La donna che recluta ragazzi “per sostenere il nostro candidato” lo dice al telefono: “Portati la tessera elettorale, abbiamo bisogno del riscontro del tuo voto”. Lui, Gianni (o Giovanni) Filomeno, candidato a Bari per la lista civica “La Puglia con Emiliano“, parla davanti alla telecamera (nascosta): “Sono 30 euro. Ma non è voto di scambio, è un rimborso spese”. Parole e scene da un video in possesso dei Cinque Stelle pugliesi, che settimane fa hanno lanciato il sito www.votolibero.it proprio per raccogliere denunce su tentativi di compravendite elettorali.

Il prodotto è un filmato di quasi 6 minuti, visionato dal Fatto Quotidiano, in cui compare Filomeno, in corsa per una civica collegata al candidato del Pd Michele Emiliano. Un video simile a quello mostrato due giorni fa da TgNorba, in cui un presunto collaboratore del comitato elettorale di Anna Maurodinoia, in lista per il Pd, recita il tariffario per un rappresentante di lista: “Trenta, quaranta, cinquanta euro”. Ma un rappresentante non può essere pagato: neppure con un rimborso spese. Maurodinoia, eletta in Consiglio comunale a Bari per il centrodestra, ora con l’ex pm, ha annunciato querela contro il presunto collaboratore, smentendo tutto. Mentre la Digos di Bari ha aperto un’inchiesta.

Ora c’è anche il filmato su Filomeno: 43 anni, residente a Castellana Grotte (Bari), titolare di uno studio di consulenza aziendale specializzato in “finanza agevolata”. Nel settembre scorso ha presentato a Castellana, come “consulente dell’associazione Logos”, il Piano garanzia giovani: “Un programma dell’Unione europea finalizzato a favorire l’occupazione e l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro”. Tra i relatori, anche il segretario regionale del Pd Emiliano.

Filomeno: “Sono 30 euro. Ma non è voto di scambio, è un rimborso spese”

Da qui si arriva al video, che inizia con l’audio di una telefonata. Un ragazzo chiede informazioni a tale signora Tina: “Ho saputo che cercate personale per volantinaggio“. E lei parte: “Stiamo cercando ragazzi che possano sostenere il nostro candidato alle Regione. Cerchiamo giovani che possano fare volantinaggio, rappresentanti di lista e attacchini: ovviamente, tutto retribuito”.

La donna lo invita quindi a un incontro per “domani pomeriggio” in un locale di Corato (Bari), aperto “a tutti coloro che vogliono far parte dello staff”. E aggiunge: “Porti documento di identità e tessera elettorale”. Il ragazzo chiede: “Perché anche la tessera?”. E la signora spiega: “Per dare riscontro del tuo voto. Abbiamo bisogno dei vostri voti e dei vostri parenti, è ovvio”.

La donna non cita mai Filomeno. Ma il video mostra subito dopo l’invito a un incontro dell’associazione Logos per il pomeriggio del 12 maggio, presso lo stesso locale della stessa città citata dalla signora. Il testo è in un italiano stentato: “Il responsabile dell’associazione Logos, Giovanni Filomeno, e il suo staff sono lieti di invitare i giovani under 29 e le imprese per conoscere le opportunità date dal programma garanzia giovani”. Proprio quello illustrato da Filomeno assieme a Emiliano.

Il ragazzo chiede: “Perché anche la tessera?”. E la signora spiega: “Per dare riscontro del tuo voto. Abbiamo bisogno dei vostri voti e dei vostri parenti, è ovvio”

Si riprende con le immagini, e si sente di nuovo la voce della signora Tina, che si rivolge a dei ragazzi: “Ascoltatemi, io sono Tina, questo è il mio recapito, sono reperibile anche di notte”. Segue numero di cellulare (coperto dal bip). “Andate oltre i familiari, allargate… allargate”, esorta. Una ragazza obietta: “Non ci abbiamo capito molto, siamo venuti per altro”. Compare Filomeno. Giacca e camicia azzurra, spiega: “Quello che ci serve è organizzare, uno per famiglia. Quello da dire ai ragazzi è: ‘Tu sei libero di votare, di fare campagna elettorale? La tua famiglia è libera?”. Qualcuno chiede: “Trenta euro?”. E Filomeno replica: “Sì, sì, certo, è normale: un rimborso spese”. Una ragazza: “Ma è voto di scambio“. Lui nega: “No, è rimborso spese”. Lei non molla: “Sono venuta per fare la rappresentante di lista, perché la signora Tina mi ha detto che cercava un rappresentante in cambio di 30 euro”. Filomeno si irrigidisce: “Ti hanno dato un’informazione sbagliata, tu lo devi fare perché ci credi“.

Tina irrompe: “Gianni, qualche problema?”. Lui: “Sì”. La donna allora precisa: “Non c’è nessun tipo di scambio“. La ragazza insiste: “Perché mi avete chiesto di portare la tessera elettorale?”. Risposta: “Perché voglio mettere una persona in ogni seggio”. Segue Filomeno che spiega propositi e idee. Fine.

Antonella Laricchia, candidata governatore del M5S: “Domani (oggi, ndr) presenterò un esposto su questa vicenda alla Procura di Bari, assieme ai parlamentari pugliesi. Mentre in Senato e alla Camera presenteremo delle interrogazioni sul caso della Maurodinoia e su una vicenda simile: in una chat offrivano denaro per fare il rappresentante di lista per una candidata in una civica, collegata con Emiliano”. Cosa vi aspettate? “Mi attendo spiegazioni da Emiliano. E rilancio la nostra proposta sul reddito di cittadinanza: è essenziale, anche per evitare fatti così gravi. Approfittano del bisogno della gente”. Ieri il Fatto ha cercato più volte Filomeno per ascoltare la sua versione, ma il cellulare squillava a vuoto. Nessuna risposta al messaggio lasciato alla segreteria.

Da Il Fatto Quotidiano del 22 maggio 2015

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