In Italia il primo car-sharing con vetture full-hybrid si trova a Forlì e si chiama “Yukõ”, che in giapponese significa “andiamo”: dopo Dublino, il comune romagnolo è stato scelto da Toyota come campo di prova per la sperimentazione di un servizio che fa della sostenibilità ambientale il suo target primario. Del parco auto faranno parte sette Toyota Yaris Hybrid – equipaggiate con cerchi in lega, touchscreen con navigatore, retrocamera e Bluetooth – che avranno la possibilità di entrare nelle zone ZTL e parcheggiare sulle strisce blu del comune di Forlì, gratuitamente.

“Le politiche europee dei trasporti – spiega Davide Drei, il Sindaco – puntano proprio sulla centralità della mobilità urbana e sull’implementazione di servizi di trasporto efficienti e sostenibili, considerati fondamentali non solo per l’economia, ma anche per la coesione territoriale e sociale. Alla luce di queste considerazioni, abbiamo accolto con particolare favore e soddisfazione il progetto sperimentale europeo di car sharing del Gruppo Toyota, progetto innovativo ed altamente tecnologico”.

Yukõ sarà attivo a partire da metà novembre 2016 e attivo h24: le tariffe includeranno i costi di esercizio del veicolo (benzina inclusa) e sarà possibile effettuare prenotazione tramite web, trovare le vetture in strada nei punti di maggiore richiesta o prelevarle nel parcheggio prescelto. Il progetto sperimentale durerà 12 mesi al termine dei quali Toyota Italia sarà in grado di effettuare anche un bilancio sulla sostenibilità economica dell’iniziativa: da quest’ultima dipende anche il possibile arrivo di Yukõ in centri urbani più grandi.

La filiale italiana della multinazionale giapponese ha scelto Forlì anche perché il centro romagnolo fa parte dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese che conta circa 190.000 abitanti e 1.261 chilometri quadrati: un terreno di prova ideale per testare la fattibilità urbana ed extraurbana del primo car-sharing ibrido patrocinato da una casa costruttrice: il target di Toyota è quello di promuovere direttamente un’etica green attraverso la tendenza più promettente per la mobilità del domani, quella dell’auto condivisa.

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