“Tutto il Paese parla del mio vestito alla Prima della Scala? Pensate come è messo. Il mio look non era affatto aggressivo, era invece ottocentesco. Mi sembrava di essere assolutamente normale. E’ questo Paese a essere bigotto e conformista se devi vestirti solo di nero e di paillettes“. Così la deputata di Forza Italia, Daniela Santanchè, in collegamento telefonico con “Un giorno da pecora”, su Radio Due, commenta la sua discussa mise alla Prima della Scala. Ospite della trasmissione, assieme al direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, la parlamentare difende strenuamente il suo singolare outfit: “Il vestito è stato realizzato da un mio giovane amico stilista, la sua azienda si chiama Ultrachic. Oltretutto ho speso anche molto poco rispetto agli altri abiti che ho visto quella sera, da Dior a Yves Saint Laurent. Ho pagato il mio abito solo 300 euro, le altre hanno speso migliaia di euro per stilisti stranieri costosi e omologati“. E aggiunge: “Su facebook e su twitter mi hanno criticato? Si vede che hanno molto poco da dire. Ma sa com’è, questo è un Paese strano: se io non ho la collana di perle, non posso andare alla Scala. Agnese Renzi? Stava molto bene quella sera, aveva un vestito di pizzo nero molto sexy. Ho notato solo lei, non Renzi, che mi sembra un po’ appesantito”

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