“Io e Renatino De Pedis eravamo come fratelli, passavamo quasi tutte le domeniche insieme. Si attaccava al telefono e iniziava il giro di chiamate: dal magistrato all’imprenditore. Sapete cosa penso? Se Renatino non fosse stato ucciso, oggi starebbe in Parlamento, minimo sottosegretario. Ma soprattutto lui è morto incensurato. Eppure ha ammazzato la gente con me, ha rapinato con me, è stato dentro, ma è riuscito a farsi ripulire tutto”. Così Antonio Mancini, ex boss della Banda della Magliana, racconta al FattoTv i particolari degli uomini che componevano il gruppo che negli anni ’70 ha conquistato Roma e che oggi è tornata ad occupare le pagine dell’inchiesta ‘Mafia Capitale‘, con al centro il ‘Re di Roma’, Massimo Carminati
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione