confessione: “Poco prima del lancio dell’IPhone ho venduto lo 0,5% delle azioni della Apple che detenevo per colpa dell’investimento in Telecom”
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