- 14:30 - Sanità: Serracchiani, 'dl Schillaci è fuffa elettorale e inganno per cittadini'
Roma, 4 giu. (Adnkronos) - “Un decreto legge sulle liste d’attesa a cinque giorni dal voto è solo fuffa elettorale, un inganno per i cittadini, oltre ad essere il riconoscimento che avevamo ragione quando denunciavamo il definanziamento della sanità". Così Debora Serracchiani, responsabile giustizia nella segreteria nazionale del Pd.
"Pensano di cavarsela con l’annuncio di misure miracolose perché sanno che le liste d’attesa sono uno dei problemi più sentiti dalle persone ma il problema è solo rimandato. Non si fanno le nozze coi fichi secchi, non si assume personale senza risorse fresche, e ci chiediamo cosa spera di ottenere un ministro della Salute che già ha avuto ‘frizioni’ con il Mef e contesta i numeri delle Regioni”.
- 14:24 - Daily Crown: Harry non andrà al matrimonio dell'anno per non imbarazzare William
Londra, 4 giu. (Adnkronos) - Il principe Harry non andrà al matrimonio più mondano dell'anno per non mettere in imbarazzo il fratello William, che invece sarà presente alle nozze del principe di Westminster, Hugh Grosvenor. Un gentlemen agreement, si potrebbe definire, quello 'intercorso' fra i due figli del re Carlo, che non si parlano da mesi. Harry ha infatti deciso di stare lontano dal matrimonio di uno dei suoi amici più cari, per evitare che la sua faida con William offuschi l'evento.
Il matrimonio sarà l'evento dell'alta società dell'anno e ha dato luogo a molte speculazioni su chi fra Harry e William avrebbe ricevuto un invito a parteciparvi. Hugh Grosvenor, settimo duca di Westminster, aveva chiamato Harry in America per invitarlo alle sue nozze con Olivia Henson, venerdì prossimo nella cattedrale di Chester, ma, secondo il Times, il duca di Sussex, d'accordo con Hugh, ha declinato. William avrà il principe George - che è il figlioccio di Hugh, così come lo è il figlio maggiore di Harry, il principe Archie - al suo fianco durante la cerimonia. Il bambino svolgerà un ruolo di primo piano nel corso del matrimonio.
Hugh, chiamato dai suoi amici "Hughie", è uno dei proprietari terrieri più ricchi della Gran Bretagna, dopo aver ereditato la proprietà da 10 miliardi di sterline di suo padre nel 2016, all'età di soli 25 anni. Prima del fidanzamento con Olivia, era considerato lo scapolo più ambito della Gran Bretagna. Un totale di 400 persone sono state invitate alla cerimonia nella cattedrale, che sarà seguito da un ricevimento nella tenuta di Eaton Hall di Hugh.
Il Times riporta che tra i partecipanti attesi ci sono membri della famiglia Van Cutsem, vicini ai Windsor e legati ai Grosvenor da matrimonio: la sorella di Hugh, Lady Tamara, ha sposato Edward van Cutsem nella stessa sede nel 2004. Tra gli altri partecipanti, ci saranno Lady Zoe Warren, l'aristocratica guru dello yoga e figlia più giovane del 14° conte di Galloway, e suo marito, Jake Warren, figlioccio della principessa Diana e figlio del manager delle corse della regina Elisabetta II, John Warren.
A parte William e George, sembra che i reali saranno pochi, con la principessa del Galles Kate, così come il re Carlo e la regina Camilla che non presenzieranno all'evento. La moglie di William, infatti, non parteciperà, mentre continua la chemioterapia. Anche Charles, che è il padrino di Hugh, si sta ancora riprendendo dalle cure per il cancro.
Si prevede che Chester vedrà affluire migliaia di persone per assistere all'evento, così come accadde con il matrimonio della sorella di Hugh, dove circa 4.000 sudditi si misero in fila per le strade. Coloro che andranno in città, questa volta potranno concedersi un regalo: il duca avrebbe pagato tre imprese indipendenti per distribuire gelato gratis il giorno del matrimonio.
- 13:45 - Editoria: Bonelli, 'chiarezza su caso Barbano, ennesimo attacco a libertà stampa?'
Roma, 4 giu. (Adnkronos) - “La notizia del licenziamento improvviso di Alessandro Barbano, sollevato dalla direzione del Messaggero, potrebbe rappresentare l’ennesimo caso di attacco alla libertà di stampa nel nostro Paese, se le ragioni riportate dai giornali venissero confermate. Se quanto riportato da diverse fonti fosse vero, ovvero che Barbano sia stato licenziato a causa del suo editoriale critico su Giorgia Meloni, sorgono seri dubbi sulla situazione della libertà di stampa in Italia". Così il deputato di Avs e portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli.
"Quali sono le colpe di Barbano? Prendere posizioni in linea con quelle del Presidente Sergio Mattarella, dopo gli attacchi ricevuti dalla Lega il 2 giugno? Sarebbe necessaria una completa e trasparente spiegazione su questa vicenda, per dissipare eventuali sospetti di pressioni politiche. Come Paese democratico, non possiamo permettere limitazioni evidenti alla libertà dei giornalisti. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia e va tutelata con fermezza. Censura e pressioni sui giornalisti minacciano la nostra società e il diritto dei cittadini di essere informati in modo indipendente".
"Inoltre, desta seria preoccupazione la crescente concentrazione dei media nelle mani di pochi, come nel caso di Angelucci e la sua volontà di acquisire l'agenzia di stampa Agi. Questa concentrazione del potere mediatico rappresenta una minaccia per il pluralismo dell’informazione, rischiando di ridurre ulteriormente lo spazio per un giornalismo libero e indipendente”.
- 13:27 - Europee: Rondinelli, 'cooperative sociali essenziali per territori'
Roma, 4 giu. (Adnkronos) - "Eradicare le gravi forme di concorrenza sleale generate dal dumping fiscale e sociale per garantire salari che siano, oltre che dignitosi, anche equi e giusti, soprattutto per le donne, che rappresentano un’ampia maggioranza di addetti nel sociale, e in generale, per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici con un occhio di riguardo ai giovani esposti oggi a nuove forme di schiavitù, quelle legate all'utilizzo distorto del digitale, in particolare degli algoritmi, e perciò sempre più precari e poveri". Così Daniela Rondinelli, eurodeputata uscente e candidata Pd nella circoscrizione Centro, alla Direzione nazionale di Legacoop Social.
"Circa il 12% dei cittadini e cittadine italiane beneficiano di servizi sociali grazie alle cooperative. Con oltre mezzo milione di occupati, di cui più della metà donne, producono ogni anno circa 16 miliardi di euro di ricchezza. È in atto un’evoluzione sociale del mercato del lavoro che va affrontata anche assieme alle cooperative sociali, comprese quelle sanitarie che ben prima del Covid-19 sopperiscono alle carenze del nostro welfare – spiega Rondinelli –. Per avviare una collaborazione proficua occorre il livello europeo. Una delle priorità della nuova legislatura deve essere la riforma dei Trattati con l’obiettivo di superare i limiti di un sistema sociale e di mercato che a livello dell’Unione europea è ancora estremamente frammentato».
"Il ruolo delle cooperative sociali è fondamentale per i nostri territori. Perché questo ruolo sia più incisivo occorre puntare sulla qualità dei bandi pubblici. È perciò necessario condividerli con le associazioni che operando in prossimità meglio conoscono le esigenze locali, per evitare qualsiasi forma di spreco specialmente delle risorse Pnrr".
- 13:24 - Sanità: Alfieri, 'governo ammette che avevamo ragione, ma da Cdm no soluzioni'
Roma, 4 giu. (Adnkronos) - "Il governo ha dovuto ammettere che avevamo ragione. Il decreto sulla sanità certifica che l'esecutivo Meloni ha tagliato le risorse per la salute degli italiani e che mancano i fondi per abbattere le liste d'attesa". Così Alessandro Alfieri della segreteria del Pd.
"Purtroppo, però, questi problemi non verranno risolti. Il testo, infatti, non prevede adeguati stanziamenti e il nostro sistema sanitario nazionale continuerà ad essere in sofferenza e senza assicurare quel diritto alla salute che deve essere garantito dallo Stato a tutti i cittadini . L’unico vero modo per abbattere le liste d'attesa è votare la nostra legge a prima firma Elly Schlein che sblocca le assunzioni e mette nuove risorse sul servizio sanitario pubblico, altre soluzioni tampone favoriscono solo e soltanto ancora una volta i privati".
- 13:24 - Sanità: Boccia, 'Meloni costretta a inseguirci ma norma è scatola vuota'
Roma, 4 giu. (Adnkronos) - “Come abbiamo denunciato anche ieri, il tanto sbandierato provvedimento sulle liste d’attesa annunciato da Giorgia Meloni dal palco di Piazza del Popolo è una scatola vuota". Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
"Dopo l’incontro con le regioni organizzato in fretta dal ministro Schillaci è evidente che il governo ha dovuto varare norme piene di buchi, con coperture incerte e con scelte gestionali demagogiche e improvvisate, non condivise dalle regioni, che favoriscono ancora una volta il privato. Giorgia Meloni è costretta a darci ragione, a inseguirci, a copiare nostre idee, ma il risultato prodotto è molto scarso. La verità è che come sempre sotto il vestito di questo governo non c’è nulla: le scelte fatte con manovra e Def non danno margini".
"Il Pd ha presentato un pdl a prima firma Elly Schlein che sblocca le assunzioni e mette risorse sul pubblico. Votare la nostra proposta è l’unica strada da seguire per recuperare risorse e ridare dignità alla sanità pubblica. Il resto è propaganda elettorale, anche di scarsa qualità, di una destra incapace di governare”.
- 13:23 - Sanità: Schlein, 'costretto Meloni a darci ragione, per liste attesa no risorse sufficienti'
Romna, 4 giu. (Adnkronos) - "Sono felice che ancora prima del voto dell'8 e 9 giugno la nostra campagna in tutta Italia sulla sanità abbia già ottenuto un primo risultato: costringere il governo di Giorgia Meloni ad ammettere che avevamo ragioni noi, non ci sono risorse sufficienti per abbattere le liste di attesa". Così Elly Schlein a margine di una iniziativa elettorale a Trinitapoli.
Ma per la segretaria del Pd l'intervento del governo non risolve: "Oggi a 4 giorni dal voto hanno approvato in Cdm una norma, che peraltro è già stata contestata anche dalle regioni guidate dal centrodestra, perchè sembra fuffa. Vedremo il testo ma dalla anticipazioni che leggiamo non si affronta il nodo vero: se vogliamo abbattere le liste di attese bisogna sbloccare tetto assunzioni che venne messo dal governo Berlusconi con Meloni ministra nel 2009. Perchè se i reparti si svuotano le liste d'attesa si allungano all'infinito e chi ha i soldi va nel privato, chi non li ha rinuncia a curarsi".
"Le altre soluzioni sono soluzioni che favoriscono il privato e che continuano nel solco dello smantellamento e indebolimento della sanità pubblica. Se vogliono fare qualcosa per la sanità - sottolinea Schlein - votino insieme a noi la proposta di legge a mia prima firma che chiede più risorse alla sanità pubblica e un piano straordinario di assunzioni".