Una “Luna di fragola” segna ufficialmente l’inizio della stagione estiva. Non accadeva dal 1967 che il giorno più lungo dell’anno, il solstizio d’estate, coincidesse con la cosiddetta “Strawberry moon”. Una rara sovrapposizione di eventi astronomici: la successiva si ripresenterà solo il 21 giugno 2062. Niente a che vedere, però, con il colore vermiglio che il nostro satellite indossa durante le eclissi di Luna, quando il cono d’ombra della Terra ne oscura la superficie tingendola di rosso. Il curioso nome, introdotto dai nativi americani, fa invece riferimento alla luna piena di giugno, il mese della raccolta delle fragole.

“Alle 22:34 del 20 giugno, ora di Greenwich, (quando in Italia saranno le 00:34 del 21 giugno, ndr), il Sole raggiungerà la sua massima declinazione, la distanza angolare dall’equatore celeste, nell’emisfero settentrionale – spiega l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope di Roma -. In questa porzione del globo, la nostra stella resterà per il massimo numero di ore al di sopra dell’orizzonte. Di contro, per gli abitanti dell’emisfero sud sarà il solstizio d’inverno”.

Come si legge sul sito dell’Unione astrofili italiani (Uai), nel giorno più lungo dell’anno il Sole sorge, infatti, alle 5:36, e tramonta alle 20:51. Il giorno dura, quindi, 15 ore e 15 minuti. Chi si trovasse a trascorrere questa giornata in corrispondenza del Tropico del Cancro, avrebbe il Sole esattamente a perpendicolo sulla testa, nel momento in cui raggiunge il punto più alto nel cielo. Un osservatore che fosse, invece, al Circolo polare artico, non lo vedrebbe mai tramontare per tutta la giornata, mentre al Circolo polare antartico andrebbe incontro a 24 ore di buio. Da oggi in poi le giornate, che si erano finora progressivamente allungate, torneranno ad accorciarsi. È il periodo dell’anno che gli scienziati chiamano estate astronomica, che si concluderà a dicembre con il solstizio d’inverno.

Ma non c’è solo la Luna di fragola a illuminare il cielo in questo primo scorcio d’estate. Nelle notti di fine giugno un protagonista incontrastato del cielo brilla, di luce riflessa, sulle nostre teste: Saturno. Il 25 giugno torna, infatti, “Occhi su Saturno”, una serata osservativa, giunta alla sua quinta edizione, in cui in tutta Italia astrofili ed appassionati rivolgono i propri telescopi verso il gigante gassoso del Sistema solare per spiarne l’affascinante sistema di anelli. Chi non avrà la fortuna di godere di questa vista all’aria aperta, potrà comunque seguire lo spettacolo, a partire dalle 23 della sera, in streaming attraverso il Virtual Telescope.

E non è tutto. Ancora qualche giorno di attesa e un altro gigante gassoso del nostro sistema planetario farà parlare di sé. Si avvicina, infatti, l’appuntamento con Giove. Nel giorno in cui gli Usa celebrano la loro festa dell’Indipendenza, il 4 luglio, il pianeta sarà raggiunto dalla sonda Nasa “Juno”, dopo un lungo viaggio di cinque anni e quasi tre miliardi di km. La missione della Nasa, di cui l’Italia, con l’Agenzia spaziale italiana (Asi), è partner principale, consentirà nei prossimi venti mesi di studiare approfonditamente il pianeta, come mai si era fatto prima d’ora.

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