Lo hanno picchiato con calci e pugni, anche alla testa, perché con altri sei amici faceva rumore per strada. Un giovane musicista romano, 29 anni, è stato ridotto in fin di vita, dopo essere entrato in coma a seguito dell’aggressione subita nella notte tra sabato e domenica scorsi in via dei Serpenti, nel centro della Capitale. La polizia ha già arrestato due dei quattro aggressori, entrambi 21 anni, mentre è ancora alla ricerca degli altri due.

Il ragazzo si trovava in compagnia di altri amici con i quali si era esibito in un locale nel quartiere Monti. Prima dell’aggressione, il gruppo era stato minacciato da un residente della zona, sceso in strada con una frusta lamentandosi di alcuni schiamazzi. Poi, intorno alle 2 di notte, sono arrivati i quattro aggressori. Che hanno pestato il giovane musicista deceduto oggi, fino a farlo finire in coma.

E’ stato anche grazie a Facebook che i vigili urbani del centro storico di Roma, insieme ai colleghi del commissariato Esquilino, sono riusciti a risalire agli aggressori del 29enne. Attraverso alcune testimonianze e grazie all’informazione sul nome di battesimo di uno degli aggressori, gli agenti hanno utilizzato il noto social network per scoprire l’identità dei ragazzi.

“Schiamazzi notturni e cittadini che si vogliono fare giustizia da soli – commenta la notizia il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli -. La terribile aggressione del giovane musicista è la chiara conseguenza di una città non governata da nessuno e nel totale degrado”. L’esponente democratico ricorda in una nota i diversi episodi di violenza registrati in città negli ultimi tempi e “che Roma non aveva mai vissuto prima”.

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